Capitolo 1

168 2 2
                                    

Capitolo uno.

"Ero così sopraffatto dal sogno che ho quasi dimenticato che sto sognando."

~~~~~~~~~~~~~

Ero stesa per terra. Avevo gli occhi chiusi ma sentivo il vento sfiorarmi il viso e giocare con i miei capelli.

Avevo mal di testa. No peggio,un emicrania.

Qualcosa di caldo mi riscaldava il corpo. Il sole.

Con le mani tastai su cosa fossi stesa. Era duro. Era come la sabbia.

Cercai di muovere i piedi. La testa. Le braccia.

Alzai le gambe e le piegai e feci lo stesso con le bracci,ora stavo sui gomiti. Gli occhi ancora chiusi.

Avevo i raggi del sole negli occhi,quindi mi portai una mano davanti al viso.

Piano aprii gli occhi. All'inizio vidi solo una luce accecante. Chiusi e aprii le palpebre più volte così che i miei occhi si abituassero alla luce.

Mi alzai del tutto,ora stavo seduta su quella che sembra della terra.

Mi guardai intorno. Non c'era niente per almeno due miglia,davanti a me. La terra in alcuni parti aveva delle crepe per la mancanza di acqua.

Guardai dietro di me. Non ero sicura di quello che vedevo,ma se la vista non mi ingannava,c'era qualcosa di verde molto lontano da me.

Il mal di testa era diminuito ma c'era ancora. Mi sentivo pulsare alla tempia e strinsi i denti dal dolore.

Non sapevo dove mi trovavo e non ricordavo cosa fosse successo. Mi guardai le braccia. Avevo qualche graffio ma niente di serio. Mi toccai il viso e sentii un piccolo taglio sulla guancia sinistra.

Guardai di nuovo davanti. Ci avrei messo come minimo un giorno per arrivare a quel villaggio o qualunque cosa era.

Doveva essere all'incirca mezzogiorno. Il Sole era alto nel cielo e faceva davvero caldo.

Feci qualche passo in avanti. Le gambe mi tremavano un pò così mi fermai sul posto.

"Ciao."

Sussultai. Era una voce maschile. Mi girai su me stessa e guardai davanti a me. C'era un ragazzo.

Aveva le mani incrociate al petto. Era alto e snello ed era davvero carino.

Mi chiesi da dove era spuntato. Prima non c'era,avevo guardato in tutte le direzioni in cerca di qualcuno o qualcosa.

E non c'era niente tranne una landa deserta.

"Ciao." Replicai.

"Vedo che finalmente ti sei alzata. Stavo iniziando ad annoiarmi ad aspettare." Disse lui con un ghigno sulle labbra.

"Scusami?" Chiesi stizzita.

"Ti scuso. Ora andiamo. Dobbiamo raggiungere il villaggio prima che faccia buio." Replicò dandomi la schiena e camminando.

"Io non vengo da nessuna parte con te." Disse allontanandomi da lui.

Ma chi si credeva? Si prendeva gioco di me e dopo pretendeva che io andassi con lui in quel strano villaggio? Grazie ma no.

Lui gemette, borbottò qualcosa e si girò. Mi prese il polso non ascoltando le mie proteste e mi tirò vicino a lui.

"Cassandra ascoltami,se non ce ne andiamo adesso e raggiungiamo quel villaggio al più presto, le cose peggioreranno. E di brutto."

Lo disse guardandomi negli occhi e con voce così seria che capii che non stava scherzando.

Vedendo la mia espressione spaventata,sospirò e con dolcezza aggiunse:" Ti spiegherò tutto. Lo prometto ma adesso dobbiamo sbrigarci, va bene?"

Anuii.

"Lo so che magari ti sembrerò pazzo in questo momento,ma di me puoi fidarti. Non ti farei mai male. Ti proteggerò con la mia vita se servirà."

Vedevo la sincerità nei suoi occhi marroni. Mi sembravano così famigliari ma non riuscivo a capire da dove lo conoscessi.

Sarà anche strano con i suoi cambi di umore. Prima tutto scherzoso e sorridente e dopo serio e attendo,ma mi fidavo di lui.

Almeno lui sapeva il mio nome a differenza mia che non ricordavo niente.

"Come mai sai il mio nome?" Gli chiesi. Avevamo iniziato a camminare verso il villaggio e dato le sue lunghe gambe,un suo passo erano due miei.

Lui se ne accorse e fece passi più piccoli,stando vicino a me.

"Il tuo nome è Cassandra Bay. Sei nata a Chicago e hai diciasette anni."

"E tu come ti chiami?"

"Roy."

"Roy e come?" Chiesi guardandolo.

"Roy e basta." Replicò lui con una scrollata di spalle.

"Va bene,Roy E Basta." Lo presi in giro e lui ridacchiò.

Continuammo a camminare. Avevo sete e fame e la pelle rossa per colpa del sole.

A differenza mia,Roy non aveva una sola goccia di sudore e il suo ciuffo biondo dei capelli stava all'insù senza problemi.

Lui si accorse che lo stavo fissando e con un sorriso malizioso si girò a guardarmi.

"Mi stai fissando." Disse.

"Non è vero. Mi stavo guardando intorno." Replicai mentendo. E lui lo sapeva bene.

"Continua a ripeterlo. Magari un giorno lo crederai davvero Cassie. "

Cassie.

Nella mia testa un'immagine mi passò davanti agli occhi. Ma era stato così veloce che non riuscì a vederla bene. Ma sentivo la voce di una ragazza chiamarmi 'Cassie'.

"Ehi tutto bene?" Chiese Roy. Non mi ero accorta di essermi fermata e lui stava a qualche passo da me.

"No,è solo che...mi sembrava di ricordare qualcosa. Quando mi hai chiamato Cassie."

Il suo sguardo si incupì e assunse un'aria preoccupata.

"Dobbiamo sbrigarci,vieni." Mi prese la mano e accelerammo il passo in direzione del villaggio.

°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•

Nuova storiaaaa.

Cover di @Writingbooks753

Alcuni di voi mi conosceranno già dall'altra mia storia The Rescue Fall.

Per chi è nuovo,mi chiamo Florina.

Leggete,votate e commentate!

Alla prossima.

Obbiettivi: 50 visualizzazioni, 2 voti e almeno 1 commento.

DreamlandWhere stories live. Discover now