14.So cosa sento

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Continuavo a guardare la mia figura allo specchio,cercando qualcosa che non andasse su come mi ero vestita.Ormai ero già pronta da un pezzo,ma comunque c'era qualcosa che non mi convinceva.Non volevo risultare brutta o non all'altezza di stare vicino a Theo,sopratutto considerando le ragazze che ha frequentato che sembravano uscite dalla rivista Play Boy.Volevo essere bella,sia per lui che per avere un po' di autostima per me stessa.

Era la prima volta che andavano a cena insieme,in un ristorante e nella mia testa era un evento speciale.Tutte le volte che eravamo insieme,in qualche posto pubblico,siamo sempre stati abbastanza indiscreti,per non farci vedere.Ma quella volta,lui aveva deciso di portarmi in un vero e proprio ristorante e dopo,alla festa di compleanno di Giroud.Considerando la popolarità di quest'ultimo,potevo immaginare che sarebbe stato pieno di gente e di persone altrettanto importanti.

Dopo qualche minuto passato a guardarmi allo specchio,sentii il mio telefono vibrare.Lo presi e notai che era un messaggio su Instagram di Theo.


-sono sotto,scendi madame?

Sorrisi leggendo quella riga,poi però sentii il mio nervosismo aumentare.Ero molto agitata perché per me era importante uscire con lui.Avevo iniziato a prepararmi subito dopo essere rientrata da lavoro,alle 5 del pomeriggio,nonostante dovevo essere pronta per le 8.Volevo essere perfetta.

Presi la giacca,e la mia borsa dove infilai le cose necessarie per la serata e poi scesi di casa.Una volta arrivata fuori dal mio portone,notai il grande Range Rover scuro di Theo,perfettamente parcheggiato,da cui anche da fuori si poteva sentire una canzone spagnola ritmata.

«Visto?Sono arrivato alle 8 precise.»fu la prima cosa che mi dissa,appena entrai nella sua macchina.«Ho visto.»risposi mettendomi la cintura.

«Che c'è?Perchè mi guardi così?»gli chiesi notando che si era bloccato,a fissarmi praticamente.Theo,scosse subito la testa,mettendo in moto la macchina.«Sei solo bellissima,sarà difficile non saltarti addosso.»commentò in modo così serio,che mi fece scoppiare a ridere.«Tieni a bada i tuoi istinti allora.»aggiunsi ridendo.

Avevamo passato tutto il tragitto in macchina a ridere e scherzare.Theo mi raccontò un po' di quando con i co.pagni era dentro lo spogliatoio,e di quanto si divertivano dopo gli allenamenti.Erano felici perché il campionato stava andando bene,e c'erano buoni propositi per un anno calcistico fantastico davanti a loro.Theo era entusiasta di giocare sempre,tutte le partite anche se iniziava a stancarsi,non li importava perché voleva dimostrare a tutti il suo talento e il suo amore per il calcio.

Arrivammo al ristorante dopo poco tempo,era abbastanza vicino a Busto Arsizio quindi nel giro di 20 minuti eravamo già arrivati.Era un ristorante bellissimo all'esterno,ornato di decorazioni stupende che non avevo mai visto.Theo aveva prenotato il nostro tavolo,nella parte alta del ristorante,su una terrazza.Nonostante sotto fosse pieno di gente,sopra non c'era nessuno oltre noi e si poteva vedere dall'alto qualsiasi cosa ci fosse sotto.

«Come mai hai scelto di lavorare proprio su questo campo?»mi domandò all'improvviso,dopo che avevamo appena finito di ordinare la nostra cena.«Mi è sempre piaciuto il campo medico.Ho sempre saputo di voler diventare un medico un giorno,così quando è arrivata la proposta non mi sono tirata indietro.»risposi,spiegandogli come ci ero finita a lavorare a Milanello.

«Determinata e sensibile,un mix perfetto.»commentò.«Posso farti una domanda?»mi chiese Theo,in modo abbastanza serio.Li feci segno di si con la testa per lasciarlo parlare liberamente.«Che mi dici di Matteo?Andresti a letto con lui?»

Sgranai gli occhi incredula,come poteva venirli in mente una cosa del genere?

«Pensi solo al sesso tu?»domandai io scuotendo la testa.

Una linea così sottile/T.HWhere stories live. Discover now