Destinazione

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Niccolò trascina il trolley dietro di se tenendo la testa bassa, si sta guardando i piedi seguendo i suoi amici fino al gate di partenza in quell'aeroporto decisamente troppo affollato.
A ripensarci forse era meglio davvero annullare tutto, rimanere a casa e lasciare che i suoi amici andassero senza di lui, che manco a farlo apposta fino alla sera prima era sepolto a letto con una depressione profonda a fargli compagnia, capita sempre nei momenti più inopportuni, e ci vorranno giorni interi adesso prima di riprendersi completamente.

Luai si gira all'indietro per cercare Nico, in mezzo a quella folla il suo amico sembra scomparire, lo vede a pochi metri da lui camminare con il viso triste e le spalle curve. Gli aveva mandato un messaggio la sera prima dicendo che non sarebbe andato con loro per capodanno e lo aveva richiamato all'istante, non sarebbero mai partiti senza di lui e dopo un'ora di discorsi incoraggianti era riuscito a convincerlo davvero, con Rami e Driss lo avevano prelevato sotto casa sua quella stessa mattina e nonostante il cappellino e la sciarpa fino al naso aveva notato subito i suoi occhi rossi e gonfi dati da una notte insonne passata a piangere.
A parte questo, lo avrebbe portato con loro a costo di caricarlo in aereo di peso.

Niccolò si mette a sedere davanti al loro gate, manca ancora mezz'ora all'imbarco e non sa per quanto potrà ancora reggere, mette le cuffiette e fa partire la sua playlist salvavita, quella che ascoltava sempre quando voleva calmarsi e non pensare a niente.
Inizia con il notturno di Chopin per poi passare a Debussy, Schubert, Mozart e finire con Moonlight sonata di Beethoven giusto per dare il colpo di grazia definitivo.
Ascolta ogni nota osservando la gente muoversi freneticamente attorno a lui, una coppia con due bambini davanti a lui stanno cercando il loro gate mentre un signore distinto in giacca e cravatta parla incessantemente al telefono, non sente nulla, solo la sua musica ed il battito del suo cuore che rallenta sempre di più.

Forse un barlume di speranza riuscirà a trovarlo durante quei quattro giorni, forse stare un po' con i suoi amici di sempre gli farà ritrovare un piccolo equilibrio che ultimamente sembra sfuggirgli sempre, scivolando tra le sue dita proprio sul più bello quando credeva di aver capito come afferrarlo.

Sussulta quando Luai si siede a fianco a lui porgendogli un bicchierino di caffè bollente, si sforza di sorridergli per un attimo ringraziandolo, senza soffermarsi troppo a pensare. A come anche lui sia scappato, troppo spaventato da quella presenza oscura che da sempre abita la sua anima. Lo ha perdonato già da tanti anni, ma la cicatrice profonda che Luai ha lasciato nel suo cuore sarà sempre lì a ricordargli di non essere mai abbastanza, non per qualcuno come lui comunque.

La voce metallica annuncia l'apertura del gate e i quattro ragazzi si mettono in fila per imbarcarsi. Destinazione: Amsterdam.

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Martino si attacca al citofono muovendosi nervosamente, sta imprecando già da cinque minuti ma quell'idiota di Luchino ha pure il telefono spento. Continua a guardare l'ora e per un attimo ci pensa davvero ad andarsene e lasciarlo a casa ma fortunatamente Giò sembra l'unico in grado di ragionare in quel momento e trova il numero di Silvia per farsi dare quello del fratello di Luca. Dopo un giro di telefonate, il loro amico si degna di farsi vivo dicendo che non aveva sentito la sveglia. Classico.
Lo vedono arrivare di corsa giù dalle scale senza essersi nemmeno pettinato, Martino lo strozzerebbe all'istante ma non c'è tempo manco per quello, lo farà in aereo...se riescono a prenderlo.

Entrano in aeroporto correndo come quattro matti, sentono la chiamata del loro volo mentre sono ancora in fila per i controlli di sicurezza e Martino già la vede davanti agli occhi la scena di loro che arrivano tardi al gate e le porte si chiudono inesorabilmente, la sta quasi già vivendo e suda come un cavallo al solo pensiero. Per una volta, una cazzo di volta in cui decidono di farsi un capodanno all'estero invece che al solito locale sfigato di trastevere, Luchino non sente la sveglia. Si può essere più coglioni??

Butta il trolley sul nastro e passa per primo sotto al metal detector, tira sempre un sospiro di sollievo quando tutto va bene e non devono perquisirlo, non gli è mai successo ma lo fa a prescindere, ansioso com'è si vede già in galera ogni santa volta che passa i controlli di sicurezza, chissà perché poi..

Corre verso il gate guardando ogni tanto dietro di se per controllare che ci siano ancora tutti, Elia sta ridendo come uno scemo mentre corre e non ci si spiega perché mentre Giò e Luchino faticano a tenere il passo.
Si gira un'ultima volta a guardarli sorridendo, ci sono ancora alcune persone in fila per l'imbarco e sembra proprio che ce la faranno nonostante tutto. Meno male.
Si ferma giusto in tempo, mettendosi in coda col fiatone e la fronte madida di sudore, appoggia le mani alle ginocchia e cerca di prendere fiato, ha una sete assurda ma non ha pensato di portarsi l'acqua, bravo scemo.

"Tutto ok?"
Sente dire dal tipo in fila davanti a lui, probabilmente preoccupato per il respiro affannato e la faccia bordeaux che si ritrova in quel momento.
Alza la testa biascicando un "sì...tutto..."
Non finisce nemmeno la frase, rimane a fissare quegli occhi verdi pieni di malinconia per un secondo di troppo forse, ma non riesce a distogliere lo sguardo.

È il ragazzo moro a girarsi di nuovo verso la hostess che controlla le carte d'imbarco, mentre lui tenta di prendere fiato e rallentare il battito che in quel momento era accelerato ancora di più. Aspetta un momento ancora i suoi amici e quell'aereo riescono a prenderlo davvero, sembrava un miraggio un bellissimo miraggio come il ragazzo che intravede camminare qualche metro davanti a lui.
Destinazione: Amsterdam.

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Ehi!! A volte ritornano!!
A parte gli scherzi, sto invecchiando male ad aspettare qualunque notizia su skam 5 e devo riempire il vuoto, è una storia in 9 capitoli (mi pare) neanche tanto avvincente.. ma in mancanza di altro accontentatevi!! 🤣🤣
P.S: solo il primo capitolo è così corto, gli altri sono abbastanza "normali".
Fatemi sapere se vi piace! 🦒🦒❤️

L'anno che verrà Where stories live. Discover now