Oggi è una di quelle giornate in cui sembra che niente possa andare storto. Siamo in ottobre, il mio mese preferito in assoluto, e c'è quel bel sole che ti riscalda le ossa senza farti bollire l'anima; nonostante sia stata l'ultima della famiglia a farsi la doccia, c'era ancora acqua calda, e mamma non deve andare a lavorare quindi ha avuto tempo per preparare le sue deliziose frittelle al cacao.
- Ricordati che dopo pranzo dobbiamo iniziare subito l'allenamento,- mi dice, e ho la bocca piena di troppa bontà per dire che non ho molta voglia di allenarmi; in fin dei conti, ho quasi sedici ed è ora che impari ad usare responsabilmente i miei poteri magici.
- Susi, l'autobus è in fondo alla strada,- mi avvisa mio fratello, appostato alla finestra; salutiamo mamma, prendiamo giacche e zaini e usciamo. - Ah, mi stavo per scordare: ho trovato la tua collana rossa in una delle mie scarpe,- dice Mattia, frugando nelle sue tasche.
Felicissima di rivedere una collana che credevo di aver perso chissà dove, chiedo:- Com'è finita in una scarpa?-
Mattia fa spallucce. - Si sarà sganciata mentre ti toglievi la giacca,- suppone.
Mi metto la collana ed accarezzo delicatamente il granato al centro del fiore d'argento che le fa da medaglione. Non è nel mio stile, è il gioiello più elegante che io abbia mai avuto, ma nostra nonna lo indossava sempre, profuma ancora della sua magia e per me è un bellissimo modo di ricordarla.
Ringrazio di cuore mio fratello per averla ritrovata e dico:- Oggi promette davvero bene.-
Lui mi guarda come se avessi detto che l'acqua non bagna. - Sei sicura? Io mi sono svegliato con la sensazione che oggi succederà qualcosa di brutto, invece.-
L'autobus si ferma per far salire le mie amiche Jessica e Tamara, che vengono subito a sedersi vicino a me e Mattia. Tamara ha la sua solita faccia assonnata e lo sguardo di qualcuno che preferirebbe essere in fila alle poste piuttosto che su un autobus diretto a scuola; Jessica, invece, ha il suo sorrisetto eccitato che significa una sola cosa: ha del gossip fresco da raccontare.
- C'è una nuova famiglia nel quartiere,- annuncia. - Una mamma con due figli che saranno in classe con noi.-
- Anche con me?,- chiede Mattia, che è due anni avanti; il nostro liceo è talmente minuscolo da non aver bisogno di sezioni, e mio fratello ha meno di dieci compagni di classe.
Jessica annuisce. - Il maggiore sarà nella tua classe e il minore nella nostra; e credimi se ti dico che sono i ragazzi più belli che io abbia mai visto.-
- Sarebbe interessante se non te lo sentissi dire di continuo,- la prende in giro Mattia.
- Vuol dire che ho la fortuna di essere circondata da ragazzi belli,- ribatte lei, che sarà pure circondata da ragazzi belli, ma non ne ha mai avuto uno; però non si abbatte, e continua a prendersi cotte a destra e sinistra, nella speranza di essere ricambiata, presto o tardi. Io non ho mai avuto questo tipo di interesse, ma mi fa sempre piacere sentire Jessica parlare dei bei ragazzi che ispirano le sue romantiche fantasie.
- Non prendono l'autobus con noi?,- chiedo, notando che alla loro fermata sono salite solo Jess e Tamara.
- Li ho visti partire in macchina, stamattina. Immagino che per il primo giorno li accompagni la madre, e da domani li vedremo qui tutti i giorni,- suppone Jessica con aria sognante.
- Che macchina hanno?,- chiede Mattia, grande appassionato di auto.
- Uno di quei grossi...,- descrive Jessica, facendo ampi gesti con le mani. - Con il cassone dietro.-
- Un pick-up?,- la aiuta Mattia. - Marca? Modello?-
- Mi fai delle domande troppo complicate per quest'ora del mattino.-
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Sei in tutti i miei problemi
ParanormalSusanna ha tutti i problemi di una normale sedicenne: la scuola, le incomprensioni tra amici, la paura che sua madre non riesca a capirla ed accettarla. Inoltre, Susanna ha un sacco di problemi legati ai suoi poteri: deve imparare a gestirli, si sen...