CAPITOLO 41

716 46 40
                                    

-che ne dici di "gentile Hermione, regina suprema di qualsiasi cosa possa esistere in questo mondo"?- esorta Ron picchiettando la sua penna sul primo foglio bianco che ha visto dentro il diario di Hermione.

È un pomeriggio afoso, il sole picchia forte e Ron ed Harry si sono seduti sotto un fusto di un albero per prendere dell'ombra.

Ron non ha letto nemmeno una parola del quadernetto di Hermione ma, come ha detto Harry, sta iniziando a scrivere la sua "lettera" sul diario così che Hermione possa leggerla.

-non puoi iniziare una dichiarazione così...- risponde Harry guardando male il suo migliore amico

-perché?- fa spallucce lui mordendo la penna nervoso

-forse perché sembri un leccaculo?- ipotizza sarcasticamente Harry

-mia cara Hermione Jean Granger?- azzarda poi

-non è tua madre- scarta la nuova opzione Harry

-ciao Hermione, mia grande amica del cuore...meglio?- chiede Ron speranzoso

-ma sei scemo?- ride Harry

-allora, che te ne pare di "Hermione, stella che illumina i miei bulbi oculari nel mezzo della notte..."?-

-non sei proprio capace eh...scrivere solamente "cara Hermione blablabla" ti fa male?- inarca un sopracciglio Harry

-beh sì, potrebbe andare...- sorride Ron mentre scrive quello appena detto da Harry
-come continuo?-

-ma vuoi il dettato?- domanda ironico Harry alzandosi in piedi

-dove credi di andare, uomo- lo ferma Ron

-non ti aspettare che ti aiuti io a scrivere questa lettera, devi dirle quello che provi. Io potrei solo distrarti, vado da Ginevra, quando hai finito raggiungici in camera sua- lo saluta Harry facendo rimanere Ron immobile come uno stoccafisso.

Ronald ci mette qualche minuto prima di prendere coraggio e continuare a scrivere la sua lettera. Deve prendere i suoi pensieri e riordinare i suoi sentimenti. Deve far capire ogni dettaglio del suo amore ad Hermione, e non deve fermarsi. Tutto di getto. Tutto in una volta. Come il suo cuore quando ha visto per la prima volta la ragazza dai capelli sempre scompigliati, alla velocità della luce.

Pov's Ron

Cara Hermione,

Bene, direi che è un ottimo inizio, anche perché me lo ha dettato Harry.

Forse avrai già capito chi sono dal modo in cui sto scrivendo questa "lettera", te la sarai imparata a memoria la mia scrittura così disordinata che hai sempre cercato di correggermi senza nessun risultato.

Okay, sto andando bene, respira, inspira. Continuo.

Ora sarai rossa dalla rabbia pensando che io abbia "rubato" volontariamente il tuo diario leggendo tutto quello che c'è al suo interno, ma non è così, te lo posso assicurare. Non so assolutamente niente, ma scrivere sul tuo quaderno è l'unico modo per comunicare senza che io infranga le regole che mi hai imposto. Sto facendo tutto questo perché ho bisogno di scriverti, non siamo mai stati così tanto tempo senza rivolgerci nemmeno un'occhiata di disappunto o di odio, e questo non posso sopportarlo.

Mi sento come un bambino quando scrive per la prima volta un testo alle elementari, la paura di non indovinare nemmeno una parola, di sbagliare tutto, di ricominciare da capo. 

Il battito del cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora