La nascita dell'Egitto

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L'anniversario dell'incoronazione

"Ecco gli altri rotoli di papiro come richiesto da sua maestà nonché un consistente rifornimento di inchiostro che credo vi servirà"

Erano solo le dieci del mattino, ma quel giorno mi dovetti svegliare all'alba per essere veramente a quell'evento, il giorno della mia incoronazione, nonché il più importante dell'anno per ogni sovrano. Le mie ancelle dovettero svegliarmi all'alba per far sì che mi preparassi in modo adeguato ad un simile evento. Dopo aver trattato con oli di mirra, cedro e sandalo i miei capelli, avendoli cosparsi di burro di cocco, in grado di regalare una lucentezza fuori dal normale, e acconciato a lungo la mia chioma, raccolta in modo tale da poter entrare perfettamente nella corona che di lì a poco avrei dovuto indossare, mi aiutarono a scegliere e sistemare l'abito più sontuoso che avessi, a tal punto da essere interamente cucito e ricamato in oro, ed in aggiunta tutti gli accessori più vistosi che possedevo. Tuttavia nulla sarebbe stato veramente più importante di un trucco perfetto, che tenne impegnate le mie ancelle per un'intera ora, poiché il mio segreto era proprio quello sguardo che affascinava tutti, e che negli anni affinai molto bene. Centinaia sono infatti le tipologie di emozioni e sentimenti che lo sguardo può suscitare, e che ogni mattina stupivano ancora Marco Antonio, non meno della prima volta, che ricordo come se fosse ieri, riuscirono a dissuadere persino la sua ceca rabbia, quando si sentì preso in giro e forse ferito per la prima volta nell'orgoglio dopo la mia mancata visita a Tarso. Come da prassi mi venne applicato uno spesso strato di polvere di galena della migliore qualità, che preferivo di gran lunga rispetto al tipico khol; era uno dei miei piccoli segreti, poiché risultava molto più vivido e talmente soffice da sfumarsi all'istante, ma anche estrema duraturo, contrariamente alla malachite che tuttavia aveva un'importante rilevanza se miscelata con miele e grassi di origine animale, dando vita a splendide sfumature di verde. A fissare il tutto non potevano mancare i due strati di unguenti che soprattutto quell'afoso giorno d'estate dovevano fungere da protezione contro il caldo clima del deserto. Tuttavia io, per far risplendere ancor di più la mia pelle, utilizzavo ogni mattina uno dei miei segreti. Di prima mattina feci infatti prepare un bagno caldo con il migliore latte d'asina, in grado di rendere la mia pelle liscia e diafana, conferendole una setosità ed una morbidezza incredibile, e la sera prima feci lunghi impacchi di acqua di rose, e prima di risciacquare purificai l'epidermide con la farina d'avena  mescolata al latte intiepidito, formando la migliore crema esistente sul mercato, che solo io a palazzo sapevo produrre. Riguardo il bagno, era solo il primo della giornata, per cui non persi molto tempo, soprattutto quella mattina, anche perché era solo il primo della giornata, a cui sarebbero seguiti altri tre nel corso della giornata. Io tengo particolarmente alla mia igiene, motivo per cui sono solita fare anche quattro bagni al giorno

"Sua maestà potrebbe sporgere la mano?"

Ah, certamente non era solo il viso ad essere il protagonista, ma anche le mani, soprattutto in quell'occasione dovevano essere perfette. Perciò Files aveva opportunamente bollito e trattato la pianta di lingustro, riponendola poi in dei piccoli barattolini per essere utilizzata come smalto rosso, a decorare ulteriormente le mani con le quali di lì a poco avrei retto i simboli del mio titolo.

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⏰ Last updated: Dec 26, 2023 ⏰

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L'Egitto raccontato da Cleopatra Where stories live. Discover now