I - ritorno

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"Sparsa animae
fragmenta
recolligam"

Raccoglierò
i frammenti sparsi
dell'anima

Petrarca

...
Shadha

Quando finalmente intravedo Astalia in lontananza mi sembra un illusione, l'ennesimo sogno ad occhi aperti.
Non posso credere di essere finalmente tornata, mi sembra di averla lasciata anni e anni fa. Nonostante sia passato poco più di un mese non mi sento più la stessa ragazza che è partita da qui alla ricerca dei suoi amici.

Siamo partiti in due, ora stiamo tornando in cinque.
Dovremmo essere in sei.

<< Ci conviene scendere nei tunnel per evitare le possibili sentinelle >> annuisco, Trevor ha ragione, non possiamo entrare in città come nulla fosse, qualcuno potrebbe collegare il mio ritorno con quello della maga.

Per fortuna nel viaggio di ritorno siamo passati dal nostro vecchio villaggio e sono riuscita a recuperare le mappe che Egan, aveva nascosto nella chiesa del paese.

Ho affrontato da sola la spedizione, non volevo dare a Sean, Zafira e Robert anche quella sofferenza, fargli vedere come è stata ridotta la nostra casa, come il nostro passato, la nostra vecchia vita siano stati cancellati via così facilmente.

Trevor si avvicina a un piccolo pozzo e apre uno dei passaggi che collega la superficie con i tunnel sotterranei che percorrono tutta Akilia e di cui sappiamo poco o niente, come del resto della storia del nostro regno.

Il viaggio di ritorno è stato molto più lungo e stancante dell'andata.
Non potevamo entrare nei villaggi o nelle città perché tutte le edicole e tutte le bacheche sono state riempite con immagini dei nostri volti accompagnati da taglie che promettono ricompense generose in dono a chiunque riesca a catturarci.

I giornali ci ritraggono tutti come membri dei ribelli, il che vuol dire che il Gran maestro del est non vuole far sapere in giro che sono una maga. Sono arrivata alla conclusione che c'entra qualcosa con la guerra civile che abbiamo scoperto esserci nel nostro regno.
Vuole catturarmi e avermi tutta per se.

Credo che chiunque dotato di un minimo di intelletto sospetti che sono di più di quanto si voglia far credere dato che la taglia che ho sulla testa vale un titolo nobiliare, che nel nostro regno equivale a una paga mensile elevata e all'esonero dalla leva militare per tutta la famiglia, in pratica sono un biglietto d'oro vivente.

Nessun altro ribelle vale quanto me.
Se Egan fosse con me probabilmente adesso andrebbe in giro borbottando frasi del tipo: "io ho fatto molti più danni di te all'esercito, mi merito anche io una taglia del genere, come minimo un castello in regalo a chiunque mi catturi".

Il sorriso che mi accarezza le labbra al pensiero viene velocemente cancellato da una smorfia di dolore.

Il ritorno ad Astalia è stato più lungo del previsto anche a causa sua, abbiamo dovuto allungare di molti chilometri per riuscire a seminarlo.
Scuoto la testa cercando di ritrovare la concentrazione.
Troverò un modo per salvarlo, ma ora devo essere pronta a tornare a interpretare il mio ruolo, è tornato il tempo delle maschere.

...

<< Non ci posso credere, ce l'avete fatta >> Adara mi guarda piena d'orgoglio.

Sembra tentata di volermi abbracciare dalla felicità, ma non lo fa.

Mi si scioglie un nodo nello stomaco e solo adesso una parte di me si accorge che non avrei mai voluto deluderla << ora fammi rapporto, mi raccomando non devi tralasciare niente, ogni informazione è fondamentale.

Come tempeste [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora