10.Lucas

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In quel momento,ero avvolta dalle coperte e sentivo soltanto fuori il rumore delle poche macchine che passavano per la strada.Stavo così bene,mi sentivo al caldo ed ero tremendamente comoda.

Mi stropicciai gli occhi,cercando di mettere a fuoco la mia vista.Poi,appena gli aprii posai il mio sguardo su di lui.

Theo stava ancora dormendo,sembrava un bambino in quel momento e quasi mi fece tenerezza.Aveva quello che sembrava essere un sorriso sulle labbra ed era completamente scoperto dalle lenzuola bianche.I suoi tatuaggi erano in bella vista e i suoi capelli erano scompigliati.

«Se continui così,mi prosciughi.»ed eccolo,con gli occhi aperti sempre con la battuta pronta.«Sei davanti a me,è normale guardarti.»commentai scuotendo la testa,anche di prima mattina era capace di essere impertinente.

«Come hai dormito princesa,ho russato troppo?»mi domandò,aprendo gli occhi e stropicciandoseli anche lui.«Ho dormito bene,grazie.»

Ed era vero.Il suo letto era particolarmente comodo e mi sentivo proprio rilassata.Non avevo aperto occhio per tutta la notte.

«Scusa se ieri ho detto un po' di cazzate,non ero in me.»

Ed ecco che le sue parole arrivarono dritte al sodo.Non so se mi stavo dispiacendo per quello che aveva detto o per il fatto che probabilmente era così ubriaco,che non pensava niente di ciò che mi aveva detto la sera prima.

«Non importa,tranquillo.»risposi,mettendomi seduta nel letto.La sveglia accanto a me segnava quasi l'ora di pranzo e io dovevo andare a casa.

Il pomeriggio non lavoravo,ma dovevo comunque mettere a posto la mia casa che avevo lasciato un disastro prima di uscire con Eleonora e dovevo anche farmi una doccia,per rimettermi in sesto.

«Dove scappi?»mi domandò Theo,mettendosi seduto anche lui.«Theo devo andare,sono rimasta qua tutta la notte.»dissi ridendo.

«Aspetta,vieni facciamo colazione insieme e poi il lupo cattivo ti lascia andare.»contrabbattee alzandosi dal letto e porgendomi la mano.

Sorrisi,afferrando la sua e unendola alla mia per alzarmi.Solo dopo,mi ricordai che avevo solo la maglia di Theo addosso e che non avevo niente sotto,oltre gli slip.
Cercai di abbassarmi di più la maglia,per non rimanere completamente scoperta ma Theo se ne accorse e scoppiò a ridere.

«Bianca,non devi coprirti con me:mi piace vederti con solo la mia maglia e poi ti ho già vista in intimo,non me lo dimentico.»

Non dissi niente,mi limitai a seguirlo in soggiorno.Theo mi fece sedere sulla sedia del tavolo della penisola,aspettando che tirasse fuori qualcosa da mangiare.

«Il latte con i ceriali va bene?»mi domandò,tirando fuori le tazze.Annuii,aspettando che mi versasse il latte.

«I ceriali di Mario kart?»domandai ridendo,mettendo la confezione a posto dopo averne versati un po' nel latte.«Sono ceriali da campioni.»si giustificò sorridendo.

Le nostre risate,vennero interrotte dal rumore di qualcuno che  bussava alla porta.Non so perché,ma in quel momento mi maledissi da sola per essere ancora là con Theo.Ero a casa sua,di mattina,entrambi con praticamente nulla addosso e alla porta poteva esserci chiunque.

Theo si alzò,aggiustandosi i suoi pantaloncini e andando ad aprire la porta.Il colmo poteva essere che ci fosse qualche suo compagno di squadra alla porta o per di più qualcuno che faceva parte dello staff di Milanello.

«Hermanito!»era una voce maschile a salutarlo,una che non avevo mai sentito prima di quel giorno.«Che ci fai qua?!»domandò Theo a questa voce,che non riuscivo a capire a chi potesse appartenere.

Una linea così sottile/T.HWhere stories live. Discover now