CAPITOLO 20

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-Malfoy, è troppo chiara, dovrebbe uscire più scura questa pozione- lo avverte Piton mentre fa un giro di illustrazione nella sua classe

-oh miseriaccia, perché a me è grigia se deve uscire blu!?- sbotta Ron accorgendosi di aver sbagliato completamente tutto
-Hermione, aiutami!- la implora guardando la sua pozione che è di un blu notte intenso, ma Hermione non lo sta a sentire e si precipita da Draco

-dovresti aggiungere più frutti di anice stellato- consiglia Hermione a Draco appena affianco a lui e il ragazzo inarca un sopracciglio
-per renderla più scura- spiega Hermione giocando con le sue mani per l'agitazione, ma cosa le sta saltando in mente?
-per il resto va bene, prenderai sicuro un ottimo voto- gli sorride, Draco la guarda un po' basito e poi la ringrazia timidamente, per la prima volta non accenna una sola parola del suo stato di sangue.

-sta scherzando, vero?! Guarda chi ha aiutato!- si lamenta Ron con Harry sbarrando gli occhi, incredulo.

-siamo in un modo parallelo- apre la bocca Harry più basito di Ron a quella visione

-Potter, chiudi la bocca o dentro ci entrerá una bella insufficienza- lo bacchetta Piton facendo subito richiudere la bocca al suo studente
-e tu, Granger, cosa stai cercando di fare? Venti punti in meno ai Grifondoro!- annuncia poi guardando Hermione dare suggerimento ad altri

-ma ti rendi conto?- sbotta Ron non appena Hermione torna nel tavolo accanto a loro
-abbiamo perso venti punti perché tu hai aiutato Malfoy, ma quando mai!?-

-Ronald, sono pienamente consapevole di me stessa, e ora, se non ti dispiace- e la ragazza prende una fiala riempiendola dal suo calderone per andarla a portare a Piton, evitando un ulteriore conversazione con il rosso

-dì qualcosa, Harry!- esclama Ron contemporaneamente alla fine dell'ora mentre Hermione va via successivamente dopo aver consegnato la sua fiala

-il manuale come comportarsi con una ragazza lo hai letto tu, mica io! Ci sarà scritto perché le donne affrontano questi momenti di pazzia, no?-

-quello è come conquistare una ragazza e non accenna minimamente che una volta tanto le ragazze abbiano dei ghiribizzi!- esclama Ron quasi urlando preso dal panico

-ma che acciderbolina sono i ghiribizzi?- ridacchia Harry

-meglio dire ghiribizzi che acciderbolina!-

-potreste gentilmente alzare il vostro fondoschiena dalle mie sedie e uscire fuori dalla mia visione oculare?- dice con tono cupo Piton seduto nella sua cattedra osservando i due ragazzi discutere sulle stranezze dell'amica.

I due senza pensarci due volte si alzano immediatamente correndo fuori dall'aula andando all'ora di Trasfigurazione con un esercitazione scritta che li attende, inaspettatamente

-sono semplici domande a cui dovrete rispondere, non avrete problemi se siete stati attenti in classe- annuncia la Mcgonagall consegnando ad ogni banco la propria verifica

-io prendo due allora- borbotta Ron parlando da solo

Hermione inizia a scrivere come una macchinetta qualsiasi cosa sappia sull'argomento, con tutta la classe che la guarda con gelosia.

Harry, a pochi centimetri da Ron, corruccia la fronte provando a concentrarsi per farsi venire in mente qualcosa; ha studiato poco e niente a causa della sua mente che lo ha portato altrove nell'ultimo periodo.

Ron, che si trova dietro a Hermione, riflette sul senso della vita, ormai consapevole di non sapere nemmeno il suo nome, figuriamoci come trasformare una penna in un oliva.

Il battito del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora