Sono un pene

511 10 5
                                    

12/06/2009
Luci. Luci confuse. Luci confuse e coca. Luci confuse, coca e Rosario Muniz che balla seminudo.
13/06/2009
Mi sveglio nudo su una panchina con un forte dolore nella zona anale e un rullino di foto compromettenti di cani in sexy lingerie.
Intontito mi guardo attorno. No non sono ad Arcore.
E allora che diavolo è successo?
Non ricordo niente, ma la necessità più impellente al momento è quella di coprirmi.
Dannazione, sono in un parco, e ci sono solo strafottutissimi pini. Scartata l idea di barattare le foto delle sexy cagnette com qualche individuo deviato per un paio di pantaloni, decido di intrecciare un gonnellino di foglie. Dopo un ora e mezza di lavoro mi rendo conto che ci sono solo aghi di pino.
Merda.
Poi lo vedo.
Si erge fiero sulla cima del tronco più alto, a scrutare il suo regno.
Uno scoiattolo dalla coda maculata.
Lo chiamo con cautela, imitando alla perfezione il verso della femmina in calore, che ho imparato guardando Bear Grills. E stranamente l'unica cosa che ricordi è proprio il gaudente esploratore che spiegava come attirare partner animali se quelli umani ti schifano.
Si avvicina cauto, e poi si avventa contro il mio piede destro. Normalmente mi accoccolerei a terra a piangere ripetendomi che sono una bellissima principessa, ma non oggi. Mentre rifletto mi accorgo che ha finito, e pur essendo tentato di offrirgli una sigaretta, con un movimento fulmineo degno di un sasso lo prendo e lo sbatto ripetutamente contro la prima cosa che trovo. Che sfortunatamente è il mio pene.
Dannata LSD, mi avevano detto che aveva effetti strani sul corpo, ma non pensavo essi comprendessero il martoriarsi i genitali con uno scoiattolo. Bah poco importa. Quello stupratore di piedi, degno rivale di Peppe Fetish(noto feticista del Napoletano) è morto. Sforzandomi di ignorare il fatto che i miei organi riproduttivi sembrino masticati da un alce ,scuoio la belva e me ne faccio un gonnellino alquanto scomodo da applicare sulle ferita aperte. Ma meglio di niente.
Mi fermo un attimo a riposare e noto sotto la panchina un quadernetto. Lo apro e vi trovo dentro un assortimento di peni stilizzati tale da sembrare un affresco medievale. Le ultime pagine sono libere e decido di buttare giù qualche riga ogni volta che posso per ricordare ciò che accade ed evitare altre amnesie.
Poi dopo essermi dissetato con le mie lacrime di dolore per il pene distrutto comincio a percorrere una stradina che ho intravisto tra gli alberi.

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Jun 10, 2015 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

Sono un peneWhere stories live. Discover now