La principessa Prunella di pomeriggio passeggiava nel
parco tra peonie e pini. Periodicamente si presentava
in pubblico in pole- position, presso la piazza
principale del paese. Prunella si pavoneggiava perché
portava pietre preziose; non le piacevano le persone
povere. Parecchi principi l'avrebbero portata nel loro
palazzo come propria principessa. Però non potevano
pensare che in privato Prunella fosse pasticciona:
pasteggiava con penne alla panna, polenta e pancetta,
pollo e patatine, e perfino con purè di patate, pane,
pere e pompelmi. Si puliva poco, pertanto profumava
pressoché come un porcellino.
Il padre la proteggeva, però poi le prospettò per
punizione un periodo di penitenza in Perù.
Prunella si pentì, piangendo. Propose di praticare la
pulizia con più precisione e di prepararsi pranzi con
portate parziali e parsimoniose. Progredì parecchio:
preferì perfino provvedere personalmente ai poveri nei
prefestivi.
Così la principessa Prunella, profumata, non più pigra
e prodiga, fu la preferita del popolo.
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La principessa Prunella è un tautogramma (testo che inizia con parole tutte con la stessa lettera, in questo caso P)
Il testo è stato utilizzato nel corso "Scrivo e Creo" tenuto da Davide Nonino c/o la scuola media Uccellis di Udine
Per informazioni il blog di Davide è al link
http://paroleappiccicate.tumblr.com/