➵ 𝐏𝐥𝐨𝐭

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« Abbiamo passato proprio una bella serata insieme, non è vero? » Chiese l'uomo con il fumo che gli usciva dalla bocca per il freddo

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« Abbiamo passato proprio una bella serata insieme, non è vero? » Chiese l'uomo con il fumo che gli usciva dalla bocca per il freddo.
« Già » sussurrò Grace stringendo a sé la giacca per il vento gelido che le spostava prepotentemente i capelli sul viso.

Si chiedeva ancora perché avesse accettato un appuntamento al buio con quell'uomo conosciuto la mattina stessa su un sito d'incontri.
Non aveva mai capito il senso di quelle applicazioni.
Eppure persino il suo attuale ragazzo l'aveva conosciuto sulla medesima piattaforma di cui ora mentalmente si lamentava.
Era una delle prime sere di inverno, caratterizzata da un flebile, ma rigido vento. Poteva evitare di uscire, ma il suo ragazzo era all'estero per lavoro, quindi perché non approfittare dell'ennesima nottata di libertà? Inoltre qualcosa nell'uomo difronte a lei aveva suscitato il suo interesse semplicemente con una lettura del suo profilo digitale.

《 L'amore, niente di sincero.
Prosciuga l'anima
e ruba la ragione.
Non scrivo
apprezzando codesto
dono: unica gioia
della vita rappresentata
dalle sfide.
Giochi.
Umani
non sessuali.
La ludopatia estranea.

La mia penna non coinvolgerà,
Ma la mia voce sbalordirà. 》

Ovviamente la sua scrittura non l'aveva coinvolta, era molto semplice, e beh, lei un po' se ne intendeva di scrittura. Lavorava per una casa editrice diavolo!
Tuttavia l'aveva attratta lo stesso fatto che fosse una poesia. In un sito d'incontri, qualcosa d'innovativo rispetto al solito, tra l'altro sgrammaticato:

《 Mi chiamo Nicolas.
Sono bisex senza alcun tipo di preferenza (lo dovevo dire cui per cs?).
Disposto sia a semplici rapporti di sesso e magari, che so io, anche a trovare la mia anima gemella! 》

E il fatto che quest'uomo amasse le sfide e i giochi la intrigava ancora di più: cosa intendeva con giochi non sessuali e neanche d'azzardo?

« Io dovrei andare però »

« Mh? Certo, hai il coprifuoco della mammina o della fidanzatina? » osó la bionda rivolgendo nuovamente lo sguardo sull'uomo davanti a lei.

Era anche così dannatamente bello.
I suoi capelli corvini si intrecciavano perfettamente ai suoi occhi scuri.
La mascella era squadrata perfettamente e la barba sembrava stata fatta quel pomeriggio stesso: la pelle totalmente liscia.
Labbra sottili, denti bianchi senza imperfezioni.
Pareva l'uomo perfetto, nonostante si vedesse avessero qualche anno di differenza.
Anche se per Grace non era mai risultata un problema la differenza d'età: aveva frequentato uomini più grandi di lei persino di una quindicina d'anni.

« Molto simpatica, vedo che ti piace molto giocare o sbaglio? »
« Non sbagli affatto Edward... » l'occasione perfetta per colmare la sua curiosità « A proposito di questo, non vuoi sapere perché ho accettato di uscire con te? »
« Perché ho un fascino talmente elevato che sarebbe stato proprio da stupide rifiutare? »
La bionda rise timidamente.
« A parte questo su, non posso stare qui ad ammirare la tua bellezza per le prossime dieci ore, vorrei fare anche altro » sorrise facendogli un occhiolino.
L'uomo si avvicinò a lei e si piegò verso il suo viso.
« Perché hai scelto di uscire con me Grace? »
« Cosa intendevi per giochi? »
L'uomo sorrise beffardamente e la prese per il polso.
« Ti porto in un posto, fidati di me »

Arrivarono davanti a un edificio trasandato ed entrarono: davanti a loro un corridoio immenso, luminoso e pieno di porte chiuse.
Lo attraversarono fino a trovare una porta aperta e la varcarono, il suo interno pieno di mobili rossi, stesso colore dei led nella stanza.

« Hai mai fatto sesso con la possibilità di essere osservata da altre persone? » chiese l'uomo con una benda tra le mani trascinando al centro della stanza una sedia.
In contemporanea partì una canzone sensuale, Grace sapeva di averla già sentita, ma non riuscì a ricordare quale fosse il titolo. Eppure quella voce melodica maschile le era così familiare. In aggiunta alla canzone, il rosso riflesso della stanza negli occhi di Edward rendeva l'aria piena di passione, ma allo stesso tempo quasi romantica.
Grace scosse la testa timidamente e lui si avvicinò a lei per metterle la benda sugli occhi e farla appoggiare delicatamente sulla sedia.
« Sbaglio o avevi detto che non ti riferivi a giochi sessuali? »
« Hai ragione Grace, infatti il vero gioco è appena iniziato »
Sussurrò al suo orecchio legando intanto le mani di lei dietro la sedia.
« Ahi Ed, mi fai male! »
« Tranquilla principessa, il dolore che provi adesso dopo sarà ricompensato » le baciò la nuca provocandole brividi dietro la schiena.
« Potete entrare »
La ragazza sentendo il fruscio delle giacche e sussurri maschili sorrise eccitata.
Edward le aprì delicatamente le gambe e le stuzzicò il clitoride passandole due dita da sopra l'intimo in maniera dolorosamente lenta.
La ragazza sospirò e buttò la testa indietro per il piacere, ignorando il dolore ai polsi.

« Prendetela » esordì l'uomo.

Il panico si poté leggere sul volto della bionda, nonostante non si vedessero i suoi occhi, quando Edward si staccò da lei.

« Ed cosa... »
« Tranquilla dolcezza, noi non abbiamo intenzione di farti del male » sussurrò una voce sconosciuta al suo orecchio.

Da quel momento in poi di quella sera ricorderà solo l'essere stata trascinata via di peso da quella stanza, il sangue colante sulle sue mani, un dolore atroce alla testa e l'odore di caramello.

Da quel momento in poi di quella sera ricorderà solo l'essere stata trascinata via di peso da quella stanza, il sangue colante sulle sue mani, un dolore atroce alla testa e l'odore di caramello

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𝐄𝐒𝐂𝐀𝐏𝐄 𝐑𝐎𝐎𝐌 - Il gioco é appena iniziato || 𝓢𝓽𝓸𝓻𝓲𝓪 𝓪𝓭 𝓸𝓬Onde histórias criam vida. Descubra agora