𝐏rologo

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<<Hey Armin!>> Eren fece irruzione nella camera del proprio migliore amico facendolo quasi saltare in aria con ancora il pennello tra le dita, rischiando di rovinare il quadro che stava dipingendo. Il biondo lo guardò storto, alzando poi gli occhi al cielo. Odiava essere interrotto mentre colorava.

<<Oh. Scusa. Non pensavo stessi disegnando>> si scusò subito il moro rendendosi conto di averlo spaventato, avvicinandosi e poggiandogli una mano sulla spalla per calmarlo.
A quel contatto, Armin si addolcì e sorrise, tornando poi a ripassare le linee del quadro. Incredibile come quel ragazzo riuscisse a farlo tranquillizzare anche solo con un tocco.

Mentre l'altro disegnava, immerso nei suoi pensieri, Eren diede un'occhiata alla stanza, riempita con nuovi quadri appesi alle pareti verdi, per la maggior parte raffiguranti due ragazzi col viso sfocato. Il letto aveva macchie gialle e verdi di tempere, mentre in un angolo tele bianche e cavalletti di riserva giacevano in silenzio, illuminati dalla luce che proveniva dalla finestra.

<<Che dipingi?>> chiese il moro, guardando la tela curioso.
Il biondo lo guardò un attimo, esitante, per poi sorridergli.
<<Ricordi>> disse soltanto, tornando a mescolare le tempere sulla tavolozza di legno.

<<Ricordi?>> ripeté Eren confuso.
<<Hm hm>> annuì il biondo, poggiando tavolozza e pennello sul tavolino che aveva messo accanto al cavalletto.
<<Ti rinfresco un po' la memoria Yeager, ti va?>> gli sorrise, tirandolo per un braccio davanti alla parete cosparsa di quadri.

Ne indicò uno, con lo sfondo nero e macchie viola che formavano due ragazzi stretti in un abbraccio.
<<Ti ricorda nulla?>> Chiese.
Eren scosse la testa, non avendone la più pallida idea.
<<Okay, va benissimo! Solo un'altra domanda: a che colore colleghi la paura?>>

Colors ── Eremin ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora