21. Compleanno a Cinisello

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Il mattino mi ero messa in macchina velocemente e accompagnata da una playlist di canzoni che amavo, ero partita per Cinisello Balsamo.Era tanto che non ci tornavo e dopo tutto,casa mia mi mancava.Da ragazzina,non era tra i posti che adoravo,anzi,non vedevo l'ora di andarmene.Tornarci invece,era sempre un tuffo nel cuore.

Ero cresciuta in un complesso di case popolari,dove nel mio palazzo ci conoscevamo tutti.Pochi avevano deciso di andarsene,tanti erano rimasti.Ricordai che la notte di Capodanno,spesso ci ritrovavano tutti fuori a guardare i fuochi che in lontananza illuminavano la città.Si respirava sempre un atmosfera molto unita nel periodo invernale,che coincideva anche al mio compleanno.

Fortunatamente il mio compleanno coincideva anche nel mio giorno libero,in quanto la sera ci sarebbe stata la partita di Champions,quindi la squadra era sottoposta ai test giornalieri dei medici di emergenza che rimanevano a Milanello e poi si spostavano a San Siro.Avevo passato la notte a casa di Eleonora,avevamo dormito insieme e lei mi aveva supportato per tutto il tempo.Dovevo ammettere che avevo pianto parecchio,ma avevo cercato di mettere tutto da parte per passare una giornata tranquilla con i miei genitori e mio fratello.

Theo mi aveva scritto svariati messaggi,a cui non avevo minimamente risposto perché preferivo dimenticare quello che era successo,almeno per il mio ritorno a casa.Il mio telefono continuava a vibrare,alcuni erano messaggi di vecchi amici che mi scrivevano gli auguri,altri di lavoro e tanti erano suoi.Non volevo neanche leggerli,ero troppo nervosa per farlo e avevo bisogno di tranquillità.

«Amore,papà si è preso il giorno libero apposta:hai preferenze sul cosa fare?»mi domandò mia madre porgendomi il caffè.
Scossi la testa,mi era abbastanza indifferente il da farsi per quella giornata.

«Voglio solo stare con voi.»risposi alzando le spalle.

«Raccontami un po':come ti trovi a lavoro?»mi chiese curiosa.Mia madre era una di quelle persone che si interessava molto a ciò che i figli facevano:anche quando andavo a scuola,non si era mai persa una riunione con i professori e aveva supportato le mie serate di studio intenso.«Bene,sono felice di lavorare a Milanello:mi hanno accolta benissimo e mi trovo bene con tutti.»
Mia madre continuava a sorridermi,e speravo davvero dentro di me,di averla resa fiera di ciò che ero.

«Eleonora sta bene?Suo padre mi ha detto che si è lasciato con il suo ragazzo di lunga data...»

«Sta bene e la loro rottura penso sia stata necessaria per entrambi.»dissi bevendo il mio caffè.«E tu con i ragazzi?C'è qualcuno di speciale?»mi domandò mettendosi comoda.

Qualcuno di speciale...

C'era qualcuno che aveva reso le mie notti insonnie,che mi aveva fatto battere il cuore.Ma per lui non era così.Era speciale solo per me,io non lo ero per lui.

«Nessuno ed è meglio che mi concentro sul lavoro;non mi servono distrazioni.»risposi,venendo distratta dal mio telefono che vibrava.

-Perche non mi rispondi?Voglio vederti
-Che hai?

Era ancora Theo.Era incredibile come teneva in atto il suo show.Non li avrei risposto,non avevo voglia di rovinarmi questa giornata per colpa sua.

«Tesoro perché non vai a chiamare Annamaria?Ci teneva tanto a vederti, e sono sicura che anche Alessio vuole farti gli auguri:mi ha chiesto come te la passavi ultimamente,perché non glielo dici tu stessa?»mi chiese mia madre.

Annuii alzandomi,facendo una delle cose che ero solita fare quando vivevo ancora qui.La signora Annamaria,abitava nell'appartamento sotto il il nostro ed era molto amica con mia madre.Mi aveva vista crescere e ricordo quando da piccoli,veniva a prendere a scuola me e Christian, quando mia madre lavorava.Annamaria era la classica donna del sud,sempre solare ed accogliente.

Una linea così sottile/T.HDonde viven las historias. Descúbrelo ahora