Capitolo 1

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-Rèveille-toi,Jolie.- dice mio fratello (Svegliati,Jolie.) 

Mi alzo dal letto come uno zombie e vado in bagno. Accendo l'acqua aspettando che diventi calda e facendo quell'atmosfera rilassante,entro nella doccia,mi insapono per bene e mi sciacquo.

Esco dalla doccia prendendo uno asciugamano e mi asciugo.

Non mi sono ancora presentata, mi chiamo Jolie Amèlie Leclerc ma, mi faccio chiamare Jolie Leclerc. Sì,da come avrete ben capito sono la sorella di Charles e Arthur Leclerc.

Mi vesto con dei jeans neri,una maglietta a maniche corte, una felpa presa un po' alla caso dal armadio e le converse. 

Metto le ultime cose in valigia e scendo giu in cucina dove trovo mia madre a preparare la colazione.

-Bonjour maman!- dico abbracciandola (Buongiorno mamma!)

-Bonjour Jolie!-dice lei dandomi un bacio sulla fronte (Buongiorno Jolie!)

Sono la piu' piccola della famiglia e sono nata il 23 aprile 2001,tengo molto ai miei fratelli. Infatti sono molto iperprotettivi (a volte anche un po' troppo)

-Jolie, potresti andare a chiamare Charles e Arthur?- dice mia madre mettendo le cose in tavola.

-Certo!- le dico, andando verso le scale per andare in camera di Arthur e Charles.

Busso alla porta di Charles -Avanti.- dice lui, apro la porta e dico: -Hey Charles,mamma ha detto di scendere perchè la colazione è pronta-

-Ok,Joji-  mio fratello mi ha sempre chiamata così e lo trovo carino. Vado in camera di Arthur e busso,non risponde, secondo voi dovrei preoccuparmi?  Entro e lo vedo che sta ancora dormendo.

Anche se sono la piu' piccola, ho sempre pensato che i miei fratelli sono carinissimi quando dormono.

Mi avvicino al letto di mio fratello -Arthur svegliati, Arthur, Arthur!!- si sveglia di colpo -Oddio scusami tanto, mamma ha detto che dobbiamo muoverci perchè è pronta la colazione-

Lui si alza e va in bagno io intanto,vado in cucina. Trovo Charles già di sotto,già seduto per fare colazione.

Lui si alza, e come sempre mi abbraccia come se stessimo andando in guerra oppure come se io stessi morendo. Certo,non dico che non mi piacciono i suoi abbracci, anzi, mi sento al sicuro e amata quando lo fa. Ma , a volte, è leggermente esagerato.

-Come stai?- mi chiede lui, da quando papà è morto le cose non sono piu' andate a gonfie vele e ogni volta mio fratello mi chiede se sto bene, perchè si preoccupa.

-Charlie, te l'ho detto sto bene- lui rimane meravigliato perchè era da tanto che non lo chiamavo "Charlie".

Finalmente arriva Arthur e ci sediamo a tavola per mangiare -A che ora avete l'aereo?- chiede Arthur ancora mezzo assonnato.

-Lo abbiamo alle 8:15 e dovremmo arrivare  a Melbourne verso le 20:45- dice Charles, sì, andrò al mio primo gran premio dopo quasi quattro anni.

Finito di mangiare, prendo le valigie e saluto mamma e Arthur - Ciao mamma, ti voglio bene- dico abbracciandola - anch'io, sta attenta- mi dice lei, come se dovessi attraversare un campo minato.

Abbraccio Arthur con gli occhi lucidi, non sono abituata a fare viaggi senza di lui -mi mancherai Archie, ti voglio bene-

-Buba, non piangere, ti voglio bene anch'io- lo abbraccio e metto la testa sul suo petto

Io e Charles entriamo in macchina e andiamo al areoporto, arrivati prendiamo le valigie e ci incamminiamo dentro l' areoporto.


I feel safe with you// Lando NorrisWhere stories live. Discover now