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Il loro rapporto non era spiegabile, il loro viversi non era comprensibile a nessun'altro che a loro.
Erano Charles e Rebecca, due entità separate, lontane ma che si erano trovate e avvicinate nel momento peggiore della loro vita.
Si erano conosciuti fra i banchi di scuola, in terza media, lei appena arrivata nel principato e lui che del principato ne era il vero principe.
Il papà di Rebecca si era trasferito a Montecarlo dopo la morte della moglie, non subito, passarono 3 anni prima che prese quella decisione.
Sua mamma l'aveva persa per via di un incidente stradale, un ubriaco non aveva rispettato il rosso, e in poco tempo la vita di Anna e del piccolo Tommaso si spezzarono.
Eh si perché non solo aveva perso sua mamma, ma anche il suo fratellone, stavano tornando a casa dopo una partita di calcio, Rebecca era con suo padre per una sua partita di pallavolo.
Aveva odiato suo padre per averla portata via da Milano e averla portata nel principato, terra natale di suo padre.
Lei apparteneva ad una delle famiglie più ricche e importante del principato, sopra di loro c'era solo la famiglia reale, i Grimaldi.
Suo nonno, Marc era stato il più fidato braccio destro e consigliere del Principe Ranieri di Monaco, nel 1956 era stato il testimone di nozze del principe, aveva sposato la bellissima Grace Kelly.
Lui era più giovane di Ranieri di 10 anni, ma fin da subito instaurarono un bellissimo rapporto.
All'inizio suo nonno non aveva accettato la relazione del padre con sua mamma, erano troppo diversi, venivano da due mondi opposti.
Lui era cresciuto nello sfarzo e nella ricchezza, lei nell'assoluta normalità, suo padre operaio e sua mamma casalinga, ma voleva diventare molto di più, lei voleva studiare e realizzarsi e così fece.
Lavorava in un bar per aiutare la sua famiglia a pagarle gli studi di giurisprudenza, poi una sera conobbe Philip, se ne innamorò perdutamente, superarono mille ostacoli dimostrando che il loro amore era più forte di tutto e di tutti, si sposarono e poi nacque Tommaso e due anni dopo Rebecca.
Tutto era perfetto fino a quel maledettissimo incidente.
Ma tornando a Charles e al loro incontro, la prima volta che Rebecca lo incontrò pensò che era il solito ragazzino viziato e ricco che se la menava, non avevano legato subito, ci misero del tempo.
Finita la terza media lei fu felice, perché quel ragazzino dagli occhi verdi che la prendeva in giro per il peso e le rubava sempre la merenda non avrebbe più fatto parte della sua vita.
Quando tornava a casa da scuola si fermava un attimo, in un angolo del parco della villa nella quale viveva, piangeva e sfogava tutta la sua rabbia e poi si ricomponeva e come se niente fosse successo entrava in casa e pranzava con la sua famiglia, o almeno quello che ne rimaneva.
Ma si sa la vita è strana e ama giocare con noi, perché quel ragazzo se lo ritrovò anche in classe alle superiori, non era pronta ad altri 5 anni di torture e prese in giro, ma non poteva fare nulla se non cercare di essere il più invisibile possibile agli occhi di tutti.
Rebecca non avrebbe mai dimenticato il suo primo giorno di superiori, Charles arrivò in classe percorrendo il corridoio con la sicurezza di un vero Re, era bello nonostante quel ridicolo taglio di capelli.
Dietro di lui c'erano i fidi Joris e Riccardo, Charles camminava davanti a loro e teneva sottobraccio due ragazze, una bionda e una mora.
Arrivato davanti alla porta dell'aula diede un bacio ad entrambe ed entrò sempre con i due cagnolini fidati alle spalle.
Becca era seduta nel suo banco che cercava di ignorarlo, ma lui la notò e si avvicinò a lei immediatamente.

C: la mia becca, mi sei mancata questa estate e vedo che sei ingrassata ancora un po', male male, ma ci pensa il tuo Charles a te.

Le fece l'occhiolino e le diede un bacio sulla guancia e poi andò a sedersi nell'ultimo banco dell'ultima fila con Riccardo, mentre Joris era seduto nella seconda fila vicino alla sua Giada.
Joris aveva una cotta per quella bionda ossigenata e oca, ma lei aveva occhi solo per charles e quest'ultimo li aveva per tutte le ragazze della scuola.
Becca aveva imparato ad ignorare i commenti e le battute degli altri, ma le parole di charles la ferivano più di ogni cosa e lei non se ne capacitava.
Verso la fine del primo anno di superiori arrivò la prima grande delusione di Becca, charles le si era avvicinato l'aveva baciata e poi il giorno dopo a scuola l'aveva umiliata davanti a tutti.

C: nessun ragazzo sano di mente potrebbe mai farsi piacere una come te mia piccola beccapig

Quelle erano le parole che aveva usato, beccapig quello era il suo soprannome, mancavano poche settimane alla fine della scuola e per fortuna le sue poche assenze durante l'anno e la sua ottima media, oltre che la famiglia dalla quale proveniva le permisero di stare a casa.
Il padre voleva ritirarla e farla studiare altrove, ma lei non voleva darla vinta a loro, aveva perso una madre e un fratello niente avrebbe potuto spezzarla.
E a settembre si ripresentò a scuola, diversa da come l'avevano vista l'ultima volta, voleva prendersi la sua rivincita su di loro.
Aveva lavorato su di lei e il suo aspetto fisico, quella mattina per la prima volta dopo anni, guardandosi allo specchio si piaceva, non era mai successo.
La divisa della prestigiosa scuola le stava bene, si sentiva carina e quando tornò a scuola nessuno l'aveva riconosciuta, no non è vero uno l'aveva riconosciuta: Charles.

C: becca ciao

Ma lei lo ignorò e andò a sedersi nel suo banco.
Charles non poteva accettare che una ragazza lo ignorasse e tornò alla carica, ma niente lei era indifferente, Joris e Riccardo ridevano di questa cosa.
Riuscì a costruire un rapporto con Joris e Riccardo, e solo dopo anni con Charles.
Si avvicinarono piano piano e poi due eventi li fecero legare sempre di più, prima la scomparsa di Jules e poi quella del papà di charles, lei sapeva benissimo cosa lui stesse provando.
Quel giorno lo trovò in un angolo nascosto del giardino di casa, da lì si aveva una vista stupenda del principato, lui piangeva, era così fragile in quel momento, lei non lo aveva mai visto così.
Si avvicinò a lui senza dire una parola, lo abbracciò e lui la strinse a se e le chiese di andare con lui a Baku, doveva vincere per suo padre, per arrivare nella F1 e firmare per la Ferrari, non poteva deluderlo o deludere Jules.
Quel giorno i due ragazzi senza neanche accorgersene si legarono a doppio filo l'uno all'altro, creando il più complesso, strano ma fantastico rapporto che ci possa essere fra un uomo e una donna.
Lui l'avrebbe protetta da tutto e da tutti, lei lo avrebbe sostenuto per ogni singolo instante della sua vita.

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Avevo promesso la storia su charle eccola 😎

Le pagine della nostra vitaWhere stories live. Discover now