Capitolo 19

3.2K 224 163
                                    

Da quel momento il viaggio, così come l'umore di Harry, migliorò sensibilmente.
In gran parte ovviamente ciò fu dovuto al contributo di Ron ed Hermione.
I due ragazzi lo trassero in salvo in uno scompartimento vuoto dove rimasero solo loro tre e i dolci, tutto sembrava normale, trasformando il tragitto in una piacevole bolla di ingenuità.

Ma appunto di ingenuità si trattava, quello scudo tipico dell'infanzia dentro al quale a tutti farebbe bene rifugiarsi, di tanto in tanto.

Arrivati al Castello lo smistamento fu lo smistamento, con la consueta canzone del Cappello Parlante che quell'anno si superò veramente, sottolineando l'importanza del rispetto tra Case.

Era senza dubbio un'aggiunta opportuna quanto inaspettata, ma non potè fare a meno di suscitare delle sarcastiche risatine contenute ai Corvonero, degli sguardi rassegnati da parte dei Tassorosso e una lotta di occhiate taglienti che divise la Sala a metà tra Grifondoro e Serpeverde.
Ma, dopotutto, era sana e ordinaria competizione.

Eppure davvero quell'anno le cose erano cambiate, si potrebbe dire che molti Serpeverde avessero perso il loro smalto, umiliati dal nuovo pregiudizio che pesava sulle loro spalle.

Draco ci mise davvero poco ad accorgersene: già il semplice fatto che quasi nessuno si preoccupasse di abbassare lo sguardo se colto in flagrante con gli occhi su di lui, gli faceva intuire quanto controllo sui suoi stessi compagni di Casa potesse aver perso.

Il resto avvenne dopo la cena, quando i Caposcuola delle diverse Case si preoccupavano di guidare i ragazzini del primo anno ai dormitori e il resto degli studenti si disperdeva per i corridoi.

Draco aveva appoggiato la schiena alla colonna dell'ingresso della Sala Grande, aspettando che Pansy, poco distante, la piantasse di spettegolare con le sue amichette e lo raggiungesse.
Sì, era davvero ridotto tanto male da avere come unica compagnia quell'ochetta insostenibile.
E questo perchè quell'anno Blaise, Nott e Goyle avevano preferito non tornare ad Hogwarts: tutte le loro famiglie erano ad Azkaban, così come il padre di Draco e farsi vedere in giro era qualcosa che preferivano evitare.

Malfoy non li biasimava per quella scelta, lui stesso avrebbe fatto lo stesso se sua madre non avesse insistito affinchè completasse la sua formazione e se scappare da lei non fosse stato più facile che starle attorno.

Aveva una mela verde in mano e se la rigirava tra le dita assorto, mentre il suo sguardo vagava per la Sala alla ricerca di Harry Potter.
Se doveva aspettare, tanto valeva spiarlo un po'.

"Ah, il famoso Principe delle Serpi. Che sorpresa scoprirti fuori da Azkaban e con la faccia tosta di tornare ad Hogwarts."

Draco deviò lo sguardo, seccato.
Davanti a lui c'era un ragazzone di Grifondoro con una zazzera bionda e la tipica corporatura da atleta.

"Ah, McLaggen, ripetente vero? Che sorpresa scoprirti di nuovo qui a rifare il settimo anno, per la terza volta..."

Ghignò Malfoy non lasciandosi intimidire nemmeno per un momento da quell'ammasso di muscoli scollegati dal cervello.
Sempre ammesso che ce ne fosse davvero uno e, ogni istante che passava, Draco era sempre più convinto che non fosse così.
Infatti adesso una vena pulsava sulla fronte del ragazzo per l'umiliazione subita, ma che si era apertamente andato a cercare con quel tono saccente.

Non che al Serpeverde non importasse particolarmente, molto più preoccupato, invece, di continuare le sue ricerche.
Aveva visto Potter uscire da quel bagno stravolto durante il viaggio in treno e, per quanto cercasse di nascondersi, il moro era sempre stato un libro aperto e non avrebbe mai smesso di esserlo.

Lo trovò, Potter, ancora seduto al tavolo dei Grifondoro mentre la Sala continuava a svuotarsi.
Non fu sorpreso di scoprire il suo sguardo su di sè, ma tutto ciò che fece fu piegare il braccio lentamente, portandosi la mela alle labbra e mordendola senza scomporsi di fronte al suo sopracciglio alzato.
Intanto i denti catturarono un morso di quella mela e subito dopo sulle sue labbra si delineò un sorrisetto apertemente provocatorio.

Nightfall Whisper //DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora