𝟐𝟖. 𝐁𝐀𝐃 𝐓𝐈𝐌𝐈𝐍𝐆

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Liz ha appena concluso le sue lezioni mattutine, adesso sta tornando in casetta. Si rende conto che sono ancora le undici e mezza per cui, prima di mettersi all'opera davanti ai fornelli ─ dal momento che oggi tocca a lei preparare il pranzo ─ decide di fare una rapida chiamata ai genitori.

Si dirige verso la stanza rossa e si siede sul proprio letto, poi compone il numero di cellulare della madre.

La donna risponde dopo pochi squilli. «Tesoro, come stai?» le domanda subito.

«Ciao, mamma.» ride leggermente la giovane. «Io sto bene, e voi?»

«Stiamo bene, grazie!» esclama Vera, contenta. «Tuo padre si trova già a lavoro, io devo ancora preparami, tra un'oretta inizia il mio turno in hotel.»

«Se vuoi ti chiamo dopo, non voglio farti fare tardi.» commenta la ragazza, tenendosi il volto con una mano.

«Non preoccuparti, mi fa piacere sentirti.» afferma la mamma, che in questo momento sta sicuramente sorridendo. «Come va la tua permanenza all'interno della scuola?»

«É tutto a posto.» ammette Liz, giocherellando con i suoi capelli. «Mi diverto davvero molto, Lorella é sempre gentile e disponibile nei miei confronti anche se, ogni tanto, ho dei momenti di sconforto, ma credo sia normale.»

«Capisco... so che stai facendo del tuo meglio, io e papà siamo molto fieri di te!»

La biondina sorride, commossa.

«Ah, prima che me dimentichi,» dice Vera, dopo pochi istanti di silenzio. «Caleb é passato da casa, qualche sera fa.»

L'espressione della figlia diviene improvvisamente seria. «Cosa voleva?» chiede allora, incrociando le gambe.

«Niente di ché, si é fermato a chiacchierare con noi e ha ammesso di essere felice che tu stia vivendo il tuo sogno.»

La giovane inarca un sopracciglio. «Mh, non sembrava particolarmente interessato a me quando mi ha tradito, lasciato e rimpiazzato con un'altra.»

La madre sospira. «Non saprei, magari é cambiato in questi ultimi anni.»

«Le persone non cambiano, anzi, più tempo passa, più si rivelano per ciò che sono davvero. Caleb non é sincero, onestamente non so cosa stia tramando.»

«Beh, non pensiamoci, lui fa parte del passato, no?»

«Esattamente.» conferma la cantante, chiudendo gli occhi per un attimo.

«Adesso devo proprio andare, tesoro, spero di poterti risentire presto.»

«Anch'io,» Liz sorride leggermente. «non appena mi sarà possibile, vi chiamerò.»

«Certo, ci contiamo, trascorri una buona giornata!»

«Anche tu.» le augura la biondina, prima di salutarla e chiudere la chiamata.

La newyorkese sospira pesantemente e si stende sul letto. Diversi pensieri le stanno frullando in testa. Cosa ci faceva Caleb a casa sua, e perché si é fatto vivo solo dopo che lei é finalmente riuscita a curarsi le ferite e andare avanti con la propria vita?

«Hey,» esclama Federica, facendo capolino in camera. «che fai?» le domanda, prendendo posto accanto a lei.

La più piccola si volta nella sua direzione e le rivolge un sorriso. «Ho appena sentito mia madre, per telefono.»

«Capisco... io ultimamente perdo molto tempo a lezione, per cui non mi é possibile chiamare a casa.» confessa la maggiore, acconciandosi i capelli. «Comunque, ti vedo pensierosa, é successo qualcosa?»

𝐇𝐀𝐋𝐋 𝐎𝐅 𝐅𝐀𝐌𝐄 » Samuele SegretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora