𝐎𝐧𝐞-𝐬𝐡𝐨𝐭-P.1

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Canzone congliata da sentire in loop per tutto il 𝐎𝐧𝐞-𝐬𝐡𝐨𝐭:
- Falling Apart- Michael Schulte

Canzone congliata da sentire in loop per tutto il 𝐎𝐧𝐞-𝐬𝐡𝐨𝐭:- Falling Apart- Michael Schulte

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«Dai Evelyn, stai per ritornare dai tuoi amici, non sei contenta?»- mi chiese mia madre.

Lo ero davvero? Ero davvero contenta di tornare nel mio paesino, da tutti i miei amici d'infanzia? Non ne ero sicura.

Non sapevo cosa mi aspettasse lì, in quel quartiere che per anni era stata la mia infanzia, la mia casa.

Avevo tutto lì: una casa, i miei genitori- che in quel periodo si amavano ancora, non come ora- e sopratutto, avevo Marcos, il mio migliore amico.

Forse lui era stato quel qualcuno di cui avevo sentito la mancanza giorno e notte.

Però quel giorno, il 25 Gennaio, il mondo mi scomparì da sotto i piedi:

"Evelyn io e tua padre ti dobbiamo parlare" - e quella frase fu solo l'inizio di tutto, infatti fu seguita da:

"Purtroppo ci siamo resi conto di non riuscire più a convivere, l'amore che c'era è scomparso e abbiamo deciso di separarci. Domani partirai per New York con tua madre e comincerai una nuova vita"

Eh già, ora mi trovavo esattamente sullo stesso sedile che mi aveva fatto lasciare quella che era, una volta, la mia vita.

Perché ero tornata? Mia nonna si era ammalata, e la situazione era talmente grave tanto da far prendere una dura decisione a mia mamma: tornare a casa e prendersi cura di lei.

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«Si mamma, sono contenta di essere qui ma ho paura. Ho paura che non ci sia più nulla di quello che ho lasciato 5 anni fa»- risposi finalmente alla domanda che mia madre mi aveva posto qualche minuto prima.

«Ma stai tranquilla Eve, da quanto ho sentito nessuno dei tuoi amici è andato via, sono tutti rimasti» - mi disse pensando di tirarmi un po' su di morale.

Ma in realtà non aveva fatto altro che mettermi più agitazione, perché se i pettegolezzi erano veri, allora fuori da quella macchina avrei trovato anche Marcos ad aspettarmi e la cosa mi faceva tremendamente paura.

Non lo avevo salutato, non gli avevo detto addio. L'avevo lasciato senza spiegazioni.

Da quel giorno non si era fatto sentire, né per telefono ne tantomeno per lettera. Ma non potevo biasimarlo. Lo avevo abbandonato.

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Eccola! Mi trovavo davanti alla porta della mia casa, o meglio, a quella che era stata una volta la mia casa.

Misi apposto le valigie all'interno della mia camera e decisi di farmi un giro nel quartiere.

I bambini che correvano, i signori che cercano di venderti qualsiasi cosa per strada a qualsiasi costo e le vecchiette che chiaccheravano in giro per le strade: tutto era rimasto uguale.

𝐈𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐭𝐢 𝐡𝐨 𝐚𝐛𝐛𝐚𝐧𝐝𝐨𝐧𝐚𝐭𝐨★{𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨𝐬 𝐀𝐠𝐮𝐢𝐥ar}Where stories live. Discover now