Non ti arrendere

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Letargico tu ad accudirmi, in attesa
del fuoco e io
al servizio tuo, scosso dalla tua bellezza

Scosso dalla tua bellezza

Scosso.

William Carlos Williams

***

È un giorno di pioggia quando Simone decide di darci un taglio.

È il giorno in cui decide di non guardare fuori dalla finestra quando sta per uscire di casa.

È il giorno in cui, solo dopo aver varcato la soglia del portone del condominio, si accorge della pioggia scrosciante che cade da quel cielo così plumbeo.

È il giorno in cui poco importa se si bagna, decide di non tornare indietro a prendere l'ombrello.

È anche il giorno della sua presa di coscienza.

Basterebbero davvero pochi passi per non beccarsi un acquazzone che probabilmente gli farà venire un malanno di cui si pentirà al primo starnuto.
Impiegherebbe davvero poco tempo nel girarsi, tornare all'ascensore del suo nuovo appartamento, salire fino al quinto piano di quel palazzo, inserire le chiavi che ha ancora in mano nella toppa della sua porta in mogano.
Non gli costerebbe nulla raggiungere quell'orribile portaombrelli in cotto, regalatogli dalla vicina di casa dopo averla soccorsa in un'emergenza, posizionato appena all'ingresso, di fianco l'attaccapanni.

Ma non è pigrizia, la sua, quanto stanchezza.

Simone è davvero troppo stanco per tornare indietro e prendere quel maledettissimo ombrello.

Non credeva che fosse una perdita di tempo, quello no. In fondo cos'è uno spreco di tempo se non un dedicarsi a quelle cose che poi si rivelano infruttuose?

Pertanto, il suo inconscio sa che non sarebbe infruttuoso compiere dei passi indietro per recuperare qualcosa che poi eventualmente lo proteggerebbe di sicuro da quell'acqua e da un futuro raffreddore.

Ciò che considera, invece, davvero infruttuoso è fare dei passi indietro solo per godere della vicinanza di una persona poco coerente e caotica sotto ogni punto di vista e che non ricambia, con tutta evidenza, i suoi sentimenti.

Succede all'improvviso, quindi.

Simone si sente stufo, stufo di inseguire un qualcosa che non potrebbe mai accadere, stufo di permettere ad una persona di avere potere su di lui tanto da influenzare ogni suo singolo pensiero, stufo del comportamento sconclusionato del suo pseudo amico.

In poche parole, è stufo di inseguire Manuel.

Come la scia di una cometa, gli tornano alla mente le parole di sua madre.

L'amore, poi, non sai come difenderti.
Ti verrebbe solo voglia di dire: "fermi tutti, io alzo le mani, m'arrendo!"
Ma non è una guerra, Simone.

E, invece, era esattamente così. Si sentiva di star combattendo una battaglia già persa in partenza.

Una battaglia in cui, prima, lui e Manuel si erano dichiarati nemici, poi alleati, poi qualcos'altro che non si poteva catalogare con nessuna delle due parole precedenti. In quest'ultima fase senza nome, c'erano stati sia conflitti, che tregue, dove rispettivamente quelle più significative si traducevano con una fuga in Scozia e un bacio sfumato di rosso al sapore di birra e desiderio.

Successivamente, lo scontro era continuato con loro rintanati ciascuno nella propria trincea di quello strano rapporto, una sorta di stallo alla messicana, dove nessuno dei due azzardava mai la prima mossa.

Non ti arrendereWhere stories live. Discover now