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Porto il quaderno da Denise e poi entro in camera di Alexis.

Le mostro il foglietto e lei sorride.

"Sei pronta?" Chiede ed io annuisco, mentre cerco ancora di calmarmi per ciò che è appena successo in quella camera.

***

Dopo esserci finte delle stronze terribili, imposto il promemoria per dopodomani alle 16 come detto dall'uomo sconosciuto.

"Benissimo, ci troviamo lí allora" mi alzo uscendo dalla camera senza nemmeno lasciarla parlare.

Ammetto di avere un po' di paura, e se la polizia arriva in ritardo?Oppure se non arriva proprio?

Vorrei davvero capire meglio chi è il cattivo della storia qui, chi è Pedro e sopratutto perché c'entra nostro padre tutto ciò?

Ma purtroppo Alexis ha ragione, non sono informazioni che si trovano semplicemente su Google, bisogna andare lì e affrontare il problema.

Tiro un bel respiro e rientro nella mia camera pronta per studiare.

"Dov'eri?" Parla la gallina.

E solo ora mi rendo conto di ciò che ho dovuto fare per quel bigliettino del cazzo, ho chiamato di nuovo Denise qui dentro quando si stava davvero bene senza di lei.

Emily mi ucciderà.

***

"Io vado a fare un giro" mi giustifico con le mie compagne di stanza.

"Vengo anche io!" Emily "..ho davvero bisogno di una pausa dopo tutto questo studio"

"No!" La fermo subito.

Fa una di quelle facce confuse adatte ad una di quelle persone che sospettano sempre di tutto.

"Cioè esco con.." e faccio l'occhiolino per non farmi vedere da Denise.

L'unico modo per farmi andare da sola è dire che sarei uscita con Thomas.

"Ah, allora resterò qui" mi ricambia l'occhiolino e finalmente esco da quella stanza.

Ho un'ansia terribile ma è l'unico modo per stare tranquilla e vivere una vita felice.

Cerco di fare più attenzione possibile per uscire dal campus e non farmi vedere da nessuno.

Io e Alexis cominciamo a messaggiare e lei mi ha appena scritto che si è occupata lei della polizia.

Spero davvero di fare bene a fidarmi di lei, un altro torto non lo sopporterei.

Beh insomma il piano era quello che 'la ragazza che ha chiamato' con una scusa avrebbe attirato me e mia sorella al parco, perciò cominciamo a passeggiare come se nulla fosse, pronte a tutto.

"Dove cazzo sono?" Sussurro.

Alza lo sguardo e per un attimo si ferma a guardare un uomo che viene verso di noi...abbassa immediatamente gli occhi "Eccolo...attenta" sussurra.

Mi guardo intorno cercando di capire dove cazzo fosse la polizia.

Il mio cuore comincia a battere forte e le gambe cominciano a tremare, ogni passo che facciamo in più verso quell'uomo così tanto inquietante mi rende nervosa, agitata e molto impaurita.

"Ragazze!Siete davvero voi?" Finalmente l'uomo misterioso parla.

"Lei chi è?" Mi anticipa Alexis.

"Sono un vecchio amico di vostro padre, l'ultima volta che vi ho viste eravate davvero tanto piccole" sorride mettendoci ancora più ansia.

La parte del buono di famiglia non gli dona affatto.

Los Angeles 2 - Danger SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora