Prologo

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Pulsione di morte.

Thanatos, è così che fu nominata da Freud, il filosofo che scoprì le basi per la psicoanalisi. Ma immagino sappiate già di chi sto parlando.

La volontà della mente umana di voler tornare ad uno stato inorganico, privo di tensioni, in uno stato di pace, di appagamento di tutte quelle pulsioni che invece l'Eros, la pulsione di vita, ci spinge a soddisfare nel corso della nostra esistenza. Tendenze autodistruttive, queste, che inducono l'essere umano a sfogare la propria aggressività contro se stesso e contro il prossimo.

Mi sono fatta un'idea su questo.

Potremmo banalmente chiamarla rabbia repressa, sotterrata nel profondo nostro animo per cercare di seguire la linea giusta, per cercare di restare nel gruppo, nei canoni di tutti, per cercare di non avere problemi, ma è proprio questo, lo sbaglio che ogni essere umano compie.

L'altro, l'altra parte di me.

Mi piaceva chiamarla in quel modo, dava un aura poetica, romantica, ma questo non faceva altro che aumentare il divario tra me e... me.

Mi piace la psicologia, mi ci sono avvicinata perché era diventato un bisogno, un bisogno viscerale di capire cosa, in me, non funzionasse bene come negli altri esseri umani. Fu inevitabile allora, chiedermi cosa sarebbe accaduto quando avrei incontrato altri come me.

Cosa accade, quindi, tra due esseri umani che non riescono ad amare se stessi, quando essi si scontrano?

Volevo crederci, volevo crederci perché la mia anima in fondo, era un'anima romantica. Avrei voluto scommettere tutto che potesse nascere qualcosa di buono, perché la pulsione di morte crea inevitabilmente una pulsione di vita, perché imparare ad amarsi grazie agli occhi di chi ami è un amore puro, ma forse, due anime del genere, non posso fare altro che trascinarsi a fondo.

The End?Where stories live. Discover now