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5 anni e mezzo più tardi


Nicole's POV


Quando rimasi incinta di Jessie, cambiai. Avevo il mio lavoro serio e in breve una casa mia, ma quello che cambiò fu il mio look. Dovevo essere una mamma ,non una triste ragazza sola in cerca dell'amore sbandata. Mi tagliai i capelli biondi corti fino alle spalle, mossi, presi una macchina per portare in giro me e il bambino e una Honda 450 motard. Via piercing e borchie, non volevo che mi squadrassero male. Mio figlio è perennemente cresciuto fra le moto e le ama, a cinque anni e mezzo quasi ne sa una più di me. Un giorno l'ho portato al mare, eravamo con zia Martina, come la chiama lui ma mentre eravamo soli mi chiese:-"Mamma, ma dove è il mio papà?"

Tentennai ma sapevo che prima o poi me l'avrebbe chiesto. No, Jessie non sa nulla del bambino, non glielo ho mai detto. So che non è giusto ma vedrò che fare appena il piccolo cresce ancora un pò. Come reagirebbe dopo anni a sapere di lui?

"Vedi piccolo, papà si è innamorato di un'altra ragazza  e mamma è rimasta sola e si è presa cura di te"

"Ma mamma è la più bella del mondo, non può amare un'altra che non sei tu!"

"Che non sia amore non che non sei"-risi ,gli scompigliai i capelli ma mi vennero le lacrime agli occhi a sentirlo parlare così. Era molto premuroso e protettivo con me, anche se piccolo, coraggioso e un portento,come il papà. Gli somigliava molto, con quella crestina bionda scuro sparata e il tono deciso.Era il bambino che ho sempre sognato e anche se è arrivato presto ne ero felice. 

"Mamma mi piace il cross"

"Lo so, infatti questo weekend ti porto a vedere la tua prima gara di motocross con zia Martina che corre  ,contento ?"

Glielo dovevo. Speravo solo di non incrociare mai e poi mai Jessie padre. 


+ + + 


Jessie's POV


Ero iper nervoso e non per la gara ma con una fidanzata che spende i tuoi soldi in permanenti e vestiti prima o poi sbotti. Il mio lavoro alla Renault va sempre bene , ma vorrei che questa donna lavorasse, Cristo. Ultimamente le cose fra me e Caterine si erano reincrinate, non funzionava più. Ormai era routine ma non la  lasciavo. Non so perchè. Mi trastullavo guardando la MotoGP e torturandomi la cresta sempre presente, mentre coccolavo l'orrendo barboncino di Caterine. Odio quel cane, ogni volta che lo facciamo è lì a fissarci. Ed è questo: quando lo facciamo non sento nulla. Invece dovrei sentirmi vivo. Per lei va tutto bene, ma io non la vedo più in questo modo. Prima ero giovane e stupido e credevo che lei fosse tornata da me per amore invece a quanto pare no e non so cosa pensare. La gara arrivò anche troppo presto ma arrivai quinto e mi incavolai perchè non erano le prestazioni che speravo con la mia Kawasaki 400  quattro tempi. Martina era diventata tosta in Yamaha 400 due tempi, andava come una scheggia e quel giorno mi disse :-"In difficoltà Jess? Indovina chi arriverà prima oggi"

Poi se ne andò sbandierando la mascherina a ogni passo. Non so perchè cercai fra la folla una chioma bionda quando Caterine mi fu addosso:-"Ei bel maschione! Sei stato bravissimo "

"Non è vero Cat, quinto e poi sono sudato sta su"

"Come sei stronzo"

Si lo ero.Fu mentre riposavo e parlavo con Matt e Jake ,i miei amici che sentì quella voce e quel nome: -"Jesse!!! Jessie Junior vieni subito qui"

Mi voltai, tutti ci voltammo e vidi lei: Nicole che rincorreva un bambino festoso in preda ad entrare nella pista. Qualcosa mi disse di muovermi e acciuffai il monello. 

Dammi un'altra possibilitàWhere stories live. Discover now