20.Nulla di speciale

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Quella notte,non avevo chiuso occhio.
Avevo tantissimi pensieri che mi passavano per la testa,così la notte mi faceva compagnia.Non mi ero pentita di aver detto a Theo di amarlo:come potevo pentirmi di qualcosa che provavo e che mi usciva dal cuore?

Lui non mi aveva risposto,non aveva detto niente e si era limitato all'addormentarsi dopo qualche secondo.Io non avevo chiuso occhio,forse solo verso le 3 ero riuscita a dormire un'ora,ma per il resto ero rimasta sveglia f issare il soffitto e Theo che dormiva beatamente affianco a me.

Era bellissimo di prima mattina,con la faccia stropicciata sul cuscino e i capelli leggermente scompigliati.Avevo passato ore a guardarlo,ma lui non si era mai mosso di un millimetro.Il suo braccio mi cingeva la vita,come quando si era addormentato.

Dirli ti amo per me,era stato un passo importante perché era un sentimento forte,che provavo davvero.Ero sicura di amarlo,ne ero certa.Da parte sua,avrei voluto avere una risposta:di qualsiasi tipo,ma almeno sapevo quello che pensava.Senza farlo apposta mi era uscito naturale dirglielo,non ci avevo neanche pensato perché in quel momento mi sembrava giusto.

Devo ammettere che però,durante la notte le paranoie avevano preso il sopravvento.Avevo una dannata paura che lui potesse andarsene,che potesse dirmi benissimo che in quel momento non voleva avere nessun impegno e nessuna relazione.O pensare che quello che c'era fra noi,per lui non era niente,ma soltanto un passa tempo

«Buongiorno.»sentii dire di fianco a me.Mi girai,e vidi Theo con gli occhi ancora chiusi che tentava di abbracciarmi.

«Giorno.»risposi.
«Da quanto sei sveglia?»mi chiese iniziando a stiracchiarsi.«Da poco,tranquillo.»dissi mentendo, spudoratamente.

Theo mi strinse forte a sé,abbracciandomi e tenendomi stretta.Quel giorno,io dovevo andare a lavoro e lui aveva sicuramente gli allenamenti, perché dopo qualche giorno avrebbero avuto la partita di Champions contro il Paris Sain-Germain.Avrei voluto rimanere con lui abbracciata per tutto il giorno.

«Mi dai il bacio del buongiorno, Princesa?»mi chiese guardandomi con quelli occhi,con cui avrei giurato di potermi perdere.

Sorrisi e mi lasciai andare,unendo le nostre labbra.Theo mi stringeva e io cercavo di far andare le nostre lingue all'unisono.Adoravo i suoi baci,erano così belli che avrei giurato di non poterne più fare a meno.Theo mi strinse il sedere,e io sorrisi nel sentirlo fare.Poi,mi soffermai sul tirare alcune ciocche dei suoi capelli,che era una delle cose che più li piaceva.Sentivo la sua mano percorrere ovunque,linee invisibili su tutto il mio corpo,mentre con la lingua andava per navigare nella mia bocca.

Dopo poco si staccò,con il fiato corto e le labbra gonfie che erano talmente belle,da poter essere baciare all'infinito.

«Fermiamoci,o finisce che non mi contengo più.»disse aggiustandosi da sotto le coperte le mutande.Alzai il lenzuolo per guardarlo e poi chiusi velocemente le coperte, scoppiando a ridere subito dopo.

«Come fai ad avercelo già così?»li chiedi ridendo di gusto.«Ridi delle mie sventure?»mi domandò alzando un sopracciglio.«Comunque è tutta colpa tua,non è facile essere qui nel tuo letto di mattina,e non poterti toccare come voglio io.Devo fare il bravo ragazzo.»rispose stampandomi un bacio a stampo sulle labbra.

Poi lo vidi alzarsi,e cercare i suoi pantaloni che indossava la sera prima.Non dissi nulla,lo lasciai fare.

«Ho allenamento tutto il giorno e inizia fra 1 ora,devo andare ma ci possiamo vedere domani.»affermò,cercando di ricomporsi velocemente.

Il giorno dopo però,sarebbe stato il mio compleanno.Non avevo in mente di festeggiarlo,anzi volevo andare a trovare i miei genitori come facevo ogni anno.

Una linea così sottile/T.HWhere stories live. Discover now