ONE-SHOT

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Se c'era una cosa che akaashi amava era il l'inverno , si proprio così può sembrare strano, cosa ci sarà mai di  bello nel  inverno vi chiederete "freddo, scuola, piogge continue, e un miriade di lati negativi ma lui lo amava lo stesso per lui l'inverno equivaleva a " leggere un libro con una cioccolata calda, felpe enormi, stare a casa, neve candida e morbida, e anche l'inizio della scuola non gli dispiaceva se questo equivaleva al inizio dei club  in particolare inizio del club di pallavolo, il corvino non era mai stato una persona molto sportiva nonostante il fisico asciutto e l'agilità  era oggettivamente una persona che odiava lo sport sudare stancarsi, secondo lui era solo uno spreco di tempo, Eppure akaashi era un contrasto vivente essendo che faceva parte del club di pallavolo da ormai 2 anni il motivo per cui non aveva gettato al spugna al primo allenamento era un certo gufo dai capelli alquanto insoliti   con uno di quei sorrisi che ti stravolgono completamente la giornata, il ragazzo  era letteralmente un uragano nel vero senso della parola riusciva a travolgerti completamente la vita e trascinarti in tutto ciò che faceva  e akaashi lo sapeva eccome se lo sapeva. Il capitano aveva preso il viziò di accompagnare il suo kohai preferito (sappiamo tutti che e cosi ;) ) a casa dopo gli allenamenti, lo accompagnava a casa quasi ogni giorno non importava se diluviava o nevicava non importava se si erano trattenuti agli allenamenti fino a tardi bokuto lo accompagnava sempre,  bokuto koutaro cosi si chiamava  "il ragazzo di cui era innamorato".  Era un sabato sera di dicembre e da qualche parte a tokyo si sentiva l'atmosfera del natale ormai alle porte, alla fukorodani era appena finito l'allenamento serale e i nostri 2 eroi  stavano percorrendo per  l'ennesima volta la strada che portava alla casa del corvino ormai entrambi sapevano quella strada familiare a memoria  il viaggio proseguiva in un silenzio tranquillo non era imbarazzante o triste, era un silenzio tranquillo questo pensava akaashi mentre si stringeva  il più possibile nel giubbotto  leggero mentre si schiaffeggiava mentalmente per non aver portato dei guanti  sfregando le mani tra di loro in cerca di calore  questo comportamento al senpai di fianco che non esito a domandarli <<akaashe stai bene? >>  il corvino si volto  verso il senpai che noto le guance rosse del suo compagno di squadra a detta sua adorabile <<sto bene grazie bokuto-san o solo dimenticato i guanti a casa e sto morendo di freddo>> koutaro si allarmo leggermente  fermandosi sul posto guardandolo  incerto sul da farsi   sul viso del più grande spunto un espressione pensierosa che il corvino trovo adorabile << bokuto-san tutto ben->> il fiato gli mori in gola, era successo tutto in un secondo l'espressione del più grande da pensierosa divento decisa e mettendo una mano nella tasca del giubbotto del più piccolo gli prese la mano per poi tenerla al caldo della sua tasca, akaashi non disse niente ancora troppo stupito per poter dire qualcosa sul serio gli stava tenendo la mano? non stava sognando? cerco di nascondere il volto arrossito  il più possibile, sentiva la mano del bi-colore più grande e decisamente più calda, quel piccolo contatto gli provoco brividi per tutto il corpo ormai non sentiva più il freddo pungente di dicembre sentiva solo calore, la mano più grande e ruvida del maggiore incrociò le dita con la mano del suo alzatore, quest'ultimo senti il proprio cuore fare una capriola anche se l'espressione del viso non muto dentro di se era felicissimo il palmo del corvino era grande e sentiva i calli per tutti gli allenamenti le dita lunghe che si intrecciavano a quelle del più basso, finalmente superato l'imbarazzo iniziale continuarono a camminare fino a quando non fu keji a rompere il silenzio <<bokuto-san perché mi accompagni sempre a casa>> questa domanda gli frugava in testa da u n po'  ma non aveva mai avuto l'occasione di dirla e non sapeva perché avesse deciso di dirla in quel momento lo aveva fatto e basta la e voce era uscita da sola  si penti di averlo chiesto pensando che non era un momento opportuno per fare domande << bhe...PERCHE TI VOGLIO BENE OVVIO SEI IL MIO ALZATORE PREFERITO>> disse quasi urlando koutaro con un sorriso che andava da un orecchio al altro guardando il suo (amato) alzatore, di fatto il corvino aveva ormai preso il colore di un peperone  non riuscì a trattenere un sorriso genuino che fece scaldare il cuore al più alto vedere il piccoletto sorridere era bello quanto raro,  <<sai  ho sempre pensato che tu avessi delle mani bellissime sono curate morbide ma troppo fredde e per questo che hanno bisogno delle mie per cercare calore>> disse tutto con un sorriso e la voce leggermente tremante di imbarazzo , keji non sapeva cosa dire nel suo cuore c'erano un mix di emozioni che non sapeva riconoscere, "questo ragazzo mi farà diventare pazzo"   era l'unica cosa che riuscì a capire in quella miriade di pensieri  dalla sua bocca usci solo una frase sussurrata <<perché>> chiese continuando a guardare dritto intravedendo casa sua in lontananza  << perché mi stai dicendo queste cose al improvviso?>>  ci  fu qualche secondo di silenzio prima che il bi-colore spezzo il silenzio << non lo so...mi sentivo di dirtelo>>  ormai arrivati praticamente sotto casa del corvino,  akaashi non riuscì a comprendere la sua risposta che una più importante lo fece rimanere spaesato <<akaashi MI PIACI>> gli prese entrambi le mani tenendole nelle sue, keiji poteva chiaramente sentirle tremare e il suo viso era rosso come un peperone era visibilmente  ansioso  il corvino non riusciva a elaborare quello che gli aveva appena detto sul serio lo aveva detto? no impossibile  doveva aver capito male, ormai erano arrivati davanti a casa ma nessuno dei due se ne curava ,  chi fosse passato di la  gli avrebbe visti tenersi le mani e guardarsi negli occhi come due deficienti  ma a loro non importava  troppo impegnati  a guardarsi senza dire niente, non sapevano quanto tempo fossero rimasti in silenzio prima che  lo stesso akaashi  interruppe quel silenzio imbarazzante ma non con altre parole no ormai erano inutili interruppe il silenzio con un bacio, uno di quelli dolci quasi a stampo che pero dimostra tutto l'amore che provavano l'uno per l'altro, quel bacio duro si e no qualche secondo ma per loro il tempo si era fermato completamente si staccarono per mancanza di aria, il corvino non riusciva ad alzare lo sguardo troppo imbarazzato, ma che c'è di male in fondo  e stata sua l'iniziativa del bacio vi chiederete lui in quel momento ha agito di istinto era come se si fosse mosso da solo è ora era troppo imbarazzato, il bi-colore gli prese il viso a coppa e gli stampo un bacio altrettanto casto e innocente sulle labbra, lo stomaco del più piccolo si contorse dalla felicita quando si  staccarono il senpai gli riservo un sorriso a 32 denti di pura felicita  per poi esclamare <<akaashe! ti accompagno anche domani>> e dopo avergli dato un altro bacio sulla guancia se ne andò e keji giuro di averlo visto saltellare, alla fine essere accompagnati a casa non era cosi male 

FINE. 

spazio autrice: 

ALLORA anche questa storia e finita il finale mi ha lasciato meno soddisfatta di quella della kagehina ma sono comunque fiera della mia storia spero vi sia piaciuta mettete la stellina! e alla prossima -kathy-

❦like souls❦ -bokuaka One-shot-Where stories live. Discover now