•Introduzione•

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B=«MALEDETTO DEKU, PERCHE' ESISTI?! AVREI DOVUTO IGNORARTI MOLTO TEMPO FA, SAI? MI FAI SCHIFO AL CAZZO!»

I=«ka-ka-kacchan-»

B=«'KaCcHaN' 'KaCcHaN'~. MA QUANDO LA SMETTERAI DI CHIAMARMI CON QUEL NOMIGNOLO, AH?! GUARDATI, SEI PROPRIO UNO SFIGATO»

Katsuki buttò il verdino su quel lucido pavimento marrone composto da varie mattonelle messe insieme che adesso erano coperte da quelle dannate gocce scarlatte mischiate al giallo ocra del rivoltante cibo rimesso dal ragazzo lentigginoso

Cibo? Ma quale cibo... lui non mangiava proprio niente... magari mangiava l'aria... beveva l'aria... e la rimetteva ogni volta che finiva tra le sue grinfie...

Tutto era iniziato una giornata soleggiata di Giugno, quando il ragazzo che sembrava chiamarsi Izuku, era un po' più piccolo e paffuto. Aveva sui 4-5 anni, più precisamente 4

Flashback:

Si stava dirigendo con sua madre, una donna sulla trentina o di più, dal dottore per scoprire se aveva finalmente acquisito un quirk

IZ=«Mamma mamma! Secondo te sarò come All Might?! Avrò un quirk anch'io?! Pensi sarà forte?! Potrò diventare un'eroe, vero?!»

IN=«Tesoro mio, quante domande... ovvio... sarai l'eroe della tua mammina e di tutti, come All Might, ne sono sicura»

Rispose a quelle mille domande la donna mentre lo teneva per mano e spalancò la porta per entrare in quella clinica, se si poteva chiamare così

IZ=«Sono così felice! Non vedo l'ora di scoprire il mio quirk! Così dopo io e Kacchan possiamo giocare insieme e parlare di eroi!!! Ah! E ci guarderemo il documentario di All Might insiemeeee! SIIIIIIII!»


[•••]



?=«Mi dispiace dirle signora che vostro figlio non ha un quirk»

Una botta in testa. Il mondo che si ferma. Il cuore che si ferma. Quelle parole risuonarono alle orecchie del piccolo verdino come dei massi che gli venivano in testa provocandogli un momento di instabilità mentale

Il suo sguardo era vuoto e le sue piccole labbra erano socchiuse dallo sconvolgimento a formare un triangolo

Inko guardò con occhi increduli l'anziano che aveva difronte mentre accarezzava la testa del suo bambino ancora in stato di trans per quelle parole

IN=«C-Come scusi?»

D=«E' così. Suo figlio purtroppo non ha nessun quirk»

IN=«M-Ma dottore... non è possibile... io e mio marito abbiamo entrambi un quirk... come sarebbe a dire che mio figlio... non ha un quirk?»

Pronunciò le ultime parole sottovoce per non farle sentire al proprio figlio seduto affianco a lei su uno sgabellino. Non doveva andare così... e i sogni del figlio che fine avrebbero fatto? All'aria sicuramente...

Izuku non riusciva a credere alle parole del dottore, non voleva crederci. Ma quella frase non voleva smettere di ronzare nella sua testa e questo gli complicava solo la situazione

I=«m-mamma... p-perchè... perchè n-non ho u-un q-q-quirk?»

La donna si girò ancora con gli occhi sgranati verso il suo bambino ormai sul punto di piangere

Gli smeraldi della madre si incatenarono agli smeraldini piccoli del bimbo che continuava a mantere quello sguardo privo di vita

IN=«piccolo mio... dottore... la prego, mi spieghi perchè... perchè mio figlio ne è privo?»

!𝙽𝚎𝚟𝚎𝚛 𝚕𝚒𝚔𝚎 𝚋𝚎𝚏𝚘𝚛𝚎...!Where stories live. Discover now