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Will's pov

Ero seduto sul muretto della scuola -come sempre-, mentre parlavo con Max, o meglio, lei mi parlava.

"Mi senti?" Domandò lei aggrottando le sopracciglia e punzecchiandomi la spalla con un dito nel vano tentativo di farsi guardare da me.

"Mm...si" Dissi con poca convinzione sul mio viso, mentre con gli occhi vedevo Mike e Undici baciarsi.

La rossa (Max) seguì la direzione dei miei occhi e si voltò verso di me facendo gli occhi da cerbiatto.
"Perchè non gli parli? Magari fate amicizia, o che so..."Propose in modo dolce.

"Non ne avrei il coraggio, cioè guardalo, poi em sta con Undici quindi..."
La ragazza al mio fianco sbuffò.
"Tentar non nuoce amico mio, se non fai non sai...comunque a dopo vado a psicologia con Lucas" Disse per poi scoccarmi un bacio sulla guancia.

"Okay, ma non fate porcherie dopo" Le gridai sogghignando. Lei mi fece un dito medio per poi sparire nell'aula di psicologia.

...che palla quella materia, sono davvero contento di non averla scelta...

Rimasi per un bel po' a guardare Mike, ormai Undici era andata via, e lui stava da solo a fumare una sigaretta. Lo osservai attentamente, vedevo il mozzicone che si distaccò dalle labbra carnose del riccio per poi portare con sé del fumo grigio che fuoriusciva sia dalla bocca che dal naso.
Era una visione angelica. Vedevo le sue guance completamente ricoperte di lentiggini, i suoi ricci perfetti che gli incorniciavano il viso, per poi soffermarmi per ultimo sulle sue labbra, erano carnose e rosee...quanto avrei voluto assaggiarle, o anche semplicemente vederle più da vicino. Restai li a guardarlo per altri dieci minuti prima di vedere una sagoma che si avvicinava a me, era lui, era Mike.
Il cuore cessò di battermi, ero morto? Probabilmente.

"Hey Byers, giusto?"Chiese cacciando la sigaretta sotto al piede per spegnerla. Io annuii cercando di non far notare il rossore sulle mie guance, lui arricciò la sua bocca formando un ghigno, cazzo se n'era accorto.

"Piacere, senti che lezione hai ora?"
"Em latino perch-" Non mi lasciò finire la frase, che subito appoggiò un suo dito sulla mia bocca facendomi tacere. Stavo sudando freddo e non vedevo più niente, fu la certezza che ero morto veramente.

"Anche io...andiamo?"
Ero sconvolto, ma accettai ugualmente, dopotutto Maxine aveva ragione: tentar non nuoce.

____________
Mentre ci dirigevamo in aula di latino continuavo a guardarlo. Mike era bellissimo, più alto di me e bravissimo nella box.
Quello sport lo rendeva sexy, anche perchè gli procurava dei muscoli fantastici, che si riuscivano a intravedere durante l'ora di educazione fisica.
Lui era più grande di me, ma frequentavano la stessa classe perchè l'anno prima era stato bocciato. Non era portato per lo studio, anzi odiava studiare, per questo ebbe la brillante idea di informare la sua prof di fisica di questo particolare -aggiungendo frasi molto carine-, ovviamente non l'aveva presa bene, ma che cosa si aspettava?
Entrammo in classe, eravamo leggermente in ritardo. Il prof di latino -che odiavo con tutte le mie forze- ci squadrò dalla testa ai piedi, e con uno sbuffo ci ordinò di andarci sedere ai nostri posti. Lui si sedette vicino alla sua "ragazza" che lo guardava bisogno di affetto, come se non si fossero scambiati abbastanza saliva poco prima. Io invece mi limitai a sedermi vicino a Dustin, era simpatico, anche se parlava tutto il tempo di "Suzie", la sua "ragazza". L'aveva incontrata in una vacanza in Belgio e da lì se ne "innamorò". Sarà stata una delle scopate veloci che si fanno una volta tanto, pensavo -anche se aveva dimostrato di amarla veramente- mentre mi tartassava di dettagli anche troppo espliciti accaduti durante l'azione. Ogni volta che mi raccontava ciò arrossivo, mi imbarazzavo e cercavo sempre di sviare quell'argomento. Almeno quel giorno mi aveva esonerato dalle storielle delle sue "conquiste".

 fears exist -byler-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora