About Illusion

809 68 18
                                    

Entrai all'accademia.

La musica prodotta dagli alunni che vi studiavano giunse alle mie orecchie come un tuono improvviso.

Troppa enfasi, troppa forza. Amavo il silenzio. La musica, la musica è per i deboli, la musica piace a chi si lascia trasportare dai sensi e non dalla mente.

Quella gente non pensa.

Ecco, arrivò la musica e mi distolse dai miei placidi pensieri.

Passai la mano sopra l'orecchio, e spostai un ciuffo ribelle.

Come se quel gesto potesse allontanare i disturbi provocati da quei suoni strazianti.

Pensai che ero lì per Eren, ero lì per ascoltare la sua voce.

L'unico suono melodioso, l'unico suono che non avrei mai smesso di ascoltare.

Raggiunsi l'aula in fondo, corridoio a sinistra, come mi aveva raccomandato Mikasa.

Eren non sapeva che non avevo assistito al suo ultimo concerto.

Era convinto che io ci fossi stato, ma assicurandogli la mia presenza gli avevo mentito.

Non avrei mai confessato quella menzogna, per nulla al mondo.

Così, grazie alla dritta di Mikasa feci finta di sapere già la strada, di essere in un luogo da me conosciuto.


L'aula era stracolma di persone. Parlavano, ridacchiavano, saltellavano felici.

Chissà, magari erano genitori che assistevano al concerto dei figli. O semplicemente ragazzi e ragazze che avevano trovato in questo edificio un luogo in cui stare al caldo durante una vaga, fredda serata invernale.


Le luci si spensero di botto.

Il buio calò nella stanza, insieme al silenzio più rumoroso.

Rumore di pianoforte.

Un ragazzo dalla pelle bianca, celestiale, salì sul palco. Intonò le prime note di una canzone a me sconosciuta, e con la sua voce mi avvolse in una coinvolgente sensazione di calore.

Era raro che qualcosa riuscisse a farmi provare forti emozioni.

Mi lasciai trasportare dalle sue parole, lievi, provavo una sensazione unica.

Unica di quando stavo con Eren.

Ma, purtroppo, le luci si riaccesero e il pubblico si animò in un applauso clamoroso.

Il ragazzo in questione, non era Eren.

Un brivido mi percorse la schiena.

Avevo amato un ragazzo che non era Eren, seppur per pochi minuti.

Mi sentii in colpa. Non troppo.

Ma avevo comunque una strana sensazione che mi procurava fastidio. Come una sanguisuga attaccata alla pelle che non riesci a staccare.

Non riuscivo a sorvolare sul dolore provato.

Mi sembrava di aver tradito Eren.

Cominciai a sudare freddo.

Ma mi persuasi da solo che ero forte, ero tenace, ero io.

Non potevo cadere nel panico.

Così, con molta indifferenza, mi alzai, uscii dal quel buco di edificio e mi avviai sulla strada di casa.

Non ascoltai il pezzo di Eren. Suppongo che quella volta se ne accorse, e ne rimase offeso.


Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 12, 2015 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

About IllusionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora