13. 𝗫𝗔𝗡

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13. xan
— 22 settembre 2020
⚠️TW: abuso di medicinali, menzione di droghe, attacchi di panico

"ho fallito"

VIVIAMO IN UNA SOCIETÀ IN CUI
è normale fare uso di droghe.
è normale bere e fumare.

non ho mai provato seriamente la droga, tranne qualche volta la sigaretta elettronica, semplicemente per rilassarmi; o magari solo una piccola aspirata; un po' d'erba ogni tanto.
mi serviva quella merda per l'ansia.
ma non mi controllava a differenza di altre persone.

però questa volta, non ha funzionato.

ho provato ad aspirare qualcosa, ho fatto due tiri dalla sigaretta di bryce, abbiamo anche condiviso un sigaro insieme.

niente di tutto ciò ha fatto smettere quel peso nella mia gola, il blocco nel mio stomaco.

non so più che fare.

<cazzo!> urlai, sbattendo la mano sul volante dell'auto.

scoppiai a piangere, non fisicamente, ma emotivamente.

è così stupido che quei singhiozzi descrivessero esattamente come mi sentivo.

non so nemmeno cosa stia facendo ora payton.

da quando me ne sono andata da lui, ho parlato con bryce e abbiamo fatto le solite cose da ragazzini.

ho pensato che stessi esagerando.

ma poi l'ho visto baciarla. ho visto payton baciare riley.

e ora, sento tutto quello che sentivo prima.

sapevo che non era una buona idea quando ho accettato.
perché diavolo ho accettato?
perché mi sono affezionata a lui?

la mia ansia era oltre ad ogni limite, non potevo farcela; dopo quello che è successo ad elle, avevo promesso a me stessa che non avrei mai più usato lo xanax, ma non sapevo cos'altro fare.

uscì dall'auto e andai verso il bagagliaio, dovevo trovare le vecchie pastiglie di elle.

<grace!> sentì dietro di me, facendomi entrare in panico: i paparazzi <possiamo farti qualche domanda? i fan vogliono sapere qualcosa riguardo i grayton!>
<grayton non è una cosa vera, non lo è mai stata> dissi guardando la strada, nera e piena di gente.

andai in panico.
mi diedi un colpo sulla testa, lamentandomi.

<uhm..devo devo-> dissi, con il respiro affannoso.
<stai bene?>

<panico, sto avendo un attacco di panico> sussurrai a me stessa.

trovai le pastiglie e chiusi il bagagliaio.
<s-sto bene, devo solo- devo solo..> mi scontrai con qualcuno <scusa> mormorai, mentre la vista si faceva appannata.

cercai di concentrarmi, vidi una faccia familiare.

nelle mie mani vidi la faccia di elle, sopra alle pastiglie.

lasciai cadere la scatola, ma subito la ripresi cercando di mantenere l'equilibrio.
<scusami> deglutì rumorosamente.

<grace? stai bene?> chiese fletcher.
<va tutto bene, va tutto bene. sto bene> dissi, ancora in panico.
<il tuo naso sta sanguinando>

portai subito una mano sotto al naso, togliendo il liquido rosso che vidi dopo poco.

<devo andarmene da qui> dissi, tornando verso l'auto tremando.

appena entrai, mi rilassai al ricordo dei vetri oscurati da fuori.

aprì la confezione, tirando fuori alcune pastiglie.
<merda>
le raccolsi, mettendone una in bocca e buttandola giù.
respirai, dentro e fuori.

starò bene.

ma non fu così.

il giorno dopo, i sensi di colpa per non aver mantenuto la promessa con elle mi fecero salire l'ansia.

si arrabbierà? mi odierà? non so nemmeno se le importerà qualcosa. lei sarà davvero confusa.

così, per calmarmi, ne presi ancora.

nel mentre, passò la settimana ed io ero ferma nello stesso ciclo.

l'ho delusa, deludo tutti.

ho infranto la nostra promessa.

ho fallito, e per questo, volevo morire.

i hate u, i love u | payton moormeierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora