Ma perdindirindina! Che razza di ore saranno state???

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Ciao ragazzi❤️finalmente anche io su questo fantastico mondo: Wattpad😍!
Vi prego di lasciarmi un commento (accetto anche delle critiche purché costruttive) appena finito di leggere, mi piace molto confrontarmi con menti che non siano la mia...So che posso imparare tanto e migliorare ancora di più, ma tutto questo solo col vostro aiuto!
Vi aspetto...Buona lettura!!!

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03-02-2020

Che ricordi!
Ebbene la data rappresentava una fra le più quotate formule di apertura delle pagine di diario che, con illimitata dedizione, riempivo puntualmente la sera prima di sprofondare nel vortice del
sonno della notte. Certo, non che adesso sia così adulta e matura! Soprattutto la prima...Alla maturità, invece, non resta solo che qualche annetto. Ho smesso di collezionare diari segreti piuttosto! Ma quanto mi mancano!
Ecco io non so se, come e quanto sia possibile "affezionarsi" a qualcosa di inanimato; il mio cuore, però, custodisce gelosamente un ricordo vivido per ognuno di essi: ciascuno celava dentro un mondo, una parte di me nuova con una nuova crush.
Il diario perfettamente uguale a quello che aveva la protagonista della serie "Violetta" e il diario segreto sui toni del rosa con un rosso cuore gigante con con delle ali sulla copertina e tanto di lucchetto, beh indiscutibilmente i miei preferiti...

Non fanno le persone adulte nemmeno gli adulti. Perché mai dovrei esserlo io?
Chissene dell'età! Si tratta solamente di una scriteriata convenzione sociale, una delle tante. Niente di più niente di meno. Io vorrò essere una bambina anche da vecchia! La mia prospettiva mentale sarà costretta ad accettarlo come per effetto domino e senza fare storie. Così i pregiudizi della gentaglia.
Giusto! Un qualsiasi essere dotato di respiro, possibilmente umano, lo si definisce pari ad "una cosa vecchia" solo e soltanto nel momento in cui lo stesso smette di sorprendersi, finisce (di finire) di stupirsi dinanzi alla quantità esponenziale di meraviglie che la vita osa porgli appena sotto il suo sguardo disattento e perciò non si usa come aggettivo; almeno se non si dovesse conosce sino a fondo il soggetto a cui attribuirlo, è consigliato evitare vivamente e suggerito l'utilizzo di termini quali "grigia" o espressioni come "una persona avanti con l'età/anziana". È sufficiente veramente poco per non ferire né urtare la sensibilità altrui...

<<Cosa vorrai fare da grande?>>
<<Di sicuro non la grande! O meglio, non vorrò essere grande...
<<Ma come! Vuoi morire giovane?>>

Nessuno che capiva, nessuno che mi capiva...
Risulta così complicato comprendere i bisogni primari di un bambino?
Evidentemente risultava alquanto complesso. E lo è tutt'ora.

Era come se sapessi quali pesi e responsabilità si celassero dietro il viscido mondo degli "adulti", a quali atteggiamenti corrotti sarei dovuta andare incontro non per volontà mia. Mi domando solo cosa doveva aver visto marcire baby Clara...Non per nulla ero solita uscirmene, sin dai più teneri anni, con risposte come quelle sopra.
Il poeta e romanziere Gabriele D'Annunzio, sotto suggerimento del padre, riteneva che bisognasse fare della propria vita un'opera d'arte. Egli, però, fallì nel suo intento. Beh io non sapevo né chi sarei voluta essere, né cosa avrei tanto voluto fare della mia esistenza, tuttavia ciò che mi frullava per la testolina era già ben definito. Il mio destino, segnato.

<<Il mio sogno è restare bambina. Vivermi per sempre questi anni e viverli sempre.>> - riprendevo piuttosto motivata, affamata più che mai.
Per quanto amassi il colore rosa, giocare con le bambole, alla casa di Barbie, pulire la cucina finta che i nonni si erano affrettati di regalarmi a Natale, il mio desiderio più immenso, quello più bello, si distaccava parecchio da ciò a cui ambivano le altre bambine. Stranamente non corrispondeva al voler diventare una ballerina come le mie coetanee...Era diverso il sogno che mi manteneva in vita, che mi teneva viva come nessun'altra cosa mai. Ballare mi divertiva un sacco però!
Capitava frequentemente che la mamma mi trovasse gironzolare per casa su dei tacchi pur sempre alti per essere indossati da una mocciosetta di 5-6 anni...La verità?
Non li mettevo perché volevo sentirmi una ragazzina alla fine della sua fase adolescenziale (anche se alcune cominciano a metterli molto tempo prima). Per me era solo un gioco, infantile, ma a volte non si dovrebbe rinunciare alla propria infanzia.
Non ho mai avuto né voglia né, di conseguenza, fretta di crescere. Anzi, a dirla tutta, era una cosa che mi incuteva terrore e non in maniera irrilevante. Dall'altra parte ero un pochetto vanitosa.

La foresta della Sognatrice InsonneWhere stories live. Discover now