𝒪𝓃𝓁𝓎 𝒻𝑜𝓊𝓇 𝓌𝑒𝑒𝓀𝓈

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Il ticchettio dell'orologio sulla parete ha un'eco assordante nel silenzio della camera da letto illuminata da un'alba appena sorta.
Valerie ha trascorso una notte inquieta ed in parte insonne e non sa darsi nemmeno lei una spiegazione; è ancora a letto, braccio sotto il cuscino e lo sguardo verso la luce che entra dalla finestra.
E' inquieta ma emozionata al tempo stesso.
Ha una giornata che si prospetta carica di emozioni e non solo lavorative, anzi per niente lavorative; rivede ancora quello sguardo deciso e profondo che la fissa mantenendo il contatto visivo, lo sente ancora sulla pelle provocandole un brivido che nasce dalla nuca percorrendo tutta la schiena e soffermandosi su ogni vertebra.
Con uno scatto affonda la testa sul cuscino lanciando un urlo soffocato sulla stoffa di cotone.

 <<Ahhhhhhhhhhh!!! Che mi succede?>> 

Chi può darle una risposta?
L'unica che vuole è quella di correre - seduta stante - allo Starbucks e trovarsi di fronte a Deniz.
Dopo aver scalciato le coperte si siede al centro del letto stiracchiandosi con le braccia verso l'alto ed anche se è ancora presto, decide di fiondarsi sotto la doccia per cacciare via quella strana sensazione di inquietudine che si porta addosso; se continua a crogiolarsi pensando a quello che accadrà non arriverà mai in tempo all'appuntamento.

Maggio 2020

 <Val i ragazzi dicono che l'unica zona libera rimasta è nella parte nord del deposito e se mancano molte altre opere bisogna relegarle solo lì> 

 <<Mancano ancora pochissime sculture, sto aspettando che trascorrano i sette giorni che abbiamo indicato nella mail per gli artisti e se non abbiamo risposta nei tempi stabiliti li spostiamo definitivamente o mi invento qualcosa per smaltirli.>>

<Perfetto!! Finisco di dare le ultime disposizioni e poi passo agli ordinativi>.

Valerie annuisce a Sophie la sua assistente prima che si congedi e non appena lascia il suo studio si dedica alla ricerca di un nuovo brand per un event planner. 

 Marzo 2014 

Sono appena trascorsi i primi trenta minuti e sembra che siano in quel locale da ore a chiacchierare divertendosi.
|| L'ha forse conosciuto in un'altra vita?|| 
La complicità e la sintonia nata tra loro è stata immediata ed è talmente evidente da suscitare attenzione anche da parte dei tavoli vicini.
Si sente osservata.

<Sul serio gli hai risposto che se non ti avesse ascoltata avresti tappezzato le pareti con le locandine?> 

<<Si certo, non aveva il diritto di limitarci era uno spazio aperto e noi potevamo fare tutto, ovvio con le dovute misure di sicurezza ma avevamo tutti i manifestanti dalla nostra parte compreso i consiglieri comunali>> 

 <Sei incredibile Davies> 

<<Combatto sempre per le cose in cui credo ed aiutare quel gruppo di volontari per le adozioni dei cani abbandonati era il minimo. Loro non possono difendersi ed hanno bisogno di noi per avere voce>>.

Dell'inquietudine mattutina non è rimasta alcuna traccia in Valerie che si sente a suo agio - seppure imbarazzata - quando le iridi di Deniz si concentrano su di lei senza perdere un solo istante delle parole e dei movimenti apparentemente rallentati.
Lei nervosamente porta una ciocca di capelli ricaduta sul viso dietro l'orecchio, abbassa solo per qualche istante lo sguardo nel piatto contenente la metà dei muffin ordinati per colazione.
Li mangerebbe sempre. 

<E' ammirevole combattere per le cose in cui crediamo e confermi ciò che ho pensato di te quando ci siamo incontrati ieri>. 

Sta trattenendo il respiro? Si, lo sta facendo.
Deglutisce più volte fissando i suoi occhi e poi le mani che lui intreccia a mezz'aria con i gomiti appoggiati sul tavolo. 

𝓞𝓷𝓮 𝓪𝓷𝓭 𝓞𝓷𝓵𝔂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora