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24 maggio 1995, mercoledì sera

Il professor Silente rientrò nel suo studio dopo la cena di quella sera. Era, come sempre, pensieroso. Però lo era più del solito dall'inizio di quell'anno scolastico: da quando il nome di Harry Potter era uscito dal Calice di Fuoco.

Stava per succedere qualcosa, ne era sicuro. Harry non aveva messo il suo nome del Calice, si fidava di lui, anche se per essere sicuro usò la Legilimanzia per controllare che fosse così. Non aveva trovato nulla: Harry era innocente.

Era sicuro che Alastor avesse ragione: qualcuno voleva Harry morto. L'unica persona che desiderava la morte di Harry era Voldemort.
Aveva trovato un modo di superare le difese di Hogwarts, o aveva ancora dei seguaci che avevano rischiato per lui?

Karkaroff non era stato. Non avrebbe avuto senso se l'avesse fatto.
Voldemort lo voleva morto, per aver svelato i nomi dei suoi seguaci ed averlo, in questo modo, tradito.

E poi? Non c'erano altri di cui potesse anche solamente sospettare.
I Mangiamorte scampati alla giustizia vivevano una vita normale o quasi, ma seppure non si fossero dimenticati di Voldemort, neanche lui si era scordato di loro. Anche di loro doveva vendicarsi, dato che l'avevano ripudiato davanti alla comunità magica.

Albus Silente prese un bel respiro e aprì la porta del suo studio.
Sorrise: gli piaceva molto il suo studio. Adorava gli oggetti che lo contenevano, che molti trovavano strani, e i quadri dei vecchi presidi con cui chiacchierava e che gli consigliavano quando, raramente, non sapeva cosa fare.

Il suo sguardo si posò sulla sua scrivania, su cui erano posati sette libri con la copertina nera.
Silente sfoggiò la sua bacchetta di Sambuco: meglio prevenire che curare.
Fece diversi incantesimi per vedere se ci fosse qualcosa di pericoloso o strano in quei libri, prima con incantesimi semplici e poi con incantesimi più complessi e potenti: non c'era nulla.

Il professore prese il primo, che sembrava il più piccolo, e lo sfogliò dall'inizio alla fine, ma aggrottò la fronte quando vide che era del tutto bianco.
Allora sfogliò il secondo, il terzo e così via, fino all'ultimo, ma erano tutti bianchi.

Perché inviarmi dei libri vuoti?, si chiese Silente.
Notò subito dopo che, dove prima c'erano i libri, che aveva spostato, c'era una lettera indirizzata a lui:

"Caro professor Albus Silente,
Devo chiederle un favore: deve leggere questi libri. Si starà chiedendo il perché dovrebbe fidarsi di un perfetto sconosciuto, ma, mi creda, noi ci conosciamo. Vengo dal futuro e le ho mandato questi libri per salvare delle vite. So che intervenire nel passato e nel tempo può essere pericoloso, ma non posso (e credi neanche lei voglia) che muoiano delle vite innocenti. Possibilmente annullì o rimandì il Torneo Tremaghi e legga questi libri.
Sceglierà lei chi invitare alla lettura.
Ah si, quasi dimenticavo. Si è chiesto perché i libri sono in bianco? Il motivo è semplice: i capitoli dei libri si leggeranno solo alla presenza e alla piena integrità mentale del protagonista dei libri. I primi tre libri parlano del passato, il quarto del presente e gli ultimi tre del futuro di Harry Potter. I libri si sveleranno a voi, solo alla sua presenza.
Durante la lettura, sarò presente anche io (non fisicamente), per essere sicuro che davvero ci sia Harry Potter.
Visto che non sa chi sono (e preferisco così), se in caso dovessi contattarla per dirle qualcosa, le manderò un biglietto con la firma che lascerò in questa lettera.

Future

P.s. Metta l'incantesimo Fidelius sui libri e si faccia Custode Segreto. Non voglio rischiare che Voldemort scopra cosa succederà."

Albus Silente era sbalordito. Era un'opportunità unica, eppure... non si giocava col tempo. Il ragazzo voleva salvare delle vite, ma allo stesso tempo avrebbe potuto ucciderne altre.

The Legend Of Harry Potter - Book 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora