CIGARETTES AND YOGYAKARTA

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"io odiavo il fumo, quell'odore nauseabondo mi disgustava, ma quando ti guardavo fumare, sarei voluta essere lì con te"

"io odiavo il fumo, quell'odore nauseabondo mi disgustava, ma quando ti guardavo fumare, sarei voluta essere lì con te"

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Io a Yogyakarta non ci sono mai stata, l'ho vista da alcune immagini e tramite i tuoi video.
E sembrava bella, come l'Indonesia.

Non ci ho mai dato peso all'Indonesia, conoscevo solo Bali perché ne avevo sentito parlare in un programma di cucina del 2010 e me n'ero ricordata quando sul curriculum dell'università avevo visto una lingua semplice da studiare.

Ti ho conosciuto per caso, mi hai mandato un messaggio ed ho accettato. Abbiamo chattato del più e del meno, le solite cazzate di cui si parla quando si conosce qualcuno per la prima volta.
Mi sei piaciuto subito, An.
Avevi la pelle ambrata come il caramello e gli occhi a mandorla di un gatto, grandi come due fari ed il mio cuore è saltato nel petto.
Forse mi sono invaghita di te al primo sguardo.

Mi hai chiamato ed ho sentito la tua voce per la prima volta, era limpida ed a me piaceva, mi hai chiesto di lasciarti vedere il mio volto ma io avevo troppa vergogna, mi sono sempre vergognata di me stessa, ogni singola parte del mio corpo mi disgustava ed ho la personalità pari ad uno zerbino. Poi mi hai convinta e ti ho mostrato il volto, e così anche tu hai mostrato il tuo.
E quando ti ho visto, il mio cuore è partito dal petto, lo stomaco non me lo sentivo più e credo di essere rimasta ferma a guardarti per qualche secondo. Hai riso e ti sei messo una sigaretta tra le labbra, ma prima mi hai chiesto se mi desse fastidio.
Io ti ho risposto di no.
E te la sei accesa, l'hai portata alla bocca ed hai aspirato il fumo, te lo sei fatto arrivare nei polmoni e poi l'hai cacciato fuori.
Eri così bello ai miei occhi che mi si mozzava il fiato ogni volta.

Abbiamo parlato di cosa ci piacesse, mi hai fatto ridere e per la prima volta in vita mia, mi sono sentita a mio agio con un uomo.
Ti ho spiegato brevemente che non era semplice per me parlare con gli uomini e tu hai solo annuito e mi hai ascoltato.
Poi mi continuavi a dire di essere bella, ed ogni volta le mie guance si coloravano di scarlatto, perché sono fatta così.

Poi ci siamo lasciati con la promessa di parlare il giorno dopo.
E lì mi sono saliti tremila dubbi, perché non potevo credere che qualcuno si fosse interessato a me, io che non ho nulla da offrire, che non sono bella né simpatica.
Che ho mille pensieri e mille paranoie.
Mi hai fatto sentire bella per la prima volta e ti ringrazio per questo.

Poi ti ho detto che non volevo tanto parlare il giorno dopo, e cercavo di costringere me stessa ad odiarti, a trovarti brutto e che quello che provavo non era nulla di che, che sarebbe passato presto e dovevo dimenticarti, perché sono sempre stata spaventata dall'amore, nonostante sia la cosa che più cerco in questa vita.
Così ho fatto la difficile, non ti ho scritto per alcuni giorni e quando mi mandavi un messaggio, cercavo di fermare il mio cuore dal battere velocemente e ti rispondevo a monosillabi.

Però ti pensavo, sempre.
Quando salita sul treno, mi sedevo al finestrino, eri sempre nei miei pensieri, ti vedevo dovunque ed ogni volta che sentissi l'odore del fumo, mi venivi in mente tu.
Così mi sono decisa, ho capito che mi piacevi e che non potevo aspettare più.
Ti ho chiamato, ti ho detto se avessimo potuto fare una videochiamata e tu hai accettato.
E per la seconda volta ho sentito il cuore cedermi nel petto.

Ti eri tagliato i capelli ed eri così carino, che non potevo fare a meno di dirtelo.

An, più parlavamo, più mi innamoravo di te ed ogni parola dolce, ogni singola cosa che mi hai detto, le tengo dentro al petto e non riesco a dimenticarle e dimenticarti, nonostante io mi sforzi.

Quando hai detto di voler cucinare con me, a casa mia, quando mi hai detto che non riuscivi a smettere di pensare a quanto volessi abbracciarmi e baciarmi.
Quando ti ho detto aku cinta kamu "ti amo" e tu hai risposta aku juga cinta kamu "anche io ti amo".

Mi sono innamorata di te e tu un giorno mi hai abbandonato senza rivolgermi più la parola ed ancora adesso non so cosa sia successo. Forse tutto ciò che c'è stato tra noi era solo un gioco per te, un modo per passare le giornate, ma non era così per me.
Mi svegliavo solo per vederti, ho iniziato ad avere paura di morire perché non avrei potuto più parlarti.
Non ci siamo mai toccati, né baciati, non ho mai sentito il tuo profumo ed avevamo 11mila chilometri a dividerci eppure mi sono innamorata di te, An.

E mi fa male il cuore, ogni volta che ti penso, ogni volta che vedo i tuoi stati su instagram.
Ti ho bloccato dovunque, eppure non riesco a cancellarti dalla mia testa.

Mi manca parlare con te, e vorrei odiarti così tanto, vorrei poterti urlare contro e picchiarti sul petto, ma so che se tu solo mi guardassi e dicessi scusa per averti ferito, potrei solo baciarti e perdonarti.
Perché sono una stronza innamorata di qualcuno che è una merda senza palle, eppure sono innamorata di te, ancora adesso.

Ti odio, ti odio così tanto eppure non posso fare a meno di pensare a te quando vedo le persone amarsi, quando sento la parola Indonesia, quando vedo qualcuno che sta fumando, penso a te constantemente, anche prima di andare a dormire.

Ti prego, vorrei tanto che tu sparissi dalla mia testa e dal mio cuore per sempre. Ti prego, An, sparisci dalla mia testa e dal mio mondo.

Bukowski diceva che se bisognava morire, era meglio farlo per amore.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 06, 2023 ⏰

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