Inizio

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Sospiri davanti alla porta che si trovava davanti a me, mentre persone vestite di nero e con un auricolare camminavano avanti e indietro, parlando e ascontsndosi tramite quegli affari che portavano all'orecchio. L'ansia di prestazione iniziava a salire, ma mi sforzi di schiacciarla giù, fino ai talloni, per non averci più nulla a che fare, ma sapevo che sarebbe stato difficile se non impossibile fare una cosa del genere, ma non mi sarei arresa. Sono arrivata fino a questo punto e avrei continuato costi quel che costi per raggiungere il mio obbiettivo.
Un uomo senza alcun capello mi si avvicinò toccandomi la spalla destra dicendo che era il mio turno per entrare in scena, sorrisi a quelle parole, ignorando la morsa che si stava chiudendo attorno al mio stomaco. Scossi la testa, dipinsi un sorriso sulle mie labbra e uno sguardo deciso negli occhi, e mi incamminati verso la porta che si stava aprendo. Finalmente dopo molti anni di fatica e sudore un nuovo inizio, il mio inizio, la mia vendetta e la mia rivalsa. Tale consapevolezza mi invase in un solo istante, riaccendedo il mio cuore, che dopo anni aveva smesso di battere, era giunto l'inizio e ora dovevo solo fare in modo che partisse. Mi morsi il labbro e i piedi mi portarono verso la luce

-Ascanio scendi dal banco, come ti è stato annunciato in settimana il maestro Rudy Zerbi ti ha messo in sfida-proruppe la voce calda e leggermente graffiata di Maria de Filippi- e "dopo aver cercato molto" , scrive, "ha trovato una ragazza che è, secondo me, più degna di sedere a quel banco. Come giusto che sia, sarà un giudice esterno a sovraintendere la gara. Confido molto nella sua bravura, ma non posso non inaugurare un buona fortuna da entrambe le parti". Facciamo entrare la sfidante

Concluse Maria De Filippi, quelle furono le parole che mi fecero entrare in scena, con orgoglio e a testa alta, appena i miei occhi si abbituarono alle luci riconobbi il palco che guardavo da casa: il pavimento azzurro, leggermente usurato, la scritta bianca del nome del programma televisivo a terra, nonostante il colore tenue, sembrava, ai miei occhi, emanare una luce assurda che mai e poi mai sarei stata in grado di esprimere a parole, se non lo avessi vista di parsona. Vidi il ragazzo, Ascanio, che mi guardò male e con superbia, non potei biasimarlo, poiché mi trovo lì per occupare il suo posto. Notai all'istante che mi osservò da testa a piedi: osservo le mie scarpe da ginnastica, leggermente usurate nere, i pantaloni in jeans larghi attorno le mie gambe, la maglia rossa su cui scritto sfida in stampa bianco sulle scapole, tale era larga se devo essere sincera fino in fondo l'avevo chiesta di due taglie più grandi della mia, odio gli abiglianti stretto, mi fa sentire scoperta, nuda, come se tutti potessero vedermi e colpirmi con le loro parole e il loro odio.
-a giudicare questa gara ci sarà il cantante neo esordiente San Giovanni

Affermò con orgoglio Maria de FIlippi e vidi un ragazzo con di capelli biondi e ricci entrare, in un istante la folla iniziò urlare dall'emozione, ma nelle mio orecchie risuonatpno come gridolini isterici e guidati dagli ormoni o dalla gioia, di vedere il proprio idolo o semplicemente qualcono a cui si ammira. Il ragazzo alzò la mano in segno di saluto e sorrise al pubblico. Osservavo la scena con la medesima espressione con cui sono entrata, non mi interessava minimamente chi fosse il giudice devo semplicemente entrare, spostati il mio sguardo sul ragazzo che dovevo sfidare e vidi la luce nei suoi occhi, segno che il neo cantante davanti a lui dovesse essere un suo grande idolo. Sorrisi leggermente della stoltezza del ragazzo che avevo davanti, era un ingenuo e uno che si fidava del prossimo

-Sara-disse Maria de Filippi dopo aver salutato il nuovo giudice, San Giovanni, voltando si di me lo sguardo - pui sederti sullo sgabello alla tua destra

-va bene, grazie mille

Dicendo questo mi sedetti su uno dei due sgabelli, ovviamente quello più lontano dal guiduce, in secondo piano sullo sfondo della scena

-allora Ascanio- disse il giovane giudice guardando il ragazzo alto almeno 190 centimetri, con profondo occhi castani e capelli del medesimo colore, grazie alle cure di una straordinaria parrucchiera- tu ci canterai-fece scorrere gli occhi sulla lista delle canzoni del ragazzo, dato che erano scritte sul foglio poggiate sul leggio, dove si era posizionato dietro e ne scelse una affermando- "behind blue eyes" dei The Who

Il ragazzo sorrise di tale scelta è inizio a cantare, mentre le note riempivano lo studio, io poggiai le mani sotto le cosce che avevo poggiato sullo sgabello e chiusi gli occhi ascoltando le note della canzone riempirmi la mente e beandomi del suono delle note chiudendo gli occhi.. Non mi accorsi del ragazzo che si sedette affianco a me e del giudice che mi chiamava, ma quando una mano si poggiò sulla mia spalla aprii gli occhi di scatto e, sentendo le gote tingersi si rosso, abbassa il capo per la vergogna e per chiedere scusa

-scusate, il fatto è che mi sono persa nelle note, chiedo scusa, mi disposace non capiterà mai più

Riuscii semplicemente a bisticciare muovendo nervosamente le mani, mentre mi maledicevo da sola per aver compiuto un gesto simile. Tutti sorrisero e risero di me, specialmente il pubblico, mentre la Cuccarini sorrise dolcemente, ma non feci caso a nessuno, era una cosa normale per me

-non ti preoccupare, Sara, la canzone era molto bella e Ascanio l'ha cantata bene

Disse il giudice per poi spostare lo sguardo sul foglio con le canzoni che avrei potuto cantato e con sorriso lesse un titolo

- tu canterai "single ladies" di Beyonce

Un sorriso si rinse sul mio volto, mentre prendevo tra le dita il microfono e le note iniziarono a scorrermi tra le vene e, chiudendo gli occhi la musica prese forma in me.

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