"Non si desidera mai ciò che è facile ottenere"
Pov Ciro;
Chiara se ne andò e mi lasciò un sorriso che parte dall'orecchio destro a quello sinistro
Mi ero innamorato di quella ragazzina
Ok forse posso smetterla di chiamarla ragazzina.
Mi ero innamorato di quella donna.
Di quella piccola donna.
Anche se sono uno sporco camorrista a cui non hanno mai dato dei giocattoli.
Non mi hanno mai insegnato ad andare tutti i giorni a scuola.
Ho la quinta elementare.
Ne vado fiero?
In parte si.
Tornai in cella, c'erano Totó, Pino e Edoardo
Totó: Cirù ma ch fin e fatt. T stevn cercan a tutt part
Ciro: fat e cazz tuoij
Risposi brusco
Sono carino con Chiara, ma mai abbassare la guardia, sarò sempre il solito irascibile
Ritornarono a farsi i fatti propri e io guardo il mare.
Un giorno la porterò a mare.
Porterò Chiara sulla spiaggia.
Un giorno.
Si lo farò
Pino: Cirú ma o saij che o piecur a mannat vi a uaglion soij o colloqui
Ciro: a fatt buon, chell uaglion s n'adda i a gambe elevat da chillu scuorn
Iniziai a fumare e giocammo a carte.
Dopo presi il pettine nell'armadietto.
Quando lo aprii vidi che c'erano delle lettere.
Poi capii che erano le lettere che ci scambiammo io e Chiara, sorrisi
Presi il pettine e andai in bagno a sistemare il ciuffo.
Poi pensai.
"In quelle lettere io scrissi che l'avrei fatta cadere ai miei piedi" sussurrai a bassa voce.
Subito collegai, e se lei avesse pensato che è un gioco per me?
No, altrimenti si sarebbe subito arrabbiata con me, quindi mi tranquillizzai e non ci pensai più.
Dopo ci vennero a chiamare per andare a pranzare.
Chiamai Lino e lo feci avvicinare.
Ciro: va a piglià a Filippo e truov nu mod p tenerl impegnat tutt o pomerigg
Lino: e cosa gli faccio fare Ciro?
Ciro: chist nun song problem re mij
Ringhiai vicino alla guardia.
Lino:Ciro, tu essa sta chiu chiuet
Ciro: vatten
Dissi incazzato
Quella merda non doveva stare vicino a Chiara.
Sarei impazzito di gelosia, io già non so quello che fa quando non c'è qui. A scuola sua stanno tanti di quei coglioni che è praticamente impossibile che nessuno di provi con lei.
E questo mi fa stringere i pugni e serrare la mascella, ma non posso farci niente.
Lei deve andare a scuola, ha una vita fuori di qui, quindi non posso di certo obbligarla a stare a casa...
Pov Chiara;
Ero con Filippo, chiattillo, capisco perché lo chiamano così. È del nord e sta sempre zitto.
Andammo nel campo e lui iniziò a fare dei tiri con la palla.
Non lo calcolai più di tanto.
Stavo pensando solo al fatto che Ciro mi ha preso in giro
E io come una idiota ci sono cascata
Lo sapevo che non dovevo fidarmi, perché non ho ascoltato Nadzita.
È solo che lui sembrava così vero
Dolce, con me era così.
Quindi o non ci vedo bene, oppure è molto brava a mentire, dovrebbe fare l'attore
Mentre pensavo vidi che Filippo camminava storto
Chiara:Filippo, che hai fatto?
Filippo: niente
Disse cercando di nascondere qualcosa.
Chiara: Non è vero, fai vedere che hai dietro la schiena.
Filippo: non ho niente, lascia stare Chiara: Filippo muoviti
Dissi e senza dire niente gli alzai la maglietta.
Aveva delle macchie rosse, quando una persona viene picchiato.
Faceva senso.
È fortunato se non è compromessa la colonna vertebrale.
Dio,chi l'ha ridotto così.
Chiara: Filippo, almeno sei andato in infermeria
Filippo:non mi serve
Disse allontanandosi da me
Chiara: chi è stato?
Filippo: nessuno
Chiara: credi che io farò rapporto?
Filippo: più o meno.
Sospirai...
Perché lo odiavano tanto?
Chi è che farebbe una cosa del genere?
Un mostro?
Chiara: se ti preoccupa questo stai tranquillo, non sono una guardia...
Dissi sedendomi sulla panchina
Filippo: sai già chi è stato, devi solo ammetterlo
Che significa?
...
Passai altri 20 minuti a pensare a questa frase. Poi feci mente locale.
Chi è che lo chiama chiattillo?
Chi è che lo odia?
Chi è che si è arrabbiato con me perché sarei stato con lui?
Ciro...
Chiara: Ciro?
Chiesi con un po' di timore, non volendo sapere la risposta.
Filippo: ...
Chi tace acconsente.
Un mostro...
L'ha picchiato tanto da fargli dei forti segni sulla schiena
Chissà quanto dolore.
Perché l'ha fatto?
È un mostro con gli altri
Un giorno potrebbe toccare anche me.
Potrebbe picchiarmi.
Devo allontanarmi, non solo mi prende in giro.
Picchia pure.
Nadzita perché non ti ho ascoltata?
Chiara: perché ti odiano così tanto?
Chiesi dopo qualche minuti di silenzio.
Filippo: me lo stai davvero chiedendo?
Chiara: si, sei del nord e non parli molto, ma ciò non è una motivazione valida per picchiarti a sangue.
Filippo: non ne ho idea.
Dopo venne Lino a prenderlo e lo portò a mensa.
Non ci credetti ancora che lui lo ha picchiato.
Sicuramente non lo avrà fatto direttamente lui ma lo avrà fatto fare ai suoi "amici"
Ha una coscienza?
Dopo mi alzai dalla panchina e andai nella mia stanzetta, visto che avrei rivisto Filippo solo questo pomeriggio...
Mentre camminavo mi fermai anche a parlare con Simone e Giovanni
Giovanni: Chiara, ma che stai combinando?
Mi chiese di punto in bianco
Chiara: di cosa parli, non capisco.
Giovanni: qui tutti parlano del fatto che non possono guardarti. Perché?
Già Giovanni, lo vorrei sapere tanto anche io.
Chiara: l'ho sentito anche io, ma non so il perché.
Dopo mi chiusi nella stanza e mi sedetti sul letto, riposai per quanto ci riuscii prima che la direttrice non mi chiamò di nuovo.
Così mi alzai e appena uscii, vidi chi non avrei mai voluto vedere, Ciro, cercai di oltrepassarlo senza essere notata, ma non ci riuscii.
Lui mi prese dai fianchi e mi avvicinò a lui
Non so come, ma riuscii a staccarmi da lui, fece una faccia contrariata, poi mi domandò.
Ciro: ch tien mo?
Chiara: davvero me lo stai chiedendo?
Ti rendi conto di quello che hai fatto, che fai?
Ciro: ma ch stai ricenn
Mi urlò contro
Chiara: sei un mostro, questo dico
Mi guardò malissimo, era arrabbiatissimo, aveva la mascella serrata, e penso che da un momento all'altro potrebbe scoppiare. Poi mi rispose...
Spazio autrice:
Ciao a tutti, so di aver pubblicato tardi, e mi scuso per non aver pubblicato prima.
Se riesco pubblico altri due capitoli entro oggi❤
YOU ARE READING
Com t'chiam piccrè? -Ciro Ricci
RomanceCiro Ricci = noto figlio del più grande boss di Napoli, rinchiuso nell'IPM e con un passato e un futuro e una vita che di certo non sono delle più sicure un giorno scoprirà che forse l'amore della sua vita è alle porte. Tra amicizie, amori, paure e...
