La vita a volte somiglia ad una partita di poker, e Amanda lo sa bene.
Per questo motivo ogni giorno mette in pratica gli insegnamenti di Ethan, il suo primo amore.
Ethan le ha insegnato tutto sul poker, regole e trucchi, e Amanda custodisce le sue parole in un cassetto del cuore, che però non vuole più riaprire.
Perché Ethan l'ha lasciata con nient'altro che quello, insegnamenti e regole di un gioco che lei non vuole più giocare.
Infatti, dopo di lui, si ripromette due cose:
niente più poker e niente più amore.
Un giorno però Logan Harris piomba nella sua vita come un tuono, e il mondo di Amanda viene stravolto.
Logan è un ricco uomo d'affari, momentaneamente trasferito a Las Vegas per aprire l'ennesima sede della sua azienda. Secondo Amanda, è la reincarnazione di un serpente velenoso, perché tutto ciò che gli esce dalla bocca non è nient'altro che veleno. Lei lo odia dal primo momento, dal primo incontro, ma un accordo tra i due li porterà a trascorrere insieme moltissimo tempo.
Il padre di Amada deve dei soldi a Logan, soldi che non ha, e lei sa bene che potrebbero perdere il Saudade's per ripagare quel debito.
Il vecchio casinò del padre è il luogo che Amanda più ama, e per nulla al mondo rischierebbe di perderlo. Per questo, quando il velenoso serpente le propone un accordo diverso per ripagarlo, non le resta che accettare.
Trenta giorni, chiede il serpente, trenta giorni in cui lei dovrà fingere di essere la sua ragazza. Trenta giorni in cui sarà sua.
Quando accetta l'accordo però non sa ancora che verrà catapultata in un mondo totalmente diverso dal suo, e che i segreti del serpente sono più nocivi del suo stesso veleno.
Il morso del serpente ti uccide, o ti ammalia al punto da volerne ancora?
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Nikita Hillman mai avrebbe pensato che, in un momento d'ira e dopo l'ennesimo evento infelice, avrebbe davvero invocato sulla terra il Dio della sfiga soltanto per prenderlo a pugni in faccia. Infatti, le si presenta davanti alla porta in carne e ossa e con un'autostima decisamente più alta del suo quoziente intellettivo.
È difficile restare pazienti quando la sfiga ti segue dappertutto, attirando l'attenzione di tutti, e ha anche l'aspetto di un dio greco, quello che in realtà è.
Nikita capisce di non avere le allucinazioni e che tutto ciò è reale, nel momento in cui la sfiga inizia a frequentare la sua stessa scuola.
Ma se diventasse lui stesso sfigato standole intorno?
❌«Hai detto sfiga?», chiede come se volesse accertarsi che non si tratti di un'allucinazione.
«Sì, esatto! Io sono la Sfiga», apro le braccia, con aria fiera.
Lei ride così forte, ma l'ultima cosa che vedo è il suo pugno che scatta così velocemente e potentemente contro il mio viso perfetto, tanto da tramortirmi. ❌
#10 in romanzo- 05/11/2021