35. Miles

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-Perchè stai correndo Miles?- Chiese Echo tra un respiro e l'altro, mentre cercava di tenere il passo dietro di lui che avanzava come se stesse scappando da qualcosa, senza meta, andando un po' a destra, per poi girare a sinistra o tornare indietro.

Miles ad ogni incrocio, calcolava silenziosamente i passi che li separavano da un altro incrocio o un'altra stanza...trecentosessantacinque passi dalla caffetteria, ora quattrocentoventotto... Poi girava l'angolo e dopo aver sorpassato un'altra stanza ancora ricominciava a contare...cinquecentoventidue passi da storage, duemilacinquecentouno da upper engine...

Erano dei pensieri maniacali che usava affinché potesse restare concentrato e non lasciarsi sopraffare da pensieri privi di contenuto o utilità che non avrebbe potuto controllare se non in quel modo. Ogni tanto si girava a guardare a che punto fosse Echo, non poteva perderla di vista, seppure lei fosse ormai stanca da quello scappare continuamente, non doveva rischiare di fermarsi o allontanarsi troppo da lei, oppure Steve si sarebbe potuto avvicinare...

Miles rallentò per un attimo il passo dopo aver pensato quella frase: " Non mi devo allontanare da lei perché Steve potrebbe avvicinarsi". Perchè?
Perchè lo stava pensando? Perchè aveva il timore, la preoccupazione che potesse accadere? Cosa temeva da tutta quella situazione? Echo non gli serviva più, l'avrebbe dovuta ammazzare come d'accordo e l'esperimento sarebbe finalmente finito, al posto di aspettare che uccidessero Martha e che l'incubo si facesse ancora più fitto. Lui era sempre stato preciso al cento per cento e quella sua reazione spontanea l'aveva destabilizzato. Che impressione avrebbe dato allo Staff che lo teneva monitorato continuamente? Cosa gli avrebbero detto una volta finito l'esperimento?

* * *

Miles non aveva finito l'università, non ne aveva avuto bisogno, era troppo intelligente, troppo preparato, faceva fare brutta figura ai professori, o almeno così diceva sempre una sua amica di un paio d'anni più grande di lui, che aveva la camera vicino alla sua e molto spesso andava a fargli visita. Quando si ritrovavano a parlare di lui, quindi quasi sempre, lei non smetteva di elogiarlo dicendogli che lì, secondo lei, fosse un cervello sprecato... Ma anche i professori si erano accorti del suo potenziale fuori dalla norma, per quel motivo l'avevano mandato lì, o meglio, si era spudoratamente proposto come collaboratore per quel progetto di cui aveva sentito parlare un giorno, ad una lezione facoltativa a cui aveva preso parte; si trattava di un esperimento non ancora sviluppato del tutto, aveva solo a disposizione come anteprima un fascicolo dal contenuto vago e loro avevano acconsentito con entusiasmo quando Miles avevo mostrato curiosità al riguardo. Mancavano ancora alcune piccolezze tecniche: le cavie, varie equazioni e codici che avrebbe successivamente trovato Miles, una benedizione dello staff, o almeno così gli avevano detto che fosse, lo elogiavano continuamente, gli dicevano che fosse un piccolo prodigio di appena 20 anni.

Aveva proposto a Rosemary, Martha e Vince il programma e loro a loro volta l'avevano proposto a Madeleine e Sarah e via discorrendo. Mentre le prime due avevano accettato per Miles, Vince invece l'aveva fatto per motivi comportamentali che Miles non aveva voluto leggere per privacy, e le ultime due, avevano seguito i loro amici.

Era rimasto inquietato e allo stesso tempo affascinato dall'idea di quell'esperimento, così brutale e furbo allo stesso modo. Era nel suo modo di fare mettersi all'opera per poter fare qualcosa che riteneva più grande di lui, ma in quel caso, inizialmente, si era sentito un po' spiazzato, per poi comprendere col passare del tempo che, quello che avrebbe dovuto fare per svolgere il tutto al meglio, sarebbe stato partecipare in prima persona. E non aveva il permesso di dirlo a qualcun altro.

Era ironico il fatto che stesse andando contro ai suoi stessi principi da staff collaborativo, facendo il contrario di ciò che prevedeva il gioco; lui avrebbe dovuto uccidere Echo, non proteggerla, in quanto lui impostore e lei crewmate.

Among us (IN REVISIONE) Where stories live. Discover now