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Ci sono momenti della mia vita in cui tendo completamente ad estraniarmi. Sono quei momenti talmente belli, quasi irreali, che sembra non mi appartengano neanche. È come se li guardassi da fuori, nonostante non ne sia spettatrice, bensì protagonista.

Questo è uno di quei momenti della mia vita, in cui la mia stessa vita sembra non appartenermi.

Spesso molte cose ci sembrano lontane, ma la verità è che sono più vicine di quanto pensiamo. Sembra una frase costruita, artefatta, ma ha comunque un fondo di verità non indifferente.

Quando sento il mio nome fuoriuscire dalle labbra di uno dei pilastri della televisione italiana quasi mi sembra di star vedendo tutto da casa, alla tv. Invece no, io adesso in tv ci sono.

Faccio un respiro profondo e poi faccio il mio ingresso nello studio di Amici di Maria De Filippi. Ho già calcato questo palco durante i vari casting, ma mi sembra comunque la prima volta. Stavolta sono circondata da un bel po' di persone: pubblico, prof, la classe, la produzione. Non capisco come riusciamo a stare tutti in un posto così ristretto. E ovviamente mi sembra proprio questo il momento giusto per cercare di capirlo no? Mentre sto per (si spera) realizzare il mio sogno.

<<Allora, lei è Diana D'Auria ed è una cantante. Ha 20 anni e viene dalla provincia di Napoli. Come sapete i casting continuano ad essere aperti, nonostante la classe sia già formata. Lei durante l'ultimo casting ha ottenuto 3 pallini verdi, ciò significa che tutti i prof di canto la vogliono nella scuola. Non si è convenuti ad una soluzione in quanto nessun prof ha proposto una sfida o una sostituzione. Di conseguenza la produzione offre la possibilità di aggiungere un banco, ma serve il consenso di tutti i professori, sia di canto che di ballo>> spiega la conduttrice e, uscita dal mio stato di trance, seguo tutto ciò che dice. <<Per quanto riguarda il canto sappiamo già che sono tutti favorevoli. Serve il parere di Celentano, Todaro ed Emanuel, ma prima direi di farla esibire no?>> Maria mi guarda con un sorriso rassicurante. Cerca di farmi passare l'ansia, ma non sa che probabilmente non funzionerà, nonostante le buone intenzioni. I prof annuiscono alla sua domanda. <<Diana, che cosa ci canti?>> mi chiede mentre tolgo l'archetto. <<Canto "Arnica" di Gio Evan>> mi avvicino all'asta che uno dei ragazzi della produzione ha prontamente posto al centro dello studio. <<Perfetto, base>>. Come faccio di solito, chiudo gli occhi e ancora una volta mi estraneo. Fingo di essere sola, nella mia camera, di non sentire tutta la pressione che inevitabilmente è venuta a crearsi. Siamo io e la musica.

E sbaglio ancora a vivere e non imparo la lezione
Prendere in tempo il treno e poi sbagliare le persone
E sbaglio ancora a fidarmi, a regalare il cuore agli altri
Che poi ritorna a pezzi, curarsi con i cocktail
E fare mezzanotte e non risolvere mai niente
Cerco un amico per un buon tramonto insieme
Voglio arrivare all'alba e dire, "Dai, di nuovo"
E voglio farmi scivolare il mondo addosso
E non scivolare sempre io

Le mani poggiate sul microfono non accennano a smettere di tremare e io le lascio fare, troppo impegnata a godermi un momento quasi da film.

E volo con la testa tra le nuvole
Ma vedessi il cuore quanto va più in alto
E non voglio dimenticare niente
Però fa male ricordarsi tutto quanto
Le corse lungomare, nuotare fino a non toccare
L'ansia di non fare in tempo coi regali di Natale
Lo sguardo di mia madre, quando pensavo
Che questa volta non ce la potessi fare
Le partite sulla strada, fare i pali con la maglia
Restare accanto a chi non ce l'ha fatta
Le prime cicatrici, gli amori mai finiti
Le nottate a casa soli o ubriachi con gli amici
Per poi dire cosa, quanto ha fatto male
Eppure non riesco a rinunciare
Per poi dire cosa, quanto ha fatto male
Eppure lo voglio rifare

Quando la base termina riapro gli occhi e noto con piacere che tutti applaudono, i ragazzi seduti ai banchi inclusi. Ringrazio sottovoce e recupero il mio archetto come la produzione mi ha indicato di fare dietro le quinte.

<<Guarda Diana, io non ti conosco, ma mai in anni di trasmissione ho visto la Celentano con gli occhi lucidi per l'esibizione di qualcuno che non fosse suo alunno>> mi dice maria raggiungendomi al centro dello studio. Sorrido alla maestra, notando effettivamente la sua emozione, che scatena di conseguenza la mia.

<<Maria, mai avrei pensato di dirlo, ma diamole il banco>> prende parola la diretta interessata, che oggi indossa una parrucca color grigio. <<Raimondo? Emanuel?>> entrambi in sincro dicono "Banco si" e non posso far altro se non scoppiare a piangere.

<<Diana, fai parte della scuola di Amici>> mi giro verso maria che ride per i miei lacrimoni. Ringrazio circa una ventina di volte ogni singolo prof, mentre la conduttrice recupera la mia felpa e il ballerino Umberto aggiunge un banco alla classe. <<Sei una che piange spesso?>> mentre raggiungo il banco sento la domanda di maria chiaramente rivolta a me. Mi siedo in prima fila, accanto a Sarah, anche lei cantante. <<Solo quando sono tanto felice o tanto triste. Ora sono tanto felice, quindi è un piantino con un significato un po' più importante ecco>> spiego sorridendo e asciugando qualche lacrima che ancora mi bagna le guance. <<Non te l'aspettavi?>>. <<Sono una persona molto pessimista, era sinceramente l'ultimo scenario che avevo immaginato nella mia testa>> confesso. La mia interlocutrice ride e poi va avanti con la puntata, poiché una ballerina, Chiara, è in sfida.

Mentre i docenti di danza battibeccano, sento una mano poggiarsi sul mio braccio per farmi cenno di girarmi. <<Ciao, io sono Sarah, piacere>> la ragazza al mio fianco di sporge per stringermi la mano ed io faccio lo stesso. <<Sono Diana, piacere mio>> le sorrido cordialmente. Sembra molto dolce. <<Ancora devi realizzare eh?>>. <<Credo che lo realizzerò tra una settimana probabilmente, se non di più. Mi sembra surreale sinceramente>> rispondo a bassa voce. <<È normale, io ancora mi ci devo abituare ed è quasi passato un mese, figurati>>. <<Immagino...però com'è? Ti stai trovando bene?>>. <<Molto. All'inizio è chiaramente difficile abituarsi a convivere con così tante persone, però sono tutti molto alla mano, si stanno creando dei bei legami. Più tardi poi avrai modo di vedere>> annuisco e torniamo entrambe a seguire la puntata.

Diana, benvenuta ad Amici.
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L'ho fatto. Già vi dico che sarà una storia impostata diversamente rispetto a quella di matthew, sarà simile a quella che ho scritto su Luigi Strangis, quindi non seguirò dettagliatamente ogni singolo daytime o cose del genere. Spero possa piacervi, la sento molto più mia rispetto all'altra che sto scrivendo. Un bacio ❤️

En e Xanax |Holden Where stories live. Discover now