Capitolo 1 Il sacrificio

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Narratore: Elle

Vorrei tanto poter spiegare come mi sento, senza sembrare un pazzo...
Vorrei tanto poter amare, senza essere condizionato dai giudizi altrui.
Vorrei tanto essere amico di Light Yagami, senza dover decidere da che parte stare.
Vorrei tante cose, è questo il punto...
Vorrei anche una torta alle fragole, se devo essere sincero, ma non si può avere tutto dalla vita.

Buongiorno a tutti, mi chiamo Elle Lawliet, anche conosciuto come Ryusaki, ma nessuno sa il mio vero nome...
Ovviamente Lawliet è il mio vero cognome, ma non posso dire lo stesso di "Elle" , che è semplicemente l'iniziale del mio nome.
Una bella iniziale a dir la verità, ma nessuno al mondo vorrebbe chiamarsi Elle.
Solo un detective come me, può apprezzare l'utilità di questo nome, nonostante molti mi giudicano.
Molte persone, pensano, che un brav uomo di legge, non dovrebbe nascondersi.
Come la penso io?
Scempiaggini!
Se il mondo fosse un posto migliore, non avrei nessun problema a dire il mio nome e mostrarmi in volto!
Nessuno...
Ma ovviamente a nessuno sembra importare, dato che non sono loro a rischiare la pelle.

Sospirai, guardando quelle pagine e cercando di stare tranquillo, come faccio sempre del resto.
"Vorrei tanto che qualcuno mi capisca...
Che qualcuno abbia il mio stesso senso di giustizia!!
Perché hanno tolto la pena di morte?
Si stava meglio con la pena di morte!!"
Mi stavo complessando molto, a dir la verità mi complesso sempre, dato che sono un adolescente.
Forse dovrei solo mangiare un po' di torta...
Si, mi ci vorrebbe proprio una torta...
Mi alzai dal letto ed andai a cercare la torta, ma era finita.
Feci uno sguardo dispiaciuto e chiesi scusa al mio stomaco, per averlo deluso.
Infondo, avendo una dieta ricca di dolci, uno cosa si aspetta?
È ovvio che si finisca in astinenza.
Rimasi divertito da quel pensiero, finché non tornai in camera mia e sentii il rumore della porta di casa.

<<Luaaan?! Vieni! Ti ho comprato una torta!!>>
Quella che sentii era la voce di mia madre, che era appena tornata dal lavoro, con un'enorme busta della spesa.
Scesi velocemente dalle scale e corsi da mia madre abbracciandola.
<<È inutile, quando senti la parola "torta" salti giù dal letto come un grillo!
Vero Luan?>>
Chiese mia madre, alludendo al fatto che fossi già sveglio ed io annuii, mostrano un sorriso.
Mamma Dorothy, la mia mamma adottiva...
L'unica donna, a cui io abbia mai mostrato un sorriso.
Nonché l'unica donna del mio cuore.
Mamma Dorothy mi accarezzò la testa e poi mi diede la fetta di torta, che mi aveva generosamente comprato in pasticceria.
Diedi un morso alla torta e tutte le mie papille gustative si attivarono.
La cremosità di questa torta alla fragola... Tutto così delizioso...
Potrei morire di diabete...
Beh, anche fosse, meglio morire di diabete che per mano di Kira.
Mangiai tutta la torta ed il mio sguardo, la diceva lunga su quanto mi piacessero i dolci.
Mia madre ridacchiò e mi diede una carezza.
<<Luan, poi vai a prendere tuo fratello Near da scuola, mi raccomando>>
Disse mia madre ed io annuii.
<<Ovviamente, mamma>>
Acconsentii e poi guardai l'orologio, era ancora molto presto.
Andai in camera mia e mi buttai con la testa sul cuscino.
"Chissà che starà combinando, quella peste di Near...
Secondo me, sta combinando un altro dei suoi pasticci...
Questi due mesi ha avuto così tante note"

Narratore: Near

Stavo giocando a pallone con i miei amici, fin quando...
<<Sfigati!! State veramente giocando a pallone con Near?!>>
Il suo nome era Derek, un bullo grossissimo e violento, che era sempre circondato da "scagnozzi" così li chiamo io.
Mi spinse a terra e tutti gli scagnozzi scoppiarono a ridere.
Mi scesero immediatamente delle lacrime, ma mi rialzai subito.
Non volevo assolutamente mostrarmi debole...
Tuttavia, ahimè, Derek era più forte di me...
Mi buttò nuovamente a terra e mi picchiò a sangue.
Vorrei che tutto questo finisca...

Narratore: Elle

Evasi...
Tante evasioni in corso...
Una dopo l'altra, è un continuo ed è un massacro!
Questo succede senza la pena di morte...
Questo succede, se nessuno fa qualcosa!

Sospirai, mi sentii quasi Kira, ma io non sono Kira.
No! Kira è diverso, lui non guarda in faccia nessuno!
Non tutti i criminali sono dei mostri spietati, ma questo lui non lo capisce.
No, non lo capisce!
Perché ovviamente, Kira deve sempre fare come dice la sua testa, senza mai ascoltare gli altri!
Sospirai, portandomi una mano in testa.
So benissimo che Light è Kira, lo so per il 99%...
Mi manca solo un tassello, solo 1% e posso finalmente fermarlo!
Se solo lui mi avesse ascoltato, se solo si fosse confidato...
Non lo avrei arrestato, perché anch'io penso che vadano uccisi, ma non tutti.
No, solo chi se lo merita per davvero!
Invece lui...
Ha ucciso persino chi gli stava contro, ha ucciso pure gli agenti e so per certo...
Che prima o poi ucciderà anche me, è solo questione di tempo.
Si, è solo questione di tempo e Kira mi ucciderà!

"DRIIIINNN DRIIIINNN!!"

Aprii gli occhi, piano piano e guardai alla mia destra, verso la sveglia.
Era arrivato il momento di andare da Near.
Sospirai e spensi la sveglia, per poi alzarmi dal letto.
Sarà meglio che mi sbrigo.
Mi stiracchiai un po', per poi uscire dalla stanza e dirigermi verso la mia macchina.
Ovviamente, dato che non posso farmi mancare niente, ho una bellissima Lamborghini nera.
Ne vado fiero, onestamente.
Entrai in macchina ed azionai la radio, avevo bisogno di musica.
Metterò giusto qualcosa di leggero, giusto per avere un po' di compagnia in macchina, ma si...
Leggero, veramente...

Cliccai i Manëskin e si poteva sentire solo la mia macchina, con la musica a tutto volume.
Adoro stare in tranquillità e guidare, mi fa sentire libero.
Arrivai a scuola di Near e guardai l'orologio, la campanella suonerà tra qualche minuto.
Iniziai a cantare ed aspettai, picchiettando il volante con le dita.
Amo particolarmente cantare, soprattutto quando sono solo.
Sentii Near arrivare e finì la pacchia...
Benissimo.
<<Com'è andata a scuola?>>
Gli chiesi, ricevendo un bacio in guancia da quest'ultimo, che si accomodò ai posti dietro.
<<Tutto apposto>>
Mi disse, mettendo la cintura ed io annuii, azionando la macchina.
<<Ti dà fastidio la musica?>>
Gli chiesi e lui scosse la testa.
<<No, va bene>>
Mi rispose ed io annuii, iniziando a guidare, per tornare a casa.

Ero concentrato ed inizialmente non mi accorsi di quello che stava succedendo in macchina, finché non sentii Near urlare.
Spalancai gli occhi e mi voltai di scatto, cercando di non perdere il controllo della macchina
Near stava sanguinando, stava perdendo molto sangue dal braccio e rimasi inorridito.
<<Near?!!>>
<<G-guarda la strada...>>
Disse debole il mio fratellino, tenendosi il braccio.
<<Chi è stato?!>>
Urlai, sentendomi costretto a posteggiare in doppia fila, mentre Near si stringeva il braccio.
<<Se te lo dico...ti arrabbi...ma sono costretto...>>
Disse ed io rimasi confuso.
Mi arrabbio?
È ferito e mi dovrei arrabbiare?
<<Ma che stai dicendo?! Perché dovrei arrabbiarmi con te?!>>
Urlai, rimanendo abbastanza confuso ed allibito e Near scoppiò a piangere.
<<K-Kira...>>
Non disse altro ed io rimasi impietrito e spaventato allo stesso tempo.
Kira?
Q-quel Kira?...
Tenni gli occhi spalancati, non staccandoli neanche un secondo dal mio fratellino.
Quest'ultimo mi fece un sorriso e mi poggiò una mano sul braccio, accarezzandomi.

<<Ora sei salvo Luan...>>

Continua...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 04 ⏰

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