Capitolo 44

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Con un sorriso tirato Theodore chiuse il cassetto mentre una particolare tensione che si poteva tagliare con un coltello ammorbava l'ambiente.

"Ero solo curioso, mi chiedevo se avessi più scritto altre di quelle tue belle poesie"

"Non ti riguarda più in ogni caso, di cosa mi volevi parlare?"

La voce di Blaise era perentoria, minacciosa, ma Theo, almeno esteriormente, non si scomponeva e continuava a muoversi nello spazio circostante perfettamente a suo agio.
Fingersi sicuro di sè era sempre stata una delle cose che gli venivano meglio fin dai tempi della scuola, ma era un trucchetto che con Blaise non aveva mai funzionato.
Il mulatto sapeva che, per qualche ragione, Nott era spaventato, non credeva di esserne la causa, ma se le circostanze fossero state diverse Zabini l'avrebbe abbracciato in silenzio, mentre ora si limitava a seguirlo con lo sguardo verso la figura di Cassandra, addormentata sulla poltrona.

"È per una cosa... l'ho sentita dire a mio padre questa sera, parlava con Dolohov e-"

"Lucius Malfoy"

Dapprima Theodore si bloccò, poi annuì lentamente, ma non riuscì a reggere lo sguardo severo di Blaise un attimo di più e dovette deviarlo sulle dita di sua sorella, immobili sulla pagina rischiarata dal lume fioco della candela.
Stava per riprendere la parola e, nel mentre, sfilava il volume dalle mani della ragazza, che ricaddero rigide sul suo grembo, tanto innaturalmente rigide che Theo si drizzò all'improvviso, scosso da un'idea spaventosa.

"Che ti prende ora? Quanto tempo intendi farmi sta-"

"Lumos Maxima!"

La voce di Nott tremò con decisione nel buio quasi completo della tenda e, subito dopo, un lampo di luce azzurra scaturì dalla sua bacchetta e rischiarò il posto in un lampo, in primo piano di fronte ai due ragazzi il volto di Cassandra Zabini era bluastro e rigido, pietrificato in una mostruosa smorfia di orrore.

Blaise balzò indietro, il suo grido squarciò l'aria nella tenda mentre non poteva staccare gli occhi da quella vista, restandovi inchiodato con le gambe molli che minacciavano di smettere, da un momento all'altro, di sostenere il suo peso.
Solo dopo si accorse che delle braccia lo stavano stringendo con forza e del viso tremante che era premuto contro il suo petto.

Riconobbe il profumo di Theo e trovò la forza di chiudere gli occhi mentre si arrendeva a quel sostegno, tradendo il rancore e l'orgoglio per un moto profonda necessità.
Portò una mano tra i capelli castani del ragazzo e sospirò arrendevolmente mentre le meningi pulsanti non gli davano tregua e la realtà e la paura gli gelavano il respiro.

"Dobbiamo avvertire gli altri"

Mormorò Theo, poi un urlò stridulo e disumano proveniente dall'esterno lo fece riscuotere completamente e si scostò dalla stretta di Blaise.
Il mulatto era ancora completamente assente, aveva riaperto gli occhi, ma erano vuoti, come se fosse entrato in trance.

"Blaise!"

Gridò Nott, afferrando il più alto per gli avambracci e scuotendolo con forza mentre fuori dalla loro tenda una serie di scoppi e altre grida si diffondevano per il campo.

"Blaise non c'è più tempo, riprenditi dobbiamo andarcene!"

Zabini sbattè le palpebre debolmente, poi si liberò dalla presa di Theodore per portarsi le mani sul viso, ancora incapace di reagire.
Di fronte alla sua debolezza, l'altro Serpeverde fu costretto ad addolcirsi, gli prese le mani e gliele scostò dal volto.

"So che non ci stai capendo niente, ma ti spiegherò tutto appena avremo avvertito Draco e saremo scappati di qui, te lo prometto."

Ma quella spiegazione non arrivò mai, non ce ne fu bisogno.
Il mulatto fu scosso da un brivido, provocato dal suono di quelle parole, si accorse che le odiava, che non si fidava di quelle promesse, ma non era importante che venissero mantenute o meno, Theodore aveva ragione, dovevano andarsene in fretta.
Annuì debolmente e indietreggiò di un passo.
Nel momento esattamente successivo entrambi i ragazzi udirono distintamente un rumore di passi che si avvicinavano all'ingresso della loro tenda e si scambiarono uno sguardo consapevole, ricolmo di paura.

Nightfall Whisper //DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora