13|La cosa più importante

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JUNGKOOK

Sento il campanello suonare. Rivolgo un'occhiata al bagno, dove Taehyung si sta facendo la doccia.

Mi alzo, per andare a vedere chi è. Controllo dallo spioncino, vedendo un ragazzo con dei fogli.

Apro la porta, ancora confuso ma cerco di non darlo a vedere.
Lui mi guarda quasi sorpreso, prima di schiarirsi la voce.

«Ho dei fogli per il signor Kim.» Dice.

Mi sembra di ricordarlo, penso che sia il suo segretario ma non ne sono sicuro.
Annuisco.
«Entra pure, Taehyung si sta facendo la doccia puoi aspettare fino a quando non ha finito.»

Lui fa come gli ho detto.
«Siediti pure, vado a dirgli che sei qui.»

Raggiungo il bagno, entrando. Taehyung ha un un asciugamano in vita.
«Penso ci sia il tuo segretario di là.» Dico.
«Cazzo, è vero. Mi vesto ed arrivo.»

Annuisco, tornando in sala. Lui è ancora seduto sul divano che si guarda intorno.
«Adesso arriva.» Gli dico, con un piccolo sorriso.
«Vuoi qualcosa?» Chiedo, cercando di essere gentile.
«Umh no, grazie.»

Mi appoggio al bancone con la schiena, incrocio le braccia al petto.
Taehyung arriva, con dei pantaloni della tuta ed una maglietta nera aderente. Ha i capelli umidi.

«Scusa Minhyuk, mi ero dimenticato.» Dice, sedendosi accanto al ragazzo.
«N-non fa niente, signore.» Risponde lui, leggermente rosso in viso.

Aggrotto le sopracciglia, inclinando la testa di lato.
Sta arrossendo?
Si che sta arrossendo.

Sembra molto contento di quella vicinanza, io invece sto per buttarlo fuori a calci in culo.
Gli sta facendo gli occhi dolci, per Dio!

Vado dietro al bancone per preparami un the, continuo ad osservarli non del tutto sicuro di quello che sta succedendo.

Ci sono tantissime storie e film in cui lui mette le corna al partner con il segretario.
Certo Taehyung non è un lui qualsiasi però...la prudenza non è mai troppa.

Appena la mano del ragazzo tocca la spalla del mio uomo, mi lascio uscire un colpo di tosse.
Mi tiro delle pacche da solo sul petto e faccio un falso sorriso ai due, che mi stanno guardando.

«Scusate.» Dico.

Noto la mano di quel ragazzo sulla coscia di Taehyung, molto vicina al suo amichetto.
Stringo i denti e le mani in due pugni.
Puttana di merda togli quella mano dal cazzo del mio uomo!

Metto la bustina nell'acqua calda, che precedentemente ho versato in una tazza.
Alzo gli occhi su loro due.

Mi avvicino a Tae che si sta alzando.
«Grazie per essere passato.»
«Di niente.»

Lo accompagnamo alla porta, voglio vederlo fuori da questa casa il prima possibile ma cerco di sorridergli con tutta la falsità che ho in corpo.

Appoggio una mano sulla spalla di Taehyung.
«Ci vediamo in ufficio.»
Lui annuisce, con un sorriso ed esce.
Chiudo la porta e ritorno dal mio the.

Tae si siede sul divano, guardando i fogli.
Mi siedo sulle sue gambe, sorprendendolo.

«Kookie.» Mi chiama.
«Mh?»
«C'è un motivo per cui sei seduto sul mio amichetto?» Domanda.

Giro la testa, con un piccolo sorriso.
«Oh guarda caso.» Dico, fingendo una voce innocente.
Muovo il mio fondoschiena su di lui, che da un colpo di tosse.
«Che c'è?» Domanda, girandomi in modo che sia davvero seduto sulle sue cosce.

MR.KIM 2 - Still USDove le storie prendono vita. Scoprilo ora