Clara, una ragazza sedicenne orfana, riesce finalmente a scappare dal noiosissimo orfanotrofio una notte dei primi di novembre. La ragazza corre senza una vera meta precisa e si imbatte in un bosco, dove nota una luce candida. Clara insegue quella l...
"Clara! Dove stai andando! Correte a prenderla, che aspettate!" sono le ultime parole che ho sentito gridare da Madre Jenny.
Lasciate che mi presenti, io sono Clara Hill, sedicenne orfana di entrambi i genitori. Il Digest Family House è l'orfanotrofio in cui sono chiusa da quando ho 11 anni. Mio padre morì d'infarto durante una notte dei primi di febbraio. Quando la mattina seguente lo scoprì mamma, lei impazzì. Mamma da quel giorno si beveva litri e litri di birra al giorno, tanto che me la offriva pure qualche volta, ma rifiutavo.
Avevo già assaggiato la birra a 8 anni, quando chiesi a mio padre di darmene un goccio. A parte l'odore sgradevole, anche il sapore non mi piaceva affatto. Era amara.
Tornando a mia madre, bevendo troppo, non sapeva più come mantenere me né tanto meno se stessa, quindi mi fece portare dai nonni, dispiaciuti e anche molto, al Digest Family House. L'anno dopo, mi hanno telefonato i nonni dicendomi che anche mia madre era morta d'infarto.
Secondo me mamma non avrebbe dovuto darsi all'alcool per la morte di mio padre, in fondo aveva me, no? Ormai quel che è fatto è fatto, non si può tornare indietro nel passato per avere un futuro migliore, come lo desideriamo.
Ora sto correndo tra le strade della città di Filippia con solo 50 euro in tasca, due baguette prese dall'orfanotrofio assieme alla mia borraccia piena d'acqua, il mio Kindle, regalato dai miei a Natale nonché uno dei pochi ricordi che ho con i miei, una coperta, un cambio e infine un pigiama. Non è il massimo ma meglio di niente è.
Non so precisamente dove andare né cosa fare, però abbiamo già una buona notizia. Ho seminato Madre Jenny. Le volevo bene come una mamma, ma ero stanca di stare chiusa in quel posto, ecco anche il motivo per cui sono scappata.
Un sacco di gente mi guarda stranita, alcuni ragazzi sghignazzano, altri che bisbigliano. Che odio, ma non si possono fare un po' i cazzi loro? Voglio vedere loro al posto mio. Odio avere gli occhi di tutti puntati addosso, devo liberarmene. Le gambe devono resistere un altro poco.
Sono stanca morta, non ce la faccio più. Ora sono ferma davanti a una campagna con molti alberi d'ulivo, querce sparse qua e là, fiori, una marea di margherite (che sono anche i miei fiori preferiti) e una casetta abbandonata ma messa piuttosto bene dall'esterno. Infondo alla campagna noto una foresta, dove non ho proprio intenzione di andarci ora, credo ci andrò domattina.
Entro nella casetta abbandonata e devo dire che all'interno, a parte i muri scritti con bombolette spray e qualcuno rotto, mi potrebbe andar bene. C'è anche una finestrella che dà sulla foresta. Esco dallo zainetto la coperta a pois e mentre la provo a distendere vedo dalla finestra una piccola luce all'entrata della foresta.
Forse sono le guardie della Digest, ma dubito perché se fossero veramente loro sarebbero arrivati dall'altra parte. Quindi scartiamo subito questa opzione.
Quindi penso proprio che andrò a vedere, cosa potrà mai esserci di male lì? Poi posso benissimo tornarmene indietro se non c'è niente. Riprendo la coperta, che è un po' sporca, dal pavimento e vado all'entrata della foresta. Ora ho la luce davanti, che quasi m'acceca. Sembra una stella. Questa si addentra nel bosco quando provo a prenderla, quindi la rincorro, entrando nel bosco anch'io. Corro inseguendo la stella e poi mi fermo. Sono davvero entrata nel bosco. Ora come faccio a tornarmene indietro? Diamine! L'unica cosa che mi rimane da fare è continuare a seguire quella dannata stella che mi ha fatto finire in questo guaio. Continuo a seguire quella stella con le gambe a pezzi, quando...
O MIO DIO, HO DAVANTI IL PARADISO!
Ho davanti ai miei occhi una grande distesa di neve, vedo una città ricoperta da essa. Noto anche che è molto colorata. Sento in lontananza una canzone natalizia, che mi sembra anche di conoscere. Quale potrà mai essere... 'Happy Christmas, I wrapped it up and sent it with a note saying "I love you", I meant it...' Certo! Come ho fatto a non pensarci prima! La canzone è 'Last Christmas', la canzone natalizia preferita di mio padre.
"E tu chi sei, ragazzina?"
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