"Le persone come noi avevano tutte la stessa espressione. Era facile riconoscersi, era facile riconoscere l'angoscia nascosta dietro i nostri occhi. Quelli come noi avevano poche speranze, oppure iniziavamo a perderle quando smettevamo di far caso a quante persone dovessero aspettare il proprio turno, prima di noi. Ed io ero una di loro. La pazienza non era il mio forte, eppure con il tempo iniziai ad accettare che per alcune cose avrei dovuto averne molta. Non avevamo scelto noi quella vita, ma ormai c'eravamo dentro, forse molto più delle persone che aspettavano una nostra visita". Rose e Kilian hanno in comune molte più cose di quanto si possa immaginare. La delusione per un destino simile è una di quelle. Un destino che non hanno scelto, né meritato. Un destino creato dalle persone che amano di più al mondo: le loro madri. Le vite di questi due ragazzi si incroceranno in una fredda mattina di novembre, fuori le mura di un posto che nessuno dei due avrebbe mai voluto frequentare così spesso. Incontri, scontri, malintesi ed arroganza. Saranno queste le parole chiave dello strano, improvviso, forte e passionale rapporto fra Rose e Kilian. Due giovani ragazzi legati ai peccati degli altri. "Avevo già conosciuto l'inferno, avevo già oltrepassato le sue porte, ma continuavo ad affacciarmi dalle sue finestre per non bruciare del tutto". *** In questa storia verranno affrontate tematiche molto sensibili, linguaggio forte e scene esplicite. Il tutto è coperto da Copyright, per cui è vietata la copia parziale o totale dell'opera. Buona lettura e grazie per essere qui.