Ho scelto la speranza

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La pioggia ormai gli si era filtrata fin dentro le ossa, tuttavia non era il pianto del cielo a gelargli il sangue nelle vene "Il tuo interesse amoroso è Munakata Kyouske" la voce acuta e le stridule risate sprezzanti di scherno risuonavano ancora all'interno della sua mente.
Le sue gambe continuarono a muoversi con grande lentezza cercando di ritardare il momento temuto, ma i suoi pensieri viaggiavano a diverse centinaia di chilometri orari: lì sul momento aveva permesso ai suoi timori di avere la meglio su di lui, però iniziava a domandarsi se non fosse meglio dire a Munakata la verità; non aveva, forse, appena avuto prova di quello che Enoshima Junko era in grado di fare?

Lui da solo non era riuscito a sconfiggerla ed era pur sempre il 'Pugile Definitivo', campione del mondo; e se per caso Junko avesse detto la verità? Se per una qualche assurda ragione fosse stata veramente in grado di far cadere il mondo nella disperazione?

Se così fosse stato allora Sakakura avrebbe dovuto dirlo a Munakata; insieme sicuramente sarebbero stati in grado di batterla e avrebbero salvato il mondo; tuttavia...
Parlarne a Munakata significava anche rivelare i propri sentimenti per il suo migliore amico: non dubitò nemmeno per un istante che Junko non si sarebbe fatta scrupoli per raggiungere il suo scopo.

Le risate echeggiarono più forti nella sua testa e la paura tornò ad attanagliargli il cuore.
E se Kyouske venendolo a sapere ne fosse rimasto disgustato? E se avesse deciso di abbandonarlo? E se avesse pensato che non gli sarebbe più stato utile? E se avesse provato pietà per lui?
'E se', 'E se', 'E se'...

I suoi passi rimbombavano nei vuoti corridoi, battendo così il ritmo della sua ansia in aumento, facendo da sottofondo ai battiti accelerati del suo cuore e scandendo il tempo sempre più ridotto che gli restava per prendere la sua decisione; una decisione che con ogni probabilità avrebbe cambiato le sorti del mondo.
In cuor suo sapeva quale fosse la scelta corretta, eppure... Anche solo l'idea che il rapporto che aveva con Munakata, la loro amicizia, gli venisse portata via riusciva a togliergli l'aria dai polmoni.

Al diavolo il mondo! Se Munakata lo avesse allontanato allora nulla avrebbe avuto più un senso: aveva già rinunciato alla sua carriera di pugile per lui...
Ma mentirgli significava tradirlo, tradire la sua fiducia, tradire quegli stessi sentimenti per cui ora stava dubitando.

"Questa è una scelta facile Juzo Sakakura" si disse avvicinando la mano alla maniglia della porta "L'hai sempre saputo che non c'era spazio per te; non è forse questo il motivo per cui eri geloso di Yukizome? Vuoi la felicità di Munakata, no? Vuoi la felicità di entrambi. L'hai sempre saputo, per cui ora non essere un codardo, saranno felici anche senza di te, ma se il mondo finisce allora la tua sofferenza non sarà servita a niente" sospirando aprì la porta.

Munakata, fino a pochi istanti prima seduto al tavolo, si alzò andandogli incontro con il volto neutrale e gli occhi preoccupati "Non guardarmi così" pensò Sakakura "Non quando fra poco nemmeno vorrai vedermi".

-Sakakura, dov'è Junko?- la voce, fredda, non lasciava trasparire emozione alcuna, ma Juzo, che ormai lo conosceva da anni, poté notare l'impercettibile inflessione ricolma di preoccupazione. 

-Munakata... io...- le parole gli si bloccarono in gola e il respiro si fece più pesante.

Il 'Presidente del Consiglio Studentesco Definitivo' era ormai evidentemente preoccupato per il proprio migliore amico: Sakakura aveva sempre portato a termine tutti gli incarichi che gli aveva affidato e non esitava mai a rispondere ad una domanda o a gettarsi nella mischia a seconda del caso.

Juzo fece un profondo respiro "Diglielo e basta. I tuoi sentimenti non valgono la sua felicità. Junko dev'essere fermata" sospirando alzò lo sguardo verso l'altro uomo, il terrore negli occhi, eppure la decisione salda in mente.

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