parte ventisei

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Dalila e Peppe?

Erano loro la coppia che stava litigando poco fa, e mi sembrano anche conoscersi fin troppo bene.

Aggrotto le sopracciglia confusa,
si conoscono?

"Non ora, lasciala fuori da tutto questo." quasi ringhia Luca, sperando di andare presto via da lì.

"Voi due conoscete mia sorella?" chiedo, visibilmente confusa.

"Certo che la conosciamo... non è vero Luca?" dice poi il ragazzo davanti a me, che da quando ho conosciuto non smette di essere un problema.

Vorrei chiedere a mia sorella come diavolo li conosce, ma ancora una volta vengo preceduta.

"Ho detto non ora. Cazzo. Lei non c'entra niente con quella storia." continua Luca, sull'attenti e pronto a scappare.

Cos'è che non so?
La testa mi gira, e prima che possa parlare, è mia sorella a rompere il silenzio.

"Basta con tutte queste cazzo di bugie! Mia sorella merita di sapere la verità. Non la riguarda in prima persona ma non dovrebbe nemmeno essere arrivata a questo punto senza sapere niente. Quindi se uno di voi due non si decide a parlare, gliela dirò io." dice poi, e al sentire queste parole stringo più forte la mano di Luca, come se questo possa prepararmi da ciò che sto per ascoltare.

Nessuno dei due ha intenzione di spiaccicare parola, così mia sorella ricomincia a parlare.

"Ascoltami, Silvia. Prima ti ho detto una bugia... io, Peppe e Luca ci conosciamo già. Andavamo a scuola insieme, in realtà nella stessa classe e frequentavamo le stesse persone. Eravamo migliori amici e lo siamo stati per cinque anni circa, fino ad un anno e mezzo fa." dice, lasciandomi spiazzata.

Sul serio?
E perché aveva fatto finta di non conoscerlo, quando le ho chiesto la stessa cosa nemmeno un'ora fa?

Che Peppe e Luca fossero amici già lo sapevo, ma non mi aspettavo che centrasse qualcosa anche lei.

Non dico nulla, e aspetto che continui a raccontare.

"Non eravamo solo noi tre, però. C'era anche la sorella di Peppe, Alice." mi chiedo perché mi stia dicendo questa cosa, finché per sbaglio non mi volto a guardare Luca, e me lo ritrovo con gli occhi lucidi.

Sta per scoppiare a piangere ed ho la sensazione che a breve per me sarà lo stesso.

"Alice era come una sorella per me, ed è morta, un anno e mezzo fa. Ad una festa a casa di Luca, per overdose." continua, lasciandomi senza parole.

Nonostante la sua voce sia ferma mi fa venire la pelle d'oca, quindi immagino che le faccia ancora troppo male.

Sapevo che mia sorella prima di andarsene a Milano volesse definitivamente chiudere con le sue amicizie, ma non mi aveva mai svelato perché.

Né tantomeno a me interessava sapere chi fossero, ero più piccola e non me ne importava.

Dalila non ha mai avuto un bel rapporto con i nostri genitori, l'hanno sempre ritenuta una delusione. Tornava a casa sempre troppo tardi o la mattina dopo, qualche volta con gli occhi rossi e qualche altra ubriaca, ma io ho sempre ritenuto che fosse per via dell'adolescenza.

Finché non ha deciso di trasferirsi e le cose tra di loro sono migliorate, nonostante lei fosse più lontana.

Alla nostra età si commettono degli errori, perciò io e lei non avevamo mai litigato per i suoi comportamenti, non mi sono permessa mai di giudicarla.
Sono sua sorella, e su di me potrà sempre contare, ma ciò non toglie che io sia sconvolta da quello che mi sta raccontando.

Guai; Capo PlazaOnde histórias criam vida. Descubra agora