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TheyIdiot
Minho ama il silenzio, l'ordine e le sue piante in vaso.
Jisung vive di musica a tutto volume, orari improbabili e caos creativo.
Peccato che i loro balconi siano separati solo da una sottile ringhiera... e da un odio reciproco - forse - che cresce ad ogni dispetto e battuta tagliente.
Bigliettini passivo-aggressivi, un Soonie traditore e sguardi infuocati animano una guerra tra vicini che sembra destinata a non finire mai.
Ma si sa: quando l'odio diventa troppo personale... a volte sta solo facendo spazio a qualcos'altro.
Due balconi. Un confine. Un gatto condiviso. Zero pace.
O forse... un po' troppa attrazione.
➥
«Hai idea di che ora sia?» sbottò Minho, sbattendo un piede in terra, come per far scendere il proprio balcone al piano sottostante, pur di non avere quel ragazzo come vicino.
Jisung spostò piano una delle sue cuffie, senza però voltarsi.
«Più tardi di quando hai perso il senso dell'umorismo, suppongo».
«Divertente. Peccato che il tuo talento si fermi al disturbo della quiete pubblica» gli evidenziò il maggiore, alzando un sopracciglio.
Jisung si voltò lentamente, posando a sua volta le mani su quell'unica ringhiera che li divideva.
Le loro mani così vicine.
«Peccato che tu sia così bravo ad odiare tutto... tranne quando mi guardi così» mormorò, lasciando che le sue labbra si piegassero in un sorriso malizioso.
Con i pollici, accarezzò con lentezza il dorso delle mani di Minho, che si scostò da lui come bruciato, facendo qualche passo indietro.
«Ti guardo così solo perché sto cercando il punto esatto in cui colpirti con l'annaffiatoio» sbottò.
Pausa. Jisung sorrise, in modo lento e provocante.
«Peccato. Speravo volessi baciarmi Lee Minho».
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Maggio 2025 | TheyIdiot
➥I ragazzi in questa storia non vengono sessualizzati, fanno solo da presta volto ai personaggi.
➥Se non vi piace, non leggete.
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