So Different, So Similar {BTS||FF}

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Dalla sorpresa di Namjoon è passata una settimana, in questi giorni finalmente mi sono potuta alzare dal letto, dato che avevo ripreso in parte le forze, sono uscita dalla mia stanza e ho camminato nei corridoi dell'ospedale, ho incontrato diverse persone e posso dire che solo stando qui dentro, capisci quanto il destino possa essere crudele con esse; ho visto bambini piccolissimi affrontare malattie più grandi loro, ragazzi lottare contro la morte, famiglie spezzate da una perdita improvvisa, anziani che non ricordano nemmeno i loro cari. In questa settimana Namjoon è venuto a trovarmi ogni giorno, visto che ha deciso di rimanere in Italia ancora per un po', come anche la mia famiglia, la quale non si aspettava di trovarlo qui, ho spiegato loro quello che è successo, sono sorpresi dal suo comportamento, sembra quasi sia riuscito a smuovere qualcosa dentro di loro, questo per quanto riguarda i miei genitori, invece Dafne è stata contentissima di poterlo conoscere di persona; spero che ora capiscano quanto mi fa stare bene e quanto mi rende felice, spero che questa sua permanenza dia una svolta positiva alla mia vita. Zoe e i ragazzi mi hanno videochiamato quasi tutti i giorni, erano veramente felici per noi e mi hanno augurato di uscire il prima possibile, inoltre non vedono l'ora di vedermi, peccato che io non sappia se riuscirò a tornare in Corea, anche se questo loro pensiero mi fa sospettare che abbiamo qualcosa in mente, ma forse sto solo immaginando troppo. Haumea, Chantal e Mia sono venute alcuni pomeriggi a vedere come stavo, hanno incontrato Namjoon e le ho raccontato tutto, prima di promettermi di non farne parola con nessuno, mi fido di loro e so che non lo farebbero mai, però è una situazione veramente delicata quindi voglio essere sicura che lui e i ragazzi non corrano rischi di vedersi rovinare la propria carriera; ora come ora ho capito di avere veramente le persone giuste al mio fianco, non voglio nient'altro, se non desiderare di averle con me per tutta la vita.

Oggi, dopo più di due settimane, potrò lasciare l'ospedale, ovviamente dovrò continuare a mangiare regolarmente e riposare il più possibile, invece potrò smettere di prendere le medicine, visto che sto decisamente meglio; sto finendo di sistemare le mie cose dentro al borsone che mi avevano portato i miei genitori il giorno del mio ricovero, mentre aspetto che Namjoon torni, dopo essersi andato a prendere un caffè, e che la mia famiglia venga a prenderci.

"Eccomi, non pensavo potesse esserci la fila alle macchinette" sorride porgendomi un bicchierino con il liquido scuro all'interno, prima di soffiare sul suo.

"Non dovevi, avrei fatto colazione a casa" sorrido a mia volta mescolando il caffè con il bastoncino di plastica, prima di berne un sorso.

"Hai bisogno di bere qualcosa di caldo e di integrare un po' di zuccheri, ricordati quello che ha detto il medico" afferma serio e preoccupato che io possa stare di nuovo male, ma con lui al mio fianco non succederà più e se accadrà, so che potrò contare sul suo aiuto.

"Si, devo mangiare di più, in modo salutare e senza saltare i pasti" rispondo non dimenticando le parole della persona che si è presa cura di me in queste settimane.

"Esatto, non voglio che tu stia male ancora, in più Zoe e i ragazzi mi hanno detto che se non ti controllo, mi lasceranno fuori casa, quando tornerò in Corea" replica accennando un sorriso e scuotendo la testa divertito nel ricordare le parole dei suoi amici, prima di finire il caffè e buttare il bicchierino dentro il cestino.

"Addirittura? Se fossi in te, starei attenta" sorrido soffiando sul liquido scuro ancora bollente, non so come abbia fatto a berlo così velocemente senza scottarsi, finisco di berlo anch'io e butto tutto nel cestino.

"Non lo farebbero mai, però sono veramente preoccupati e ora che uscirai da qui, voglio essere io a prendermi cura di te" sorride a sua volta avvicinandosi a me e cingendomi i fianchi con le braccia, facendomi così appoggiare la schiena sul suo addome e la testa sul suo petto; mi mancavano proprio questi suoi piccoli gesti nei miei confronti, attraverso essi, mi sta donando pian piano la tranquillità e la serenità che provavo fino a qualche mese fa.