Capitolo 1

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Sofia's Pov

La sveglia del mio Iphone, appoggiato sul comodino accanto al mio letto, mi svegliò.

"Ahh, che diavolo è, Sofia?", chiese Alex, il mio ragazzo. Era veramente irascibile, si arrabbiava veramente per tutto. Certe volte proprio non lo sopportavo, ma sapevo che mi amava, e anche io amavo lui.

Ce lo ricordavamo a vicenda giorno per giorno, con piccoli gesti d'affetto, e questo rendeva la nostra relazione duratura. Certo, c'erano passioni e abitudini che non condividevamo, ma in una coppia è normale.

"È la mia sveglia, Alex" risposi un po' scocciata, essendomi appena svegliata. "Si può sapere a che cazzo ti serve la sveglia? Sono le-" si interruppe per guardare l'ora sul suo telefono "Sono le 15:06 di Sabato pomeriggio, lasciami dormire un po', per favore"

La sera prima eravamo andati a festeggiare il suo compleanno in un locale, e non perderò tempo a dire che non siamo tornati prima delle 5:00, ubriachi fradici.

"COME? LE 15:06?" Urlai sorpresa. "Si, ma ti prego stai zitta. Mi scoppia la testa" disse massaggiandosi le tempie.

"Cazzo, Cazzo, CAZZO" mi catapultai fuori dal letto scoprendo per sbaglio anche Alex, che grugnì infastidito ricoprendosi.

"Spero di non essermi persa l'inizio!" esclamai correndo fino al divano e accendendo la TV, selezionando il canale dedicato allo Sport.

"Salve a tutti, siamo qui oggi al Circuito di Spa Francorchamps, in attesa dell'inizio del Gran Premio di Belgio 2023, al quale parteciperanno i più famosi piloto della Formula 1" annunciò il cronista.

"Menomale" tirai un sospiro di sollievo. La Formula 1 era sempre stata una mia passione, sin da piccola. Era cominciata grazie a mio nonno, con il quale vedevo sempre le gare in TV.

Piano piano il rombo del motore delle auto da corsa ha cominciato a fare parte della mia quotidianità, fino a diventare indispensabile.

Mi ricordai in quel momento di non indossare il mio bellissimo cappellino da vera fan della Red Bull Racing, così corsi in camera, svegliando nuovamente Alex, e cominciai a cercare il cappello nell'armadio.

"Seriamente? Mi hai svegliato di nuovo per vedere quelle stupide auto che si schiantano una sopra l'altra a 400 km/h, senza nessun motivo?"

Ecco, questa è una passione che Alex non condivideva con me. Lui riteneva i piloti assolutamente non degli atleti e la F1 non uno sport. Gli avevo illustrato in tutti i modi possibili il bellissimo mondo della F1, ma lui era stato irremovibile.

Preferiva di gran lunga vedere uomini in massa correre dietro ad una palla. Secondo me, invece, era solo geloso dell'attenzione che dedicavo a quello sport e ai piloti, ma lo tenni per me.

"Ah, stai zitto. Sta per cominciare! E comunque non si schiantano una sopra l'altra senza motivo" esclamai infilando il cappellino che intanto avevo trovato nell'armadio, e poi tornando sul divano nella stanza affianco.

Vidi i vari team aiutare i piloti ad entrare all'interno delle loro auto. Notai che un nuovo pilota della McLaren aveva avuto un attimo di difficoltà con l'halo, ma poi era riuscito a entrare.

Per la sicurezza l'introduzione dell'halo è stata una svolta, ma io non sarei mai in grado di guidare con quel coso a coprirmi parte della visuale.

"Sono partiti! E ovviamente Super Max non perde tempo superando Leclerc e Russel, finendo in testa alla corsa!"

"SI! VAI MAX! VAI!" urlai in piedi sul divano. Max era subito diventato il mio pilota preferito dalla sua prima gara in F1. Si era dimostrato subito un pilota di valore, con il suo modo di guidare aggressivo e deciso.

E non potevo certo dire di non trovarlo attraente, nonostante io avessi una preferenza per i ragazzi mori, rispetto a quelli biondi con gli occhi algidi come i suoi.

Molte persone pensavano che, essendo donna, tifassi Red Bull solo e unicamente perché vinceva.

Ma la realtà era che stimavo il suo pilota (a parer mio odiato ingiustamente solo perché di talento elevato) perché era una persona veramente dolce e buona, infatti i suoi occhi di ghiaccio in realtà nascondevano un uomo paragonabile ad un pezzo di pane per la sua bontà.

"Bah. Non capisco cosa ci trovi di così interessante." Era stato Alex a parlare, che nel frattempo evidentemente aveva rinunciato a riaddormentarsi, e si era alzato.

Arrossii leggermente. "Te l'ho già cercato di spiegare mille volte, non penso che un'altra riesca a risolvere la situazione." Mi girai nuovamente verso lo schermo, dove notai che Leclerc si era aggiudicato la seconda posizione, per il momento.

"Merda". Non ero molto preoccupata, riponevo fiducia in Max, ma non si sa mai cosa possa succedere, quindi è sempre meglio incrociare le dita.

Nonostante qualche situazione pericolosa, Max riuscì comunque a vincere, con Perez e Leclerc rispettivamente in seconda e terza posizione. "SI!" fino a quel momento, durante quella stagione Max era riuscito a vincere 10 su 12 tappe fatte, e ne mancavano ancora una decina.

Se avesse continuato così, sarebbe riuscito a tenersi il titolo di campione del mondo. Mi trattenni ancora sul divano per guardare l'intervista e la premiazione, dove i tre piloti ridevano e si lanciavano champagne per festeggiare.

Quando decisi di spegnere la TV, mi accorsi che si erano già fatte le 18:13, e che di Alex in casa non c'era traccia. Bah. Ogni tanto spariva, ma non sapevo dove andasse. Ne approfittai per sistemarmi un po'.

Mi feci una lunga doccia, lavando con cura i miei capelli castani che arrivavano alle scapole, e strofinando via con cura il trucco della sera prima dagli occhi, castani anche quelli.

Una volta uscita dal box doccia, presi il telefono. Trovai vari messaggi della mia migliore amica, Lizz.

Lizzy❤️: Hey, stai bene? È da ieri che non ti sento.

Che ne dici di fare un piccolo aperitivo domani? Così chiacchieriamo un po' senza che Alex rompa il cazzo HAHAHAH

Le risposi immediatamente.

Tu❤️: Certo che si! Scusa se non ti ho risposto prima, ma stavo vedendo il GP di Belgio e ieri con Alex abbiamo fatto le ore piccole! Che ne dici di domani alle 11:00 sotto casa mia?

Lizz non tardò a rispondere.

Lizzy❤️: Perfetto! A Domani allora! Un baciooo😘😘

Misi da parte il telefono, e sentii la serratura della porta scattare.
Alex fece il suo ingresso in casa. Cercò di filare dritto in camera, ma non glielo permisi, bloccandogli il passaggio.

"Allora? Dove sei stato?" Chiesi calma. "In giro" . Alzai un sopracciglio. "Non è una risposta" "Senti ho fatto un giro e basta che cazzo devo dirti" disse spingendomi di lato e sbattendo la porta delle camera.

Sospirai e decisi di lasciar perdere. Non avrei ottenuto altro da lui, quella sera.

Alloora. Spero che questo primo capitolo vi piaccia... È la mia prima storia, e ci tengo a precisare che alcuni personaggi e risultati delle gare sono modificati per la storia. Se doveste trovare errori di ortografia o ripetizioni inutili vi prego di dirmelo, sono apertissima a critiche costruttive. Questo primo capitolo era di introduzione. Commentate qui e fatemi sapere se vi piace e se posso continuare con la storia!

P.S. Lasciate una stellina!

Sofia🦋

Max Verstappen - RACE Donde viven las historias. Descúbrelo ahora