Capitolo 1

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Oh, misty eye of the mountain below

Keep careful watch of my brothers' souls

And should the sky be filled with fire and smoke

Keep watching over Durin's sons...

Ed Sheeran


È sempre così, ad un certo punto Bilbo dice: "So che è così che dovete onorarlo, ma per me non lo è mai stato. Lui era... per me lui... lui era..." le parole non gli vengono in aiuto, ma in realtà non ce n'è bisogno, Balin sa già.

"Beh, credo che me ne andrò in silenzio. Puoi dire agli altri che li saluto?"

"Glielo puoi dire tu stesso," gli risponde il nano.

Bilbo si gira un'ultima volta a guardare la compagnia quasi al completo; ne mancano tre e la loro assenza pesa come un macigno.

Ma gli altri sono tutti lì, i nostri piccoli ma grandi eroi, a salutare il loro affezionato mastro Scassinatore.

E lo sappiamo, lo sappiamo, che non si perderanno, perché spesso i nani nel corso degli anni andranno a trovare Bilbo a casa Baggins, alimentando non poche dicerie sul suo conto. Quella separazione però è triste lo stesso.

Poi Bilbo dà una pacca d'affetto a Balin, uno di quelli con cui ha legato di più, con cui si è confidato qualche volta. Non riesce nemmeno a guardarlo in faccia troppo a lungo, perché lo sa che se lo facesse il delicato equilibrio che gli impedisce di crollare si romperebbe e allora non riuscirebbe più nemmeno a muoversi. E lui deve partire, è troppo doloroso restare ancora.

Non gli rimane che incamminarsi senza aggiungere altro.

Avete sentito anche voi quel poco di cuore che vi rimane spezzarsi ancora un po'?

Bilbo non si girerà nemmeno un'ultima volta a guardare la Montagna Solitaria, ha lasciato lì un pezzo di sé, ma non ha la forza di regalargli un ultimo sguardo.

Forse, in fin dei conti, il lungo viaggio di ritorno che lo aspetta, con la sola compagnia familiare di Gandalf, è tutto quello che gli serve. Ha tanti pensieri e ricordi in cui perdersi lungo la via di casa. Lo stregone aveva ragione: quell'avventura lo ha cambiato, non è ancora nemmeno tornato nella Contea eppure non è più lo stesso già da diverso tempo.

Non sa se incontrerà nuove insidie, nuovi pericoli, durante il viaggio di ritorno, ma sa che li affronterà, non importa, non importa ora che Thorin non c'è più.

E la storia arriva alla fine - che poi è l'inizio di un'altra - e non ci rimane che lasciarci prendere dalla malinconia.

Ricominceremo da capo, chiaro; siamo masochisti, quasi speriamo che la volta dopo le cose saranno diverse.

Potrebbero, perché no?

Allora, se siete pronti, riavvolgiamo tutto ancora una volta.

***

In una gradevole serata d'inizio primavera, in un comodo buco hobbit, Bilbo Baggins si accingeva a gustare la propria cena, ignaro del fatto che di lì a poco il suono del campanello avrebbe cambiato per sempre la sua tranquilla esistenza.

Driiin Driiin...

"Dwalin, al vostro servizio," si presentò sull'uscio un possente nano, un guerriero a giudicare dalla pesante ascia assicurata al suo fianco, e dall'aria feroce anche.

Bilbo, ancora saldamente aggrappato alla porta, lo fissò stupefatto diversi istanti, tanto che lo straniero sollevò perplesso una delle sue folte sopracciglia in attesa che lui dicesse qualcosa.

With my bare feet || BagginshieldOnde histórias criam vida. Descubra agora