Capitolo 1

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Ciao sono t/n, vivo a Chicago dalla parte del South Side, nel ghetto. Vivo con mio padre, un ex militare alcolizzato e la mia sorellina, Babe di 6 anni. Vi starete chiedendo dove sia mia madre, bhe lei è morta un anno e mezzo fa, per questo papà è un alcolizzato. Prima che la mamma se ne andasse la nostra famiglia era perfetta, ma dopo la sua morte papà lasciò la carica di militare e iniziò a bere. Si ubriaca sempre all'Alibi, a stento riesce a tornare a casa ma quando ci riesce di solito sono guai per me. Cerco di fare di tutto per la mia sorellina Babe, tengo a lei più di ogni altra cosa al mondo. Carl Gallagher è il mio migliore amico, come il resto della famiglia Gallagher. Fiona, da quando è morta la mamma, mi fa come da seconda madre. I Gallagher sono la mia famiglia.

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Mi trovo in tribunale per l'udienza di Carl il mio migliore amico.
Entra in aula con il suo avvocato,cazzo sembra un nerd da come è vestito non lo riconosco.
Era in tribunale perché lo avevano trovato con della droga.
"Signor giudice il mio ospite si è pentito di quello che ha fatto,è veramente molto dispiaciuto" Dice l'avvocato di Carl.
"Si è pentito signor Gallagher?" Risponde il giudice
"Sisi,sono stato uno stupido,non dovevo affidare a un cazzo di rincoglionito un lavoro per uomini,però ho imparato che la prossima volta sarò più furbo e attento" "Cazzo Carl!" Dico sussurrando
"Se vuole venire nel mio ufficio per parlare via confidenziale questo è il momento,altrimenti finirà in riformatorio,è questo che vuole?" Dice il giudice
"Si perfavore".

Il giudice dichiara conclusa l'udienza, con un anno di pena al carcere minorile. Stanno mettendo le manette a Carl.
Tutta la famiglia Gallagher, compresa me, corre verso Carl.
"Carl ma che cazzo fai!" urlo.
"Paul sandy dopo la galera sapeva costruire bombe e riciclare denaro,un'opportunità del genere non me la perdo mica e poi questo accrescerà la mia strada,tranquilla la mia galera è la mia puttana"
"Ti scriveremo Carl!" Dice Debbie.
Me ne torno a casa.
"Ehy piccola!" Dico abbracciando la mia sorellina.
La guardo in faccia "Che hai fatto al labbro?"
"Oh papà mi ha dato uno schiaffo senza che ho fatto nulla.."
"Sto figlio di puttana"
Mi avvicino a mio padre, puzza di alcool da morire.
"Ma che cazzo fai!"
"Che c'è"
"Hai colpito una bambina di 6 anni cazzo" Mi ha tirato uno schiaffo forte in pieno viso, ho girato la testa per il dolore, stavo per mettermi a piangere ma ormai mi ci sono abituata. Comunque sono riuscita ad urlare un: "Se ti permetti a toccare di nuovo Babe ti ammazzo", ma non ho ricevuto risposta. Salgo in camera e guardo alcune foto mie e di Carl devo ammetterlo mi manca tanto.. Lunedì sarei dovuta andare a trovarlo.

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*lunedì*
Mi alzo di buon umore visto che avrei sentito e visto Carl.
Dopo scuola arrivo in carcere, eccolo lì dietro ad un vetro però.
Prendo la cornetta
"Ehy ciao piccola.."
"Ciao Carl..come va?"
"Bene dai,te?"
"Poi ti racconto"
"Ok,hai venduto ancora?"
"Voglio uscire dal giro Carl"
"Ok vabene già sto pensando a cosa fare dopo"
"Vabene, cazzo, scusa devo andare"
"Ciao piccola"
"Ciao Carl.."
Oddio mi ha chiamata piccola..
Per strada incontro la ragazza della scuola che mi sta sul cazzo,Madison Lewis.
"Ciao sfigata"
Non rispondo e vado avanti per la mia strada
"Che c'è ti spaventi?"
Mi stava provocando?! Gli tiro un pugno "FANCULO LEWIS" Corro e vado a casa "Ciao t/n"
"Ciao piccola,hai mangiato?"
"No.." Come al solito quel puttaniere non è a casa, bhe menomale. Faccio mangiare la mia sorellina e la metto a letto a dormire. Vado nel balcone di camera mia e inizio a fumare, fino a quando non vado a letto.
La mattina dopo non andai a scuola visto che era finita la scuola.

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*un anno dopo*
Finalmente oggi Carl sarebbe uscito di prigione.
Erano le 07:30 alle 08:00 dovevo essere lì per prendere Carl "Cazzo cazzo cazzo". Salgo in macchina e arrivo alle 07:50 lo vedo uscire e venire verso di me.
"Carl!" Lo abbraccio
"Ehy principessa"
"E quelle trecce?"
"E quelle tette?Quando ti sono cresciute?"
"Quando tu eri in galera, ricordi?"
"Uhh bel caratterino, mi piace"
"Comunque ti stanno bene le treccine"
"Lo so😏" si ferma un attimo poi ricomincia a parlare.
"Andiamo a prenderci un frullato ok?" Mi dice sventolandomi in faccia una banconota da 10€.
"E questi soldi?"
"Sono in affari"
Prendiamo i frappè e andiamo a casa.
"Ciao Carl!!" Lo salutano tutti abbracciandolo.
"Ciao ragazzi,salgo in camera,t/n tu vieni?" Salgo e vado in camera sua.
"Ah e domani verrà a stare da noi Nick, un mio amico del carcere"
"Dormi qui stasera vero?"
"Ehm..."
"Tranquilla non ti tocco, giuro"
Saliamo sul letto e mi viene spontaneo chiederglielo.
"Quindi spacci ancora?"
"No ho chiuso con la droga"
Si ferma e riprende.
"Ora vendo armi"
"Cosa?!"
"Si, le rivendo a scuola nei bagni"
"Carl tu sei PAZZO"
"No tesoro io sono un Gangster"
Detto questo ci addormentiamo.

Come droga per questi occhi d'angelo// Carl GallagherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora